Autore Topic: [GRUPPO MONTE AGNELLO] Giro ad anello : Cornacci - Monte Agnello  (Letto 8684 volte)

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Offline nantes

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Oggi il meteo ci ha graziato; in barba alle previsioni stamattina siamo partiti da Tesero e, seguendo il sentiero 518, ci siamo incamminati verso la cima Cornacci (o Cornon). Dopo aver attraversato un paio di pascoli, il percorso si fa subito molto ripido, dapprima con strette serpentine risale in bosco fino ad uscirne e seguire tra i mughi la costa delle Dolae; qui il panorama inizia a farci dimenticare la fatica, dietro di noi si scorge la linea della catena dei Lagorai, ancora parecchio innevata sul versante nord. L’ultimo tratto è un lungo attraversamento verso ovest che ci porta sulla sommità del Cornon (2189m).
Da qui proseguiamo scendendo alla forcella dell’Armentagiola per poi risalire in costa il versante sud del Dosso dei Branchi (2274m). Qui il percorso diventa piacevole, seguiamo delle tracce su prati tra i mughi bassi scendendo verso la forcella “La Bassa”, troviamo qui le uniche 4 persone incontrate durante tutta la giornata.
Dopo 2 chiacchiere proseguiamo lungo la dorsale fino alla forcella “La Porta”  per poi risalire il lungo crinale che conduce alla Cima Monte Agnello (2358m).
Anche verso l’Alpe di Pampeago la neve sta svanendo; guardando verso il passo Feodo il paesaggio è quasi desolante… impianti supertecnologici chiusi, supermega antenne trasmittenti, neanche l’ombra di un essere umano od animale…
ma tant’è, siamo in mezzo a due stagioni; invernale chiusa ed estiva ancora da aprire, e quel senso di solitudine non mi dispiace affatto.
Scendiamo per pascoli verso la Baita Valbona e ci dirigiamo verso Pizzancae, da qui, il sentiero 510 ci porta nella valle del Rio Bianco e dopo alcuni km al punto di partenza, chiudendo l’anello.
Mi piace molto questo gruppo poco frequentato, da fare in questo periodo essendo cime non troppo alte e già sgombre di neve;
il percorso qui presentato richiede comunque un buon allenamento, abbastanza lungo e con circa 1500 metri di salita (concentrata tra l’altro nella parte iniziale); offre però un notevole panorama a 360 gradi essendo posizionato tra Lagorai e Latemar.

Offline nantes

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Offline nantes

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Offline AGH

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Bello il Cornon, una volta avevo una casa sotto... vicino a Stava. Le mie prime ravanate le ho fatte lì :D

Piuttosto, non ho capito bene dove ma in uno di quei valloni mi hanno riferito che si trovano dei dipinti o disegni rupestri fatti da pastori circa 100 anni fa... li hai visti per caso?
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Offline pianmasan

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Bello il Cornon, una volta avevo una casa sotto... vicino a Stava. Le mie prime ravanate le ho fatte lì :D

Piuttosto, non ho capito bene dove ma in uno di quei valloni mi hanno riferito che si trovano dei dipinti o disegni rupestri fatti da pastori circa 100 anni fa... li hai visti per caso?
La valle di cui parli è la Valaverta, che si alza verso nord alle spalle di Ziano. Valle che di "aperto" ha ben poco. E' ripida è incassata ma in alto si apre nella dolcissima val Bonetta (malga). Il sentiero, piuttosto faticoso, risale in destra orografica un ripido bosco, e si arrampica (cordino) lungo una breve parete, dove si passa accanto alle scritte dei pastori, che usarono un inchiostro ricavato da un minerale del posto (non chiedermi quale). Mi pare di ricordare che questo liquido rosso (chiamato "bol") era lo stesso con il quale si marchiavano ("bollavano") le pecore. Il Lagorai spia di continuo la salita e quando questa termina e la Valaverta diventa Val Bonetta, appare in tutta la sua mirabiliosa asprezza. Con breve deviazione verso est si raggiunge la grande croce del Pelenzana, quasi a picco su Predazzo. E' un giro da percorrere in autunno o primavera.

Offline nantes

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... in uno di quei valloni mi hanno riferito che si trovano dei dipinti o disegni rupestri fatti da pastori circa 100 anni fa... li hai visti per caso?
Queste scritte le ho viste salendo da Predazzo sul Pelenzana seguendo il sentiero “direttissimo” 515...

Offline AGH

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Queste scritte le ho viste salendo da Predazzo sul Pelenzana seguendo il sentiero “direttissimo” 515...

credo siano proprio queste :)
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Offline pianmasan

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Ecco altre 4 foto della zona, mi scuso con Nantes per l'irruzione...

Offline Selvagem

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Belli i quiz di montagna....quello al centro è uno dei miei preferiti, il Coltorondo, le circostanti lascio ad altri :)
Più ne hai meno ne perdi

Offline Alan

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La valle di cui parli è la Valaverta, che si alza verso nord alle spalle di Ziano. Valle che di "aperto" ha ben poco. E' ripida è incassata ma in alto si apre nella dolcissima val Bonetta (malga). Il sentiero, piuttosto faticoso, risale in destra orografica un ripido bosco, e si arrampica (cordino) lungo una breve parete, dove si passa accanto alle scritte dei pastori, che usarono un inchiostro ricavato da un minerale del posto (non chiedermi quale). Mi pare di ricordare che questo liquido rosso (chiamato "bol") era lo stesso con il quale si marchiavano ("bollavano") le pecore. Il Lagorai spia di continuo la salita e quando questa termina e la Valaverta diventa Val Bonetta, appare in tutta la sua mirabiliosa asprezza. Con breve deviazione verso est si raggiunge la grande croce del Pelenzana, quasi a picco su Predazzo. E' un giro da percorrere in autunno o primavera.
Ti propongo come candidato all'Oscar della Presentazione!!!
:) :)
complimenti!!!