Autore Topic: [LATEMAR] Giro ad anello Predazzo – Monte Agnello – Gardonè (tentativo)  (Letto 10641 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline nantes

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1.465
  • Sesso: Maschio
Oggi, vista la bella giornata decido per un itinerario in avanscoperta per saggiare quanta neve rimane in quota, complice le temperature di questi ultimi giorni mi sento ottimista e decido per un giro in una zona poco conosciuta. :)
Partenza da Predazzo (1000m), lascio la macchina parcheggiata in un piazzale vicino ad un ponte sulla circonvallazione.
L’idea è di salire sulla cima Pelenzana (2169m) seguendo il sentiero “direttissimo” 515, proseguire poi fino al Monte Agnello (2358m), ridiscendere verso il passo Feudo e, seguendo la val Gardonè con il sentiero 504 ritornare a Predazzo.

Il sentiero parte già deciso, e dopo circa 100 metri di dislivello si inserisce su una strada forestale, comoda, anzi fin troppo perché dopo vari tornanti i metri percorsi sono molti ma il dislivello è pochino :P; dopo un po si raggiunge una vecchia cava (di monzonite, dicono le tabelle), ora la strada si restringe, e dopo una deviazione a destra diventa sentierino e prende a salire piuttosto ripida.
Verso quota 1450m, si raggiunge una zona di rocce sporgenti a tetto che servivano come ricovero per i pastori; qui si trovano antiche scritte rupestri.
Da qui la pendenza aumenta ancora; si passa un brevissimo (e facile) tratto assicurato con una fune metallica e, proseguendo ancora, si supera un punto esposto e un po' delicato, percorrendo esili cengette erbose affacciate sul ripidissimo pendio boscoso sottostante  :-X.
Riguadagnato un terreno più sicuro, il sentiero riprende a salire con regolari serpentine; si supera un bel pulpito erboso (belvedere su Predazzo segnalato) e continuando, a quota 2100 si giunge infine su un dosso posto proprio sotto le rocce terminali della Pelenzana.
Purtroppo qui, quