Autore Topic: Belluno. Incendio devasta la montagna feltrina: mancano soldi, Canadair a terra  (Letto 3879 volte)

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Offline jochanan

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In due giorni le fiamme hanno distrutto oltre 150 ettari del Parco
nazionale delle Dolomiti. Quasi sicure le responsabilità umane


di Daniele Mammani e Anna Valerio
BELLUNO - Il San Mauro brucia ancora. E la mano che ha innescato le fiamme è quasi sicuramente quella dell’uomo. Il monte che sovrasta la vallata feltrina, all'interno del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi è ancora avvolto dalle fiamme. Da domenica le Vette sono in una morsa rovente e, nonostante i lanci d’acqua effettuati da tre elicotteri e l’intervento di decine di forestali e vigili del fuoco, l’emergenza non sembra rientrare.

Le operazioni ieri sono state rese difficili dalla densa coltre di fumo tenuta sopra il rogo dalla bassa pressione. Gli elicotteri ieri hanno cominciato a sorvolare la zona solo dopo le 10. Alzarsi in volo per "innaffiare" le fiamme sarebbe stato molto pericoloso. La visibilità zero avrebbe messo in serio pericolo l’incolumità di piloti e motoristi. Era atteso anche l’intervento dei Canadair costretti però a terra dalla burocrazia. A tenere negli hangar anzichè nei cieli i provvidenziali velivoli il non ancora rinnovato contratto tra Stato e la società che gestisce gli aerei "anti-fiamme".

Intanto fino a ieri sera si stima siano andati in "fumo" oltre 150 ettari tra il San Mauro, monte Grave e Valle di San Martino. «La fauna superiore - spiega il direttore del Parco, Nino Martino - è ipotizzabile sia fuggita. Gli animali in letargo sono però stati sopraffatti dalle fiamme. La flora subirà un danno ingente in una zona dove si sono già verificati questi eventi». I vigili del fuoco hanno vegliato sugli abitati di Lasen e Arson perché l'incendio si era abbassato e grande attenzione è stata posta anche in Valle di San Martino dove i vigili hanno tenuto il terreno umido per arginare il fuoco. Il lavoro maggiore l'hanno fatto i tre elicotteri (due del Servizio forestale regionale e uno del Corpo forestale) che incessantemente hanno gettato acqua per fermare l'avanzata.

«La drammaticità dell'evento è la sua difficile controllabilità, perchè si propaga con molta velocità in una zona formata da balze rupestri che ne favoriscono l'avanzamento», spiega Cesare Lasen, abitante di Arson, ex presidente del Parco delle Dolomiti ed esperto in botanica. Le operazioni sono riprese oggi alle 7 e i forestali stanno tentando con alcune squadre a piedi l'avvicinamento all'incendio per verificare la situazione. Cosa finora impossibile per la caduta di sassi lungo i costoni.

«Sono in continuo contatto con il personale sul posto - ha detto il sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari - ringrazio tutti per il grande impegno che stanno mettendo per risolvere la situazione». Sarebbero almeno un centinaio le persone che stanno lavorando a vario titolo per spegnere l'incendio, il terzo della storia dopo il 1976 e il 1990. Infine, il direttore del Parco ieri ha presentato in Procura a Belluno una denuncia per disastro colposo. Dietro il fuoco, insomma, c’è l’uomo.

mi chiedo se nel Trentino la cosa sarebbe andata in parallelo. I parchi di montagna sono in fondo alla lista delle priorità. Per la verità non so chi potrebbe voler farsi la villa su quei costoni precipiti, ma qualcuno interessato  a degradare il parco può avere obiettivi più ambiziosi.. >:(
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline SPIDI

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Siamo messi proprio bene speriamo che non ci siano degli emulatori !!!    :'(
« Ultima modifica: 08/02/2011 22:24 da SPIDI »
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline max_red

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Impressionante la foto!!

Domenica dal rif. venezia ho proprio notato dei nuvoloni neri neri in quella direzione nel primo pomeriggio. Speriamo lo formino presto.
Stasera sul tg regional hanno fatto vedere delle immagini del focolaio iniziale, che a detta loro è a lato di un sentiero ufficiale.

