Malga Albi, sopra Garniga sul Monte Bondone, non c'è più. Al suo posto c'è una "roba" nuova di zecca che nulla a che fare con una malga. Riprendo da una interrogazione di Bombarda del 2006 (Verdi)
http://www.verdideltrentino.org/BOMBARDA_malga%20Albi%20Bondone.htm "Alle pendici del Monte Bondone, a 1.280 metri, circondata da boschi e pascoli sorge Malga Albi per la quale l’amministrazione comunale di Garniga Terme ha deliberato l’ampliamento e la ristrutturazione. Malga Albi è un edificio di notevole interesse storico ed ambientale, e, se non è stato tutelato mediante apposito vincolo, ciò dipende probabilmente dal fatto che nessuno ha mai pensato che potesse essere demolita e rifatta. Essa rappresenta una delle rare testimonianze rimaste sul Bondone di struttura tradizionale di pietra, antica di almeno 400 anni. La Malga appare perfettamente inserita nell’ambiente e risulta del tutto funzionale all’allevamento bovino e all’alpeggio, attività per le quali è stata concepita.
Il progetto patrocinato dal Comune di Garniga Terme, prevede la totale demolizione della stalla e della casara e l’edificazione di una struttura prefabbricata in legno di assai maggiori dimensioni, destinata all’attività alberghiera e alla ristorazione. La nuova Malga verrebbe a presentarsi completamente diversa, estranea ai moduli costruttivi tradizionali e oltretutto incompatibile con la prosecuzione della monticazione. Il nuovo complesso viene presentato come destinato all’attività agrituristica, ma in realtà non ne esistono le premesse posto che non sembra esservi spazio per la produzione di alimenti utilizzati per la ristorazione e che l’attività zootecnica sin qui praticata dovrà inevitabilmente far posto all’indirizzo alberghiero.
E’ da rilevare tra l’altro come l’utilizzazione di elementi prefabbricati in legno cambi e snaturi totalmente la tipologia edilizia del manufatto.
Inoltre la nuova struttura ricettiva determinerà una intensificazione del traffico automobilistico, rendendo necessario il rifacimento dell’attuale strada di accesso e ponendo le premesse per una nuova aggressione in direzione delle Viote".Purtroppo il peggio che si poteva fare è stato fatto. Il gestore che teneva la malga da decenni, probabilmente una delle ultime malghe attive sul Bondone, è stato fatto "sloggiare", dopo la ristrutturazione l'affitto richiesto era troppo oneroso. Le successive gare per l'assegnazione della gestione sono andate deserte. Risultato: la struttura è chiusa da anni e una delle ultime malghe sul Bondone cancellata per sempre
Nella foto sotto com'era Malga Albi, e com'è oggi