Domenica, in compagnia di alcuni amici ho voluto “scoprire” una zona del Latemar che ancora non conoscevo;
Partenza dal passo Costalunga a quota 1749m; seguendo il sentiero 17 si raggiunge la radura dei Prati del Latemar (1840 m), da qui si prosegue con il sentiero 18 che sale, dapprima per boschi radi poi per ghiaioni, alla forcella piccola del Latemar (2526m);
il sentiero prosegue seguendo il versante sud, poco sotto la dorsale che conduce alla Latemarspitze;
si susseguono passaggi che, seppur non troppo difficili, richiedono molta attenzione data la natura molto instabile del terreno, non sono presenti cordini o altro per facilitare il percorso; il panorama comunque ripaga ampiamente l’impegno.
Giunti alla Latemarspitze (2791m) si scende ripidamente verso la forcella grande del Latemar dove è presente il bivacco Rigatti; anche qui la discesa richiede un passo sicuro.
Mentre i miei compagni proseguivano molto più in basso con il sentiero 18 verso la forcella dei Campanili, ho voluto provare la ferrata dei Campanili che transita in quota;
non è una ferrata impegnativa, ci sono un paio di passaggi “tosti” facilitati però da staffe e cordino;
merita davvero di essere percorsa per il panorama a 360 gradi che offre su tutti i gruppi dolomitici.
Giunto alla Forcella dei Campanili mi fermo un po’ ad ammirare il lago di Carezza e le pareti del Catinaccio in attesa dei miei compagni.
Proseguendo poi sul sentiero 516, arriviamo al Forcellone e, da qui scendiamo lungo un vallone di ghiaia per 450 metri fino a ritrovare il bosco.
Ora, seguendo il sentiero 21, dopo un paio di ore e diversi saliscendi, sempre con la vista sulle magnifiche pareti settentrionali del Latemar, ritorniamo al passo Costalunga.
Un giro che merita davvero per la vastità dei panorami che sa offrire;
complessivamente l’anello è di circa 22 km con 1500 metri di salita;
Dalle tabelle SAT/CAI il percorso richiede dalle 8 alle 10 ore.