Offline AGH

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io ricordo tre incendi qui in trentino: uno sul bondone molti anni fa, impressionante sopra la città, è durato giorni. Un altro sulla vigolana, anche questo piuttosto grande e che è andato avanti giorni. Il più recente sul monte Ozol, in val di non, per fortuna abbastanza circoscritto anche se si è "mangiato" un fianco della montagna.
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Offline Alan

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Agh, io ho il ricordo da bambino, 8, 9, forse 10 anni avevo, quindi 16 anni fa circa, prese fuoco in maniera poderosa il monte sopra Riva del Garda, penso il Baldo...
Ricordo che in una notte di domenica andò a fuoco tutta o quasi il versante della montagna che dava su Riva del Garda. Hai memoria di questo disastro?

Offline AGH

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Agh, io ho il ricordo da bambino, 8, 9, forse 10 anni avevo, quindi 16 anni fa circa, prese fuoco in maniera poderosa il monte sopra Riva del Garda, penso il Baldo...
Ricordo che in una notte di domenica andò a fuoco tutta o quasi il versante della montagna che dava su Riva del Garda. Hai memoria di questo disastro?

no non ricordo... ma "il monte sopra riva del garda" non è il baldo... che sta dall'altra parte del lago. Sopra riva c'è cima sat, intendi quella?
« Ultima modifica: 09/02/2011 10:20 da AGH »
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Offline Alan

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penso di si allora...
Io abitato al collegio Miralago e la vista era sul lago, non ricordo l amontagna, ero piccolo però ricordo il mare di fuoco!!

Offline max_red

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Newsletter del 09/02/2011
Incendio domato, quasi spento


Eccoci al quarto giorno di intervento. Sembra proprio che l'emergenza sia finita. Il fuoco è spento, non si vedono focolai accesi ne fumo in alcuna località, neanche in valle di San Martino che ieri 8 febbraio fumava ancora.

Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato sono sui sentieri del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi per monitorare la situazione e determinare le cause dell'incendio.

Gli uomini dei Servizi Forestali della Regione Veneto mantengono la sorveglianza ed il coordinamento delle attività di antincendio. I volontari sono rientrati al lavoro ma sono sempre pronti ad accorrere in caso di necessità.

Si stima, per il momento, che alla fine grazie all'impegno di tutti coloro che hanno lavorato, l'incendio abbia percorso il monte San Mauro e una parte del monte Grave, lambendo appena il crinale verso la valle di Canzoi, interessando ca. 150 ha di territorio.

Il lavoro degli uomini dell'antincendio è servito ed è stato efficace. Anche la chiesetta di San Mauro è stata risparmiata, grazie ad una accorta misura di "controfuoco" attivata dai volontari sul campo. Nessun danno alle casere e alle case degli abitati di Lasen ed Arson. Solo tanto fumo, tanta CO2, tantissime PM10 sparse nell'aria e nei polmoni delle genti del Feltrino.

Nei prossimi giorni sapremo quali e quanti sono i danni alla flora e alla fauna, nel dettaglio.

Oggi sappiamo per certo che l'incendio si è propagato, da mano umana, consapevole o inconsapevole ce lo diranno gli inquirenti, proprio nei luoghi dove per primo era stato avvistato l'orso Dino, proprio nei luoghi dove nidifica l'aquila reale che nel parco ha 9 coppie nidificanti.

Speriamo che sia poca la fauna distrutta dall'evento criminoso. Di certo una coppia di aquile dovrà ritrovare un luogo dove nidificare, di certo oggi abbiamo avvistato una settantina di gracchi alpini che vagavano alla ricerca di luoghi dove nutrirsi e fermarsi a dormire: l'intera colonia del monte san Mauro è stata sfrattata dalle fiamme. Per non parlare delle decine di specie floristiche endemiche, come la Primula tyrolensis, che sono state distrutte dalle fiamme.

Il giudizio sugli eventi è chiaro: altissima la sensibilità della gente che ha tempestato di telefonate i centralini e seguito l'evento dal vivo, sui social network, sul web; grandissima la capacità delle forze impegnate nell'opera di spegnimento (CFS, VV.F, Servizi Forestale del Veneto, squadre della Protezione Civile, volontari, ma anche i Carabinieri, i Vigili Urbani di Feltre, l'Esercito Italiano, il COAU). E' anche chiaro che tutto ciò si poteva evitare: se il Parco avesse 10 agenti del CFS in più, se ci fossero gli stanziamenti per dotarsi di una stazione di pronto intervento antincendi del Parco, se i canadair o elicotteri potenti come il CH47 intervenuto fossero di stanza a Belluno o Treviso (come era sino al 2002), forse tutto questo non sarebbe successo.

