Autore Topic: Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie  (Letto 4995 volte)

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Offline pianmasan

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Ecco quanto riportato sul sito dell'Adige. Alla vostra riflessione...

http://www.ladige.it/node/183730

Offline pianmasan

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #1 il: 25/03/2012 16:08 »
E sull'altro giornale cittadino si parla della funicolare Trento-Povo. Come l'Araba Fenice, anche questo progetto ogni tanto rinasce dalle ceneri della dimenticanza.

Offline edel

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #2 il: 25/03/2012 17:31 »
Ecco quanto riportato sul sito dell'Adige.   Alla vostra riflessione...

Ho letto l'articolo dell'Adige dove si parla dell'eventuale  funivia, e della Val Careta  ...
Non è mia intenzione commentare l'eventuale costruzione dell'impianto, ci saranno pro e contro, lascio ad altri...  ;)
La mente invece è tornata indietro a ricordi... molto lontani!   Sicuramente sarò OT... ma senza aprire un nuovo topic mi chiedevo se qualcuno ha notizie in merito allo sterrato della Val Careta che congiungeva Lavarone all'Alta Valsugana,  e se una parte è percorribile...  da una mappa vista di recente sembrerebbe di si ... :-\

Da bambina (molti anni fà!...) con mio papà ho percorso un paio di volte buona parte del sentierino impervio che collegava Lavarone alla Valsugana  sul lato destro della Val del Centa e che offriva  bellissimi scorci !!  Partivamo dai resti di un comando austroungarico, appena dopo Lavarone...
Il papà mi diceva che la stradina era stata costruita prima della guerra e che si chiamava Val Careta perchè  "i signori " (anche austriaci)arrivavano con il treno a Caldonazzo e da lì poi salivano con la carrozza =careta in villeggiatura sull'altopiano di Lavarone.  Non so se fosse giusto quello che mi raccontava... :) 
Ricordo che era in stato di abbandono, dovevamo fare molta attenzione a dove si mettevano i piedi e non incontravamo mai  nessuno. C'erano spesso tratti franati o capitava che il sentierino cedesse al nostro passaggio.
L'ultima volta, poco dopo il '70, avevo portato con me mia sorella (più piccola di me, all'insaputa dei genitori... :-[) e al ritorno ce la siamo vista proprio brutta perchè in un tratto piuttosto critico c'era una fune ma, appena l'abbiamo toccata,  si è rotta!...panico!!
Non ci sono più tornata da quella volta, mi pareva un bellissimo percorso! :)  Lo rifarei volentieri ...
« Ultima modifica: 25/03/2012 17:50 da edelweiss »

Offline AGH

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #3 il: 25/03/2012 18:10 »
Sicuramente sarò OT... ma senza aprire un nuovo topic mi chiedevo se qualcuno ha notizie in merito allo sterrato della Val Careta che congiungeva Lavarone all'Alta Valsugana,  e se una parte è percorribile...  da una mappa vista di recente sembrerebbe di si ... :-\

e guardare sul forum no? :)))
La strada della Val Careta l'ho fatta alcuni anni fa, qui la relazione (con video e foto) :)
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=2772.msg38306#msg38306
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Offline pianmasan

