Autore Topic: [LATEMAR] Cima Cornón m 2188 e Giro del M. Agnello  (Letto 13494 volte)

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Offline AGH

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Cima Cornon o Cornacci con vista sulla Val di Fiemme

Non sono mai salito sul Cornon dal versante nordovest. Dalle mappe vedo che c'è un interessante sentiero che parte dalla stazione sciistica di Pampeago m 1737, e con un lungo traversone quasi in piano si collega col sentiero 523 che sale da nord di Stava. Il sentiero parte a monte dei parcheggi, è molto bello e quasi tutto nel bosco.


Il sentiero inizialmente è molto bello e pressoché pianeggiante

Le radici di un cirmolo


Il 523 ora sale per un impervio vallone con vari zig zag nel bosco di cirmoli, fino ad una forcella, il Mandricio del Canalin 1927 che si affaccia sui selvaggi contrafforti rocciosi del Cornon. Si comincia a vedere anche un po' di panorama sulla val di Fiemme e la Catena del Lagorai.


Il sentiero sale verso il Mandricio del Canalin una specie di forcella

Dal Mandricio verso il Cornon

Vista su Fiemme

Il sentiero ora sfrutta una dorsale che si insinua nel vallone impervio e dirupato. E' molto larga e comoda e non c'è quasi mai pericolo tranne alcuni passaggi molto facili, in uno hanno messo addirittura un cordino ma è superfluo. Il sentiero alterna radure e tratti in un bel bosco rado tra larici e cirmoli


La dorsale del Mandricio, al centro il M. Cucal e Fiemme

Un breve tratto attrezzato con cordino, molto facile

Il sentiero a tratti spiana con viste molto belle sulla valle di Fiemme

Il bel bosco rado di larici

Vista verso Corno Nero e Corno Bianco

Il sentiero sale con pendenza moderata costante, fino a raggiungere il crinale a sud del Doss dai Branchi, una bella sella erbosa circondata da mughi. Ora svolto a dx e in pochi minuti sono alla panoramica cima del M. Cornon m 2188 con la grande croce di ferro.


L'uscita sul crinale a sud del Doss dai Branchi

Vista verso la "mugara" con lo sfondo della Catena del Lagorai

La cima del Cornon a picco sulla Val di Fiemme

Mostruosa vista sulla Catena del Lagorai

Dopo la pausa paninazzi mi rimetto in marcia: l'idea è di fare il giro del M. Agnello, e magari dare una occhiatina al Doss Capèl dove c'è il sentiero geologico che non ho mai visto. Torno quindi indietro per un breve tratto e scendo al vicino e bellissimo Baito Armentagiola 2130, sempre aperta ma con divieto di bivacco, deciso di recente per evitare abusi (peccato!).


Baito Armentagiola m 2130

Il baito Armentagiola in meravigliosa posizione

Ora con lungo traversone verso nord, per sentiero 523, attraverso il bosco e raggiungo il Baito La Bassa 2168 su un'ampia sella erbosa. Anche questo dovrebbe essere un bivacco sempre aperto, ma qualcuno sembra l'abbia occupato per lavori. Anziché seguire il sentiero 509 in leggera salita, seguo uno stradello di recente costruzione più in basso che si inoltra in leggera discesa verso la sella tra La Porta e il M. Agnello.


Il bivacco Baito La Bassa

La sella tra la Porta e la dorsale del M. Agnello, sullo sfondo il Latemar

Verso il Baito Valbona

Baito Valbona

Dal baito Valbona con vista Lagorai

Dal Baito Valbona inizio l'aggiramento del M. Agnello, la traccia è un po' vaga e bisogna stare attenti a non perdere i segni.  Mi affaccio sul vallone verso il M. Pelenzana, salito l'anno scorso. Sono posti molto belli, pressoché deserti perché la salita è piuttosto lunga e dura. Il sentiero ora è il 515.


M. Pelenzana con la Val Boneta e le cime del Lagorai: da sx, Cadinon, Canzenagol, Busa Alta, Cardinal, Cauriol, Castel delle Aie

Eccomi sul sentiero 515 verso il Passo Feudo

Ecco il Dos Capèl e sullo sfondo il Latemar

Il tempo si sta mettendo male con nuvolaglie poco rassicuranti sul Latemar. Decido di lasciar perdere la salita al M. Agnello (che avevo già salito in una escursione precedente) e anche quella al  Doss Capèl: sarà per un'altra volta. Raggiunto l'impianto della Tresca scendo per la strada forestale lungo le piste. Sono posti bellissimi, purtroppo  sconciati dagli impianti: presso Tresca sarà realizzato il solito bacino artificiale per l'innevamento, un altro sfregio a queste montagne meravigliose


Vista verso il Dos Capel e il Latemar

La vista desolante della montagna estiva sacrificata allo sci

Eccomi arrivato alla chiesetta di Pampeago

Scendo per le strade di servizio delle piste, in parte cementate, quindi calo con la pista "nera" fino a Pampeago dove ho la macchina. Appena arrivato cominciano i primi goccioloni e poi il diluvio! Schivato per un pelo! :)))
Giro bellissimo ad anello molto facile, con grandi panorami e splendida vista su Fiemme e Lagorai. Consigliatissimo. Sviluppo 16,6 km, dislivello meno di 1000 m contando i vari saliscendi.


Il percorso
« Ultima modifica: 13/08/2018 13:56 da AGH »
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Re:[LATEMAR] Cima Cornón m 2188 e Giro del M. Agnello
« Risposta #1 il: 13/08/2018 17:54 »
Bel giro, peccato per il meteo.

Non sapevo esistesse anche da quelle parti un'altra "La Bassa", è una forcella?
Libero come il software che uso.

Offline AGH

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Re:[LATEMAR] Cima Cornón m 2188 e Giro del M. Agnello
« Risposta #2 il: 13/08/2018 18:20 »
Ma il meteo è stato clementissimo, bello soleggiato tutto il giorno, solo nelle ultime ore si è annuvolato ma non ho preso neppure una goccia d'acqua. La Bassa è il nome del Baito :)

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Re:[LATEMAR] Cima Cornón m 2188 e Giro del M. Agnello
« Risposta #3 il: 13/08/2018 19:24 »
Ma il meteo è stato clementissimo, bello soleggiato tutto il giorno, solo nelle ultime ore si è annuvolato ma non ho preso neppure una goccia d'acqua. La Bassa è il nome del Baito :)

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AH! un baito, vara tì!

Sì, in effetti il meteo in questi giorni, mette previsioni pioggia per buona parte del pomeriggio e poi lo fa solo "scherzosamente" un'oretta prima di sera.

Da me mette pioggia, nuvoloni, tuoni, ma manco si presenta, e qui, come penso da altre parti, si spera venga per far fresco.

Spero solo quando viene non faccia danni, ma me li aspetto visto il tergiversare di questi ultimi 6 giorni.

Vabbè, comunque bel giretto.
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