Lontano,
oltre le cime
dell’umana angoscia,
alla fine
degli aspri sentieri,
al di là dei tenebrosi boschi
del dolore,
nell’infinito tempo
e nello spazio immenso,
là, solo là,
un cielo senza fine
ti svela,
amico mio,
gli ignoti, scintillanti monti
che non sarà fatica
risalir, per te.
Là, solo là,
neve, non valanga,
luce, non saetta,
volo, non caduta,
E tutt’intorno,
lieve e gradita,
la brezza eterna
che ogni cosa
a nuova vita
feconda senza posa.
Là,
solo là,
i nostri incerti passi
guiderai
dalla penombra
alla luce
della vetta estrema.
Arrivederci, Mau.