Autore Topic: [LATEMAR] Corno Nero m 2439  (Letto 12068 volte)

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[LATEMAR] Corno Nero m 2439
« il: 24/11/2008 10:48 »

Ultimi passi verso la cima del Corno Nero lungo la dorsale nord est: sullo sfondo il Passo Lavazè, il Catinaccio e il Latemar

Alla faccia di chi consigliava di rimanere a letto per il freddo spaventoso annunciato dal meteo, siamo partiti domenica impavidi e baldanzosi alla volta del Passo Lavazè. Obiettivo: il Corno Nero m 2439.

Al passo pigliamo un caffè al bar e guardiamo il termometro fuori dalla porta. Ci guardiamo in faccia: -11! Benon! Però non c’è vento, e questo ci rincuora. Proseguiamo in auto fino al Passo Oclini m 2000 e parcheggiamo. Giornata spettacolare, non una nuvola, ci sono 30 cm di neve fresca e il paesaggio è a dir poco fiabesco. Iniziamo una laboriosa vestizione, tipo palombaro, e partiamo. C’è una leggerissima brezzolina che morde le orecchie e le mani, ma basta coprirsi ed è tutto ok.

Non siamo mai saliti sul Corno Nero, osservando la carta ci sono alcuni sentieri, però praticamente di nessun aiuto o quasi visto lo spessore del manto di circa 40 cm che ovviamente complica tutta la situazione.

La via più semplice sarebbe di prendere l’erta dorsale sopra la pista di sci, sul versante nord. Ma amiamo la vita comoda noi? Giammai. L’idea è quindi di andare a prendere la dorsale est e scendere da quella ovest. Cerchiamo di prendere il sentiero 573 che dai pressi dell’Hotel Schwarzhorn si inoltra vero sudest attraversando la mugaia ingombra di neve e altrimenti inattraversabile. All’inizio tutto bene, c’è una strabella ampia, probabilmente la pista da fondo, non ancora battuta. Riparati dalla brezza fa subito un caldo bestia perché siamo stravestiti. Arrivati nei pressi di un piccolo bacino artificiale il sentiero si perde sotto la neve. Dobbiamo procedere “a panza” tra i mughi, la marcia diventa subito faticosa e complicatissima. Per fortuna ritroviamo il sentiero poco dopo e riusciamo a seguirlo abbastanza bene. Arrivati alla prima dorsale di nord est ci affacciamo sul grande canalone che scende dalla cima. L’attraversamento appare lungo e rognoso, decidiamo perciò di risalire direttamente per il canalone.

La pendenza è notevole, non possiamo andare direttamente sulla dorsale perché invasa dai maledetti mughi  >:( Ci teniamo quindi a ridosso, cercando di sfruttare le zone sventate dove si sprofonda meno, ma appena si arriva in qualche avvallamento si va giù fino alla coscia. Il sole è basso e il canalone in ombra, il freddo si fa pungente ma non così drammatico. Saliamo faticosamente, è molto ripido e bisogna stare un po’ attenti a non scivolare. Dopo una lunga e ardua ravanata tra roccette, sassaie, mughi, sprofondamenti ed erba scivolosa sotto la neve, arriviamo finalmente al di sopra della fascia di mughi e attraversiamo per raggiungere la dorsale che si presenta, come previsto, sventata e con neve dura e ghiacciata.

In questo punto c’è un po’ di vento e fa subito un freddo becco. Tiriamo fuori i ramponi, io ho quelli stramaledetti coi lacci ed è un tormento metterli col gelo (e poi non mi ricordo mai come si allacciano!). Ripartiamo. Ritroviamo tracce di sentiero qua e là (non segnato sulla carta), la dorsale ora è abbastanza comoda, non troppo ripida e abbastanza ampia da salire tranquillamente, basta stare attenti a non inciampare nelle roccette, a destra e sinistra ci sono ripidissimi valloni. Vediamo la cima con la grande croce in legno, percorriamo l’ultima dorsalina con una forcelletta e finalmente siamo in vetta! Strepitoso e grandioso il panorama a 360 gradi, da restare davvero senza fiato. La cima è ampia e pianeggiante, fa decisamente freddo ma per fortuna non c’è praticamente vento, quindi si resiste abbastanza bene: facciamo foto e ci rifocilliamo. 

