Ciao, non sono un espereto di auto, parlo solo perché l'anno scorso ho dovuto cambiare auto e mi sono posto il problema.
Diciamo innanzitutto che le auto con doppia alimentazione di serie costano normalmente molto di più, e quindi alla fine l'agevolazione la guadagna il produttore-concessionario, non l'acquirente. Per contro, l'installazione dell'impianto a metano o a gpl porta spesso a far decadere la garanzia, quindi non è facile la scelta.
Io l'anno scorso potevo prendere il bonus di 1.500/2.000 euro se avessi optato per un auto a gpl/metano, ma alla fine ho dovuto rinunciare, perché auto a GPL di serie furgonate (come serviva a me) non ce n'erano, e il metano a me non serviva a nulla visto che avrei dovuto impiegare metà serbatoio solo per andare a fare il pieno...
Per quello che mi riguarda, penso che metterò l'impianto a GPL appena finita la garanzia, sempre se riesco ad usufruire degli incentivi provinciali.
Personalmente, la (ormai poca) differenza tra metano e GPL (by the way, nel fare i conti con il metano occorre anche considerare di avere 80-100 Kg in più nel bagagliao...), non giustifica, secondo me, la scomodità del metano rispetto al GPL. Scomodità che si traduce in difficoltà nei rifornimenti, autonomia ridottissima, distributori quasi assenti in autostrada, beh, la convenienza si riduce di molto.
Per fare due calcoli, basta prendere i costi dei carburanti e considere che:
- 1 litro di GPL equivale a 0,9 litri di benzina;
- 1 mc di metano equivale a 1,1 litri di benzina;
- 1 Kg di metano equivale a 1,5 litri di benzina.
Credo che tutto dipenda dall'uso che si fa dell'auto e dove abiti. Se si abita in prossimità di un distributore di metano (magari con orario di apertura compatibile con i propri...

), e non si fanno viaggi lunghi, il metano può ancora essere una scelta interessante, sempre se facendo due conti il maggior risparmio (considerato anche il fattore peso bombole) permette poi di ammortizzare il maggior costo dell'impianto.
L'autonomia che si può avere con il metano dipende anche dalla stagione (il livello di compressione del gas è diverso in estate rispetto all'inverno), una stima approssimativa si ottiene dividendo per 4 la capacità in litri delle bombole. Quindi, anche con il bombolone da 90 litri, si avrebbe l'equivalente di 22 litri di benzina.
Il GPL, per contro, è molto più flessibile. Il sebatoio può essere riempito all'80%, quindi bombolone da 90 litri, si può riempirlo fino a 72 litri, che equivale a 65 litri di benzina (1 litro di GPL equivale come detto a 0,9 di benzina), cioè il triplo rispetto al metano.
Ma non solo, la stessa bombola da 90 litri è infinitamente più leggera rispetto a quella per il metano.
Per questo, sommando maggior costo dell'impianto, usura delle sospensioni e degli ammortizzatori, consumo per il maggior peso nel bagagliaio, scomodità nei rifornimenti (che spesso possono portare a dover fare più chilometri a benzina), la convenienza rispetto al GPL non è così scontata.
Il metano, di per se', sarebbe un combustibile migliore, ma per sfruttarlo a pieno il motore dovrebbe essere concepito appositamente, per sfruttare il maggior numero di ottano, con la conseguenza che poi non funzionerebbe però a benzina.
Fattore ambientale. Il metano inquina un po' meno del GPL, ed inoltre viaggiando nei metanodotti non richiede trasporto. Non è però che non inquina, tutti i carburanti inquinano, i carburanti gassosi inquinano meno di quelli "liquidi", anche perché non producono aromatici, comunque il monossido di carbonio e l'anidride carbonica la emettono anche loro, seppur in quantità inferiore ai motori a benzina... e non più di tanto, necessariamente, spesso i motori che emettono meno CO2 sono i diesel (20% in meno di emissioni rispetto al metano).
Posso essere abbastanza preciso perché ho guardato proprio i dati delle case automobilistiche per la CO2, visto che il bonus, l'anno scorso, era commisurato a queste emissioni, e se optavo per un furgone un po' più grande tipo Berlingo per intenderci, il limite di 120g/km previsto dalla norma veniva superato (mentre l'equivalente versione a gasolio, anche se emetteva più polveri fini, non la superava).
Il catalizzatore, poi, è "pensato" (e quindi ottimizzato) per la benzina, per questo la riduzione di emissioni ante e post catalizzatore è molto meno marcata con i combustibili gassosi che con la benzina.
Fattore manutenzione. Tutti i carburanti gassosi producono una sollecitazione maggiore degli iniettori. Questo perché quando il motore è caldo, mentre la benzina ha un fattore lubrificante-rafreddante, gli iniettori, usando i combustibili gassosi, sono fermi e quindi l'usura è maggiore. Per questo occorrerebbe percorrere un po' di chilometri a benzina ogni pieno (la sola partenza a benzina, automatica in tutti gli impianti moderni, da sola non basterebbe).
Il problema dei malfunzionamenti dovuti a questo si presenta comunque solo nel funzionamento a benzina, quando l'auto va a gas non ci sono problemi.
Fattore impianto. Il costo è estremamente variabile in base al modello dell'auto, l'impianto a metano costa di più rispetto a quello a GPL, soprattutto per via della bombola, che dovendo sopportare una pressione enormemente superiore, costa di più. Ovviamente più aumenta l'autonomia che si vuole, più la differenza metano/GPL è marcata, proprio in ragione della bombola.
La perdita di potenza è quasi innavertibile per il gpl, più marcata per il metano, anche se con gli impianti più sofisticati la perdita è meno avvertibile rispetto a quelli più "economici".
