0 Utenti e 14 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
guarda l'argomento è certamente complesso e io non ho verità in tasca . Del resto il turismo mordi e fuggi è dovuto al fatto, credo, che la gente ha sempre meno soldi e quindi si regola di conseguenza, oppure non è disposta a spendere certe cifre. I locali del resto pensano che costruendo piste da sci ed alberghi il problema sia risolto. I turisti vanno in val di rabbi perché è bella, l'ambiente naturale fantastico. Ma ci vanno perché è cosi com'è adesso, se ci fossero albergoni e piste di sci come in mille altri posti, ormai tutti uguali, ci andrebbero ugualmente?
Leggo sulle cronache delle polemiche sui turisti polacchi o dell'est, che non sono graditi perché "rozzi" e poco disposti a spendere.. Io penso che se non ci fosse il turismo dell'est molti avrebbero gia chiuso baracca e burattini
Mi chiedo tuttavia se si è mai provato a pensare seriamente a un tipo di turismo alternativo al solito... temo di no
Insomma, alla fine del confronto "il rabbiese" affermava quasi che sarebbe disposto a vedere costruire strutture ricettive importanti o impianti sciistici per poter far si che al turismo (che comunque esiste) corrisponda un introito economico a favore del suo territorio.
ti parlo da vecchio appassionato della val di Rabbi: quanto sopra costituirebbe la fine della valle ed è testimonianza, purtroppo, che pochissimi "rabbiesi" ancor oggi hanno capito quale fortuna sia avere una natura quasi intatta da difendere. Quei pochi che ci hanno creduto hanno fatto i soldini (ad esempio Alpenrose e Miramonti a S.Bernardo). Ma anche rifugi e "malghe" all'interno (Fontanino e Stablasolo) hanno guadagnato bene con il mordi e fuggi (leggi pranzo "tipico" domenicale).
Resta il fatto che la maggior parte delle persone non puo' lavorare nella propria valle e deve scendere nelle zone limitrofe per trovare qualcosa. La stessa struttura delle terme (+ albergo) funziona solo nei mesi estivi e l'inverno deve restare chiusa perche' i costi di gestione sarebbero superiori alle entrate.
quando sto in montagna comunque più di qualche giorno, se riesco dormo in rifugio e non usufruisco comunque di certe strutture ricettive, anzi, comincio a scappare da posti che hanno quelle strutture ricettive...Comunque vada, io non vado in quegli alberghi, meglio una locanda, una bettola, un maso...Lo sviluppo in questo senso non è la strada. Pur convinta che una montagna vergine che non riesce a dar da mangiare ai suoi abitanti, costretti poi ad andarsene con gravi ripercussioni sociali, storiche, ambientali, sia un errore, penso che lo sviluppo selvaggio che è sempre in agguato sia moolto pericoloso...mi viene in mente però una cosa: possibile che la montagna sia solo turismo? dovrebbe essere anche agricoltura, allevamento...ma questa è un'altra storia, molto amara: se alla coop non riesco a trovar funghi porcini italiani, ma solo giordani-rumeni-balcanici forse vuol dire che la grande distribuzione è blindata per le piccole produzioni locali...e la montagna muore anche per questo.
o sono una turista mordi e fuggi. Abito in pianura, sulla costa, e non ho sempre tempo e soldi, purtroppo, di star in montagna una settimana, fosse per me ci starei sempre, che cavolo!sono quella che si alza alle 4,30 della mattina, che parte alle 5 e si acciambella in macchina mentre il mio moroso guida, che si sveglia rincoglionita quando ormai sono apparse le montagne, che chiede timidamente e colpevolmente "sei molto stanco?" Arrivata in montagna, mi fermo a far spesa per i panini, mi faccio la mia escursione, porto tutti i miei rifiuti nello zaino e me li butto via a casa mia in pianura
Pur convinta che una montagna vergine che non riesce a dar da mangiare ai suoi abitanti, costretti poi ad andarsene con gravi ripercussioni sociali, storiche, Mii viene in mente però una cosa: possibile che la montagna sia solo turismo? dovrebbe essere anche agricoltura, allevamento...ma questa è un'altra storia, molto amara:
Un grande problema è quello dei turisti, la domanda dei medesimi non è quella della Cri, che arriva e scappa senza lasciare traccia, ma la maggior parte della gente va in montagna per godere di un "evento sociale" di massa o a volte "d'elite". Quanti sono gli escursionisti rispetto ai normali turisti che vanno a prendere l'aperitivo a Moena e che sul catinaccio sono saliti al gardeccia con la funivia e bella grazia! e soprattutto, quanti sono i turisti invernali rispetto a quelli estivi? è la montagna sensoriale e "sociale" a fare turismo, non sicuramente la montagna riflessiva introspettiva e rilassante della Cri e se c'è richiesta è inevitabile che si venga a creare l'offerta con tutti i suoi lati oscuri.
io forse ci andrei piano a "dare addosso" ai turisti. Spesso li diseduchiamo noi stessi... quando facciamo la sfilata di veline o di moda la rifugio, che esempio gli diamo? E coi camion di Overland fino al passo grostè? (