Ora dobbiamo scendere. Diamo una rapida occhiata al versante con la dorsale ovest verso il Palone, m 2350. Sembra fattibile anche se a sud ci sono dei bei costoni ripidi a precipizio. Però consideriamo che scendendo dalla dorsale del Palone allungheremmo parecchio il percorso e soprattutto dovremmo affrontare un lungo rientro col sentiero n 4, ammesso di trovarlo sotto la neve, traversando un vasta e quasi sicuramente ostica mugaia. Decidiamo quindi di provare a scendere dalla dorsale nord: caliamo con prudenza, la dorsale si restringe e diventa un crinale un po’ rognoso di sassi e neve sventata, che a un certo punto ha un passaggio abbastanza ripido. Coi ramponi il rischio è sempre quello di inciampare e magari darsi una bella ramponata in un polpaccio. Caliamo con attenzione, senza tuttavia particolari problemi. Superato il punto più ostico, la dorsale si fa più dolce e finalmente arriviamo nei pressi della stazione di arrivo dell''impianto di sci. Scendiamo quindi lungo la facile pista in 30 cm di neve fresca fino al Passo Oclini.

Nota: non abbiamo incontrato nessuno!

Bellissima salita, abbastanza corta (440 mt di dislivello), ultrapanoramica. Da valutare bene la situazione neve, consigliabilissimi i ramponi.
« Ultima modifica: 24/11/2008 18:43 da AGH »
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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #1 il: 24/11/2008 10:50 »
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Offline radetzky

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #2 il: 24/11/2008 11:37 »
bellissimo ! Lavazè-Occlini mi è sempre piaciuto moltissimo: chissà quanto ci hanno costruito !  :(
Ma le ciaspole mai eh ?
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Claudia

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #3 il: 24/11/2008 11:40 »
Mamma mia, io son stata a passo Lavazè l'anno scorso e ne ho un pessimo ricordo... Freddo polare, quelli dell'albergo che han accettato la prenotazione e poi eran chiusi  >:(  >:( e c'è toccato tornare indietro, e la mattina per salire alla Pala di Santa dover camminare a bordo pista... mai più! Però questo giretto sembra veramente bello!

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #4 il: 24/11/2008 12:52 »
bellissimo ! Lavazè-Occlini mi è sempre piaciuto moltissimo: chissà quanto ci hanno costruito !  :(
Ma le ciaspole mai eh ?

mai!!! Oltretutto con le ciaspole questo percorso sarebbe stato un vero disastro  ;D
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donkey71

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #5 il: 24/11/2008 13:31 »
Fatto pure io questo giro, anni fa. Lo stesso, direi. Ieri rafficava bene in certi punti sulle Pale. Fortunato hai trovato quella giornata splendida e senza vento. Mai pure del freddo, ci si scalda...lo sai bene. Belle foto, Agh. Ciao.

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #6 il: 24/11/2008 13:58 »
Fatto pure io questo giro, anni fa. Lo stesso, direi. Ieri rafficava bene in certi punti sulle Pale. Fortunato hai trovato quella giornata splendida e senza vento. Mai pure del freddo, ci si scalda...lo sai bene. Belle foto, Agh. Ciao.

eravamo preparati a un freddo e un vento infami, come da previsioni, per questo avevamo scelto un giro corto. Ma vento praticamente non ce n'era!
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manuel115

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #7 il: 24/11/2008 19:05 »
complimenti AGH per il bel giro anche se corto...hai pigliato una giornata stupenda... :D
su quei pendii c'era qualche pericolo valanga?

Offline AGH

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Re: [LATEMAR] Corno Nero m 2439
« Risposta #8 il: 24/11/2008 19:52 »
complimenti AGH per il bel giro anche se corto...hai pigliato una giornata stupenda... :D
su quei pendii c'era qualche pericolo valanga?

si davvero un gran bel giro. All'inizio avevamo scelto il classico "giro da pensionati" per il gran freddo e vento annunciati, ma poi con la neve è risultato tutto molto più complicato ed è venuta fuori una escursione coi fiocchi. Mi aspettavo di trovare altri escursionisti in cima e invece non abbiamo incontrato un cane, siamo stati gli unici a salire in vetta ;D

Per le valanghe: abbiamo scelto apposta di fare dorsali che sono relativamente sicure e comunque, essendo sventate, con poca neve. L'unico punto "delicato" è stato all'imbocco del canalone lungo la dorsale nord est, ma la neve attualmente non è tanta e ha altezza discontinua (da 1 metro negli avvallamenti a 10-15 cm sulle zone sventate). In alto c'è una conca sotto la cima poco raccomandabile, se parte quella ciao :). Ma attualmente, o meglio fino a ieri visto la nevicata di questa notte, grossi pericoli secondo me non ce n'erano, in ogni caso appena possibile ci siamo spostati sulla dorsale  ;D
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