GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TRENTINO => Ambiente del Trentino => Topic aperto da: kobang - 27/01/2012 14:34
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Piste senza neve: la Cipra dice no ai contributi per l’innevamento artificiale
Innevamento artificiale (Photo 3bmeteo.com)
Innevamento artificiale (Photo 3bmeteo.com)
BERGAMO — Davanti a una stagione invernale particolarmente avara di neve, si ripresenta l’annosa questione dell’innevamento artificiale verso cui le sensibilità più vicine all’ambiente si schierano contro. Così la Convenzione delle Alpi che, mentre alcune località invocano lo stato di calamità naturale per mancanza di neve e richiedono ulteriori sovvenzioni per provvedere alla preparazione delle piste da sci, sottolinea invece la necessità di cambiare mentalità.
Sulle Orobie, in Piemonte oppure in Trentino, dove addirittura si è fatto ricorso all’elicottero per trasportare in quota la neve artificiale prodotta in fondovalle a causa dell’inversione termica. Sono diverse le località sciistiche che stanno subendo i danni di una stagione invernale asciutta e senza neve, per esempio quelle del cuneese, dove i gestori degli impianti denunciano un calo del 95% rispetto all’anno scorso. Alcuni comprensori sono rimasti chiusi, altri hanno aperto parzialmente e comunque facendo massiccio ricorso all’innevamento artificiale. In sostanza un disastro dal punto di vista degli affari, tanto che l’industria dello sci ha chiesto lo stato di calamità naturale per mancanza di neve, al momento non prevista dalla legislatura italiana in questi casi.
In Piemonte la Regione ha aperto un tavolo di discussione per confrontare le parti sul problema. L’amministrazione sta pensando a un contributo speciale per sostenere le operazioni di innevamento artificiale e permettere così alle stazioni sciistiche più in difficoltà di cominciare la stagione.
Contraria a provvedimenti di questo tipo è la Cipra – Convenzione delle Alpi che, sostiene di fatto un intervento di segno opposto, ovvero la cessazione dei finanziamenti pubblici all’innevamento artificiale. Ritiene che “in considerazione dei cambiamenti climatici e delle loro ripercussioni sul settore turistico – si legge infatti sul sito della Cipra – si debbano percorrere nuove vie per ridurre la dipendenza dalla presenza della neve. È stato dimostrato che un maggiore innevamento non conduce automaticamente a migliori risultati commerciali, ma che può invece avere effetti ecologici negativi.”
Forse qualcosa inizia a muoversi:nuove visioni,nuove priorità in un ambito che ha fatto dell'immobilismo progettuale l'emblema di una continuità insostenibile.
L'ho già detto,ma lo ripeto:forse in questa crisi dei sistemi socio economici c'è la chiave per reinventare nuovi e più opportuni modelli di vita e di relazione con l'ambiente.
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... L'ho già detto,ma lo ripeto:forse in questa crisi dei sistemi socio economici c'è la chiave per reinventare nuovi e più opportuni modelli di vita e di relazione con l'ambiente.
Quoto in pieno!
ed aggiungerei anche che siano modelli più sobri!
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Pienamente daccordo.
Ettore
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Non è possibile non essere d'accordo.
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Anche questo può essere un'altro segnale in sintonia col precedente comunicato .... Montagna: Trentino;nasce progetto nuovi rifugi 'sostenibili'
(ANSA) - TRENTO, 27 GEN - Partirà con la ristrutturazione del Rifugio Boè, in prossimità del Sass Pordoi, presente in un'area di grande importanza naturalistica, il primo progetto del protocollo d'intesa siglato oggi fra Provincia, Sat (Società degli alpinisti tridentini) e Habitech-Distretto tecnologico trentino, che ha l'obiettivo di introdurre nelle ristrutturazioni dei rifugi alpini in quota i più avanzati criteri della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. "Il progetto del Boè, promosso Sat, è destinato a diventare "un caso di scuola", utile per attivare azioni di formazione sui criteri della sostenibilità - ha affermato il presidente Lorenzo Dellai - con attenzione particolare agli edifici in legno secondo il sistema di certificazione Arca (ARchitettura Comfort Ambiente)". Habitech inoltre garantirà alla Provincia azioni di formazione - riservate al personale dipendente - in merito all'applicazione della metodologia di progettazione integrata (charrette) e fornirà la sua consulenza per gli interventi di ristrutturazione e/o ampliamenti di rifugi in quota secondo i criteri della sostenibilità.
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Mi sembra una cosa un po' ridicola e propagandistica: marketing insomma. Che senso ha dare questa verniciata «ecologica» a un rifugio, come il Boé, che si trova al centro di uno dei piú grandi complessi sciistici delle alpi, quindi più energivori e impattanti sull'ambiente? Bah...
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L'iniziativa può essere anche condivisa ma i problemi vanno risolti alle radici e cioè partendo dal basso, dalle città lerce e caotiche, dal recupero delle aree di serie B,fino alla viabilità nelle valli e sulle forestali, questo si il primo agente di inquinamento. Queste sono le vere priorità ma a certa gente piace mostrarsi innovativa e all'avanguardia,...... con i soldi degli altri
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Mi sembra una cosa un po' ridicola e propagandistica: marketing insomma. Che senso ha dare questa verniciata «ecologica» a un rifugio, come il Boé, che si trova al centro di uno dei piú grandi complessi sciistici delle alpi, quindi più energivori e impattanti sull'ambiente? Bah...
Ma anche se è solo una verniciata ecologica va bene.. l'importante è cominciare, male non ne fa, poi secondo me l'importante è insinuare l'idea e il modo di pensare ecologico alle generazioni future..