Già ma ci dicono sempre che non ci son soldi..! Ma quanti ne spendiamo poi nel turare le falle che si aprono? Non sarebbe meglio operare per prevenire piuttosto che per curare? Domande retoriche, forse, ma di drammatica attualità per l'orso Dino che potrebbe non tornare, per l'aquila e i gracchi che dovranno cercar casa, per tutti i rettili e gli insetti e i micromammiferi e i fiori e gli arbusti e gli alberi che ora sono solo cenere e braci... ancora calde.

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Offline jochanan

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voi direte che sono fissato, ma ripeto ancora e tornerò a ripetere che in calabria ci sono almeno tre volte i forestali del Veneto (4500, compresi quelli delle magnifiche comunità)
Possibile che le cose continuino ad andare in questo stramaledetto modo? >:( :-X >:(
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline alessandro28

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mi chiedo se nel Trentino la cosa sarebbe andata in parallelo. I parchi di montagna sono in fondo alla lista delle priorità. Per la verità non so chi potrebbe voler farsi la villa su quei costoni precipiti, ma qualcuno interessato  a degradare il parco può avere obiettivi più ambiziosi.. >:(
Non credo proprio che sia per provocare un cambio di destinazione d'uso, non su un costone montano...
Ti chiedi se sarebbe andata così anche qui da noi: ti riferisci all'attività preventiva o di estinzione? Sulla seconda posso dirti che se come provincia abbiamo 6000 vvf volontari e 2 elicotteri destinati a solo lavoro aereo quindi direttamente utilizzabili per spegnimento, su quel fronte non ci sono problemi.
Se parli di prevenzione, beh, non possiamo mettere mica 1 guardia boschi ogni 500mt... se la gente non buttasse mozziconi per terra e stesse un po' più attenta di sicuro a febbraio non ci sarebbero incendi per autocombustione  ;)

voi direte che sono fissato, ma ripeto ancora e tornerò a ripetere che in calabria ci sono almeno tre volte i forestali del Veneto (4500, compresi quelli delle magnifiche comunità)
in calabria c'è 1 forestale per kmq, in veneto se tu dici che sono 4500 sono 0.25 per kmq. (tuoi dati diviso sup in kmq delle regioni)
anno 2008: calabria 1280 incendi per 20.000 ettari circa, veneto 43 incendi per 43 ettari circa.
in calabria brucia in 1 anno quello che in veneto brucia in 10.
non credo quindi che il numero di forestali sia una dato utile a definire l'interesse verso la prevenzione, anzi, c'è il rischio di cadere in luoghi comuni...
fonti:
http://www.diariodelweb.it/Articolo/Italia/?d=20090725&id=94333
http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Foreste+ed+Economia+Montana/Settori+di+attivit%C3%A0/Antincendi+Boschivi/Gli+incendi.htm

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Era atteso anche l’intervento dei Canadair costretti però a terra dalla burocrazia. A tenere negli hangar anzichè nei cieli i provvidenziali velivoli il non ancora rinnovato contratto tra Stato e la società che gestisce gli aerei "anti-fiamme".
non si chiama burocrazia, e nemmeno mancato rinnovo del contratto: si chiama frode fiscale!
Durante lo scorso autunno è stato arrestato per frode fiscale il titolare della società che gestisce la flotta dei Bombardier CL-415 "Canadair" e ha lasciato senza stipendio per mesi piloti e tecnici, che però non hanno mai rifiutato di lavorare, solo che essendo indagata la società legalmente non potevano muoversi.
A fine gennaio è stata vinta la gara d'appalto per la nuova gestione e da venerdì prossimo dovrebbero essere operativi i primi 2 aerei.
fonti:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/02/2011/protezione-civile-canadair-in-servizio-da-182/
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Maxi-evasione-internazionalearrestato-l-imprenditore-Spadaccini/19460.htm

Offline jochanan

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grazie, Alex! sei INFORMATISSIMO
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline Claudia

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grazie, Alex! sei INFORMATISSIMO
volevo proprio dire la stessa cosa. complimenti, sei sempre molto dettagliato nelle tue risposte  ;)