0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.
negli interessi dell'Italia è necessario ridurre la dipendenza energetica da altri paesi: che sia l'elettricità che compriamo dalla Francia
interessante, cosa fai di preciso? Allora potrai farci sapere un tuo parere "mirato" sulla puntata di report
Lavoro in un gruppo di ricerca per studiare l'applicazione di alcuni materiali da utilizzare come protezione ingenieristica nei contenitori per la gestione dei residui radioattivi.
...fino all'anno scorso chi installava un impianto fotovoltaico poteva scegliere se farsi rimborsare il 50% del prezzo oppure installare un secondo contatore con il quale immettere in rete energia pagata 4 volte tanto quella normale. (50% e 4 volte ma non sono sicuro).
..eravamo partiti come condominio desiderosi di mettere sul tetto i pannelli. Ma non c'era spazio sufficiente. Al più nei giorni di sole tenevi in funzione le luci condominiali (di GIORNO) e qualcosa d'altro..
una cosa mi sembra però certa: negli interessi dell'Italia è necessario ridurre la dipendenza energetica da altri paesi: che sia l'elettricità che compriamo dalla Francia o del gas dalla Russia o del petrolio dai paesi arabi, è anche una questione "strategica" per il nostro paese.
Hai ragione ma quanto tu dici è quasi impossibile. E comunque di uranio a modena no ce n'è... e qui nemmeno, a quanto ne so, dunque si resta cmq dipendenti come prima. Anzi, peggio, perchè la tecnologia non l'abbiamo più e la dovremo comperare.
Ci vuole poco (il papa che sommessamente dice che l'islam ehm ehm non è una religione tanto bella o il ministro degli esteri elogia Israele) per far chiudere loro i rubinetti. Dopo la guerra dei 6 gg il prezzo del petrolio è triplicato. Il metano è altrettanto vulnerabile politicamente: dipende dal quel "responsabile" che è Gheddafi, o dallo zar malato di grandezza che è Putin, e noi astutamente non abbiamo rigasificatori..
Son daccordo con Guido che sarebbe già qualcosa scegliere da chi dipendere. Poi probabilmente la migliore soluzione per l'approvvigionamento energetico è un mix tra tutto ciò che la tecnologia ha da offrire. La riduzione dei consumi è necessaria ed è da intendere come un'altra fonte energetica, a tutti gli effetti. Un regeresso, in tal senso, diventerà necessario comunque.Il punto secondo me è un altro. Nessuno ha la verità in tasca, ma scegliere con realismo, resposabilità e lungimiranza è una prerogativa politica, non scientifica, dopotutto. La scienza deve mettere sul tappeto le possibilità, semplicemente. E così è.
Quello che non vedo in Italia, è la capacità politica di fare scelte oculate a lungo termine. Ed è per questo che il nucleare mi spaventa più dell'eolico o del fotovoltaioco o altro, perchè è una scelta che comporta implicazioni eterne e di una certa entità.