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #4 il: 25/03/2012 18:32 »
Attirato dalla storia e dall'arditezza di questa strada, l'anno scorso ci sono stato quattro volte nel giro di un mese. Dalla parte di Caldonazzo la "strada", se così si può ancora chiamare, è chiusa: c'è un cartello che ne vieta la percorrenza e una rete di plastica che invita ad essere oltrepassata. Io sono sceso lungo il letto del torrentaccio secco che scende dalle rocce del Tamazòl (giusto, Kobang?) e sono risalito fino a dove ci sono gli infissi che sostenevano delle assi, credo. Di là non si va avanti, tutto crollato, la sede stradale si vede a tratti. ma obiettivamente è pericoloso. Ma anche solo il raggiungere la rete e il cartello di divieto dalla Pineta di Caldonazzo (c'è anche una cappelletta dedicata a sant'Antonio) è una bella passeggiata in un bosco quieto, una strada da morosi, l'avevo chiamata.
Tutt'altro discorso scendere dalla statale della Fricca poco dopo i Virti. La strada con il selciato è ancora ben mantenuta nella prima parte, in un bosco meraviglioso, con dei passaggi veramente suggestivi. In un tratto due alte colonne arboree cingono la mulattiera nell'ombra del bosco. C'è anche un punto in cui è franata giù per un canalone, ma si passa un po' più alti senza problemi. Quando la strada comincia a scendere a tornanti e poi attraversa orizzontalmente il fianco roccioso della montagna, il passaggio è ardito, alto sopra la valle, ma dalle rocce sono caduti e continuano a cadere sassi. La sede stradale ne è ingombra, ma si vedono ancora i paracarri in pietra. Si arriva la ponte del Valimpach, molto interssante, in pietra. Lì calava in val di Centa un sentiero in parte attrezzato, non più percorrbile, che transitava a fianco delle cascate visibili da Centa. Più avanti il percorso diventa più lineare, passa un paio di gallerie, sempre molti sassi e arbusti. Noi abbiamo incontrato due camosci che pascolavano tranquillamente sulla strada Con due brevi tornanti si giunge all'osteria della Stanga, luogo quasi fiabesco, con resti della locanda, abitata in un tempo non lontano in modo permanente, dove si pagava il dazio: la strada era chiamata "del dazio" o "della stanga", perché c'era appunto la sbarra del pedaggio. Fin qui si arriva senza problemi, slalomeggiando tra i sassi, ma non ci sono punti esposti o pericoli. Subito dopo altra rete di sbarramento, facilmente scavalcabile, altro pezzo di strada non tenuta malaccio e poi il vuoto. C'è un bel vallone e al di là si vede lungo il fianco della montagna la strada che corre verso Caldonazzo, invasa dal terriccio.
Termino il lungo OT, ricordando che una "val Careta" è segnata sulla Trekkart e inivitando AGH, che la percorse integralmente alcuni anni fa, e Kobang, che conosce i luoghi come le sue tasche, a intervenire.

... e te pareva... sempre tempestivo, AGH!

Offline edel

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #5 il: 25/03/2012 19:03 »
e guardare sul forum no? :)))
La strada della Val Careta l'ho fatta alcuni anni fa, qui la relazione (con video e foto) :)
Scusami AGH  chiedo venia... :-[ Sono stata un pò impulsiva nel  richiedere notizie ... 
Grazie anche a Pian per le ulteriori informazioni.  Ora mi leggo tutto con attenzione !  :) 


Offline AGH

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #6 il: 25/03/2012 19:19 »
La sede stradale ne è ingombra, ma si vedono ancora i paracarri in pietra. Si arriva la ponte del Valimpach, molto interssante, in pietra. Lì calava in val di Centa un sentiero in parte attrezzato, non più percorrbile, che transitava a fianco delle cascate visibili da Centa.

perché il tratto attrezzato che cala alla cascata non sarebbe più percorribile?
Queste sono le cascate, raggiunte da sotto in altra occasione



Per quel che mi ricordo io, il tratto forse più rognoso è quello iniziale in basso (da caldonazzo), il sentiero è tutto franato e si passa a stento grazie soprattutto a un cordino. Un altro tratto critico è dopo aver passato il tratto in costa nella roccia, dove la strada si infila in un canalone che s'è portato via tutta la sede stradale. Qui si cala per ghiaioni, si oltrepassa il canalone e si recupera la strada sul verdante opposto. Poi è abbastanza tranquillo, a parte la voragine quasi in cima che s'è mangiato un tratto di strada. Il sentiero è ufficialmente chiuso, cartelli e reti avvisano del pericolo. Ciascuno lo percorre a proprio rischio: semai evitare accuratamente giornate ventose e soprattutto piovose, o dopo temporali o piogge etc.
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Offline pianmasan

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Re:Tra Valsugana e Valdastico spuntano le funivie
« Risposta #7 il: 25/03/2012 19:38 »
perché il tratto attrezzato che cala alla cascata non sarebbe più percorribile?

C'è il solito cartello, al di là della spalletta del ponte, che dice questo, ma non sono sceso giù a vedere. Ho notato un bello scivolo di terra, che parte da sotto il ponte e va giù ripido nel vallone, e cavi a raso terra te-vedo-e-no'-te-vedo.

E' vero, la parte impercorribile è la prima, dopo il capitello di s. Antonio. non si vede più la sede stradale, tutto franato a valle. Ma mi pareva di aver notato, al di là di questo tratto ormai inesistente, la strada invasa dalla vegetazione, ma visibile. Prima dell'osteria, invece, dove la strada oltrepassava un largo vallone, chiuso verso il Centa da uno sbarramento boscoso, il percorso passa su terra franosa. Si vede la traccia, ma non c'è più strada. Essa ricompare, con paracarri (c'è anche una fontanella che "buta") poche decine di metri prima dell'osteria.