In teoria, il metano, rispetto al GPL ,dovrebbe anche allungare la vita del motore. La combustione sarebbe migliore, e teoricamente anche la sostituzione dell'olio potrebbe essere fatta ad un chiolometraggio superiore.
Per dove fare l'impianto a me hanno consigliato da più parti di andarlo a fare fuori regione, mi hanno detto che gli installatori sono più seri e preparati, oltre a costare meno. Abitando a confine con il Veneto, avevo chiesto al tempo alcuni preventivi, che mi confermavano appunto questo.
Fattore bombola. Il metano, richiedendo una maggiore compressione, richiede bombole molto più robuste, pesanti, e costose rispetto al GPL. Per il GPL la bombola è più economica, ma va sostituita ogni dieci anni. Per il metano, la bombola va controllata ogni 5 anni. Negli impianti tradizionali, normalmente succede che l'impiantista smonta le bombole e ne monta di analoghe già collaudate. Occorre chiaramente pagare la mano d'opera. Ovvio, no? Certamente, ma molti venditori poco onesti dicono che è gratuito, perché in effetti la legge prevede la gratuità (è costituito un apposito fondo bombole metano, alimentato con un contributo sul carburante, credo), ma a patto di portare le bombole, già smontate e vuote, ai 3-4 centri abilitati in Italia a fare il controllo, ed andarsele poi a prendere a controllo effettuato.
Una piccola precisazione: attenzione agli impianti fatti direttamente dal fabbricante (versioni Natural Power e simili): a volte queste versioni usano formati di bombole particolari, oppure bombole super-leggere di nuova concezionze, per cui... magari al momento della verifica, tutto può risultare più complicato... Per esempio perché all'atto del controllo quinquiennale (che poi dovrebbe diventare qadriennale con i nuovi tipi di bombole... se entrerà in vigore il nuovo regolamento), magari l'installatore è sprovvisto di bombole analoghe.
Fattore sicurezza. Il metano, in caso di dispersione, si volatizza verso l'alto, mentre il GPL verso il basso. Il metano è quindi più sicuro, ma comunque - particolare che si dimentica spesso - GPL e metano sono entrambi più sicuri rispetto alla benzina.
Le norme sui serbatoi, sui tubi di afflusso del carburante, per la benzina non sono così severe come quelle delle bombole. Sarà capitato a tutti di vedere dispersioni di carburante in seguito ad incidenti, i moderni impianti a GPL hanno qualcosa come tre valvole di sicurezza, e comunque, se si dovesse azionare la terza (che fa uscire il GPL nell'aria per evitare lo scoppio della bombola) gli occupanti dell'auto non avrebbero comunque avuto scampo.
Per fare un paragone con la montagna, è come dire se si rompe la corda... Uno sarebbe già morto ugualmente...
Per questo, i nuovi impianti GPL permettono il parcheggio anche nei garage, limitatamente al pirmo piano interrato, come da anni succedeva già in tutta Europa.
Questione rifornimenti. Il GPL si trova quasi dappertutto, anche all'estero in genere (a volte occorre un riduttore per l'attacco), è presente nelle varie valli, in autostrada normalmente una stazione sì ed una no c'è il rifornimento GPL 24h su 24, l'autonomia è uguale o anche superiore di quella a benzina, il tempo di rifornimento lo stesso.
Il metano si trova, come detto già da AGH, a Trento, Rovereto, Roncegno. Punto e basta. Fuori dal Trentino, dipende dove si va. In Alto Adige hanno fatto una encomiabile politica per aumentare il numero dei distributori, e credo che ultimamente la situazione, da un solo distribuore a Bolzano qualche anno fa, sia migliorata notevolmente, anche se sicuramente ancora lontana da avere una copertura capillare nelle varie valli.
In estrema sintesi, la soluzione migliore non c'è, la scelta tra metano e GPL è estremamente soggettiva, giocano un ruolo determinante modello dell'auto, spazio del bagaglaio, tipologia dei tragitti che si effettuano normalmente, vicinanza del distributore, orari...
Anni fa era molto diverso. 17-18 anni fa, quando il gasolio era poco meno di 1.000 lire al litro, il metano ne costava 300 a mc, nel 1993 il gasolio è andato a 1.200 lire al litro ed il metano a 450 lire/mc. Anche la differenza rispetto al GPL era molto più marcata e quindi, pur con gli inevitabili svantaggi, il metano era una possibilità estremamente interessante.
Negli ultimi anni, invece, questo "spread", invece che aumentare a causa della continua ascesa del prezzo del petrolio (e il metano, quale gas naturale, non deriva dal petrolio...), si è invece sempre più ridotto, portando il metano ad essere sì il combustibile ancora più economico, ma non più così distante rispetto al GPL (che non ha tutte le scomodità "collatarali" del metano) come un tempo.
Certo, a mio parere, se venissero prodotte auto concepite per funzionare solo a metano o solo a gpl (cosa tra l'altro fattibilissima, vista la grande autonomia di questo carburante) il motore sarebbe ottimizzato, il catalizzatore pure (probabilmente basterebbe un economico 2 vie), ed il costo dell'auto molto più basso, senza dover acquistare un sistema di iniezione per benzina che alla fine non si usa.
E' quello che ho pensato quando è entrato in vigore l'obbligo del catalizzatore, al suo posto un impianto a GPL costava ancora meno, e funzionava anche a freddo e, piuttosto che cercare di pulire le emissioni di un carburante inquinante, credo che sarebbe meglio mettere all'origine un carburante più pulito.
Purtroppo, tutto questo si scontra con gli interessi del mondo del petrolio, ma questo, oltre ad essere una mia personalissima opinione, è tutt'un altro discorso...
Buona serata a tutti,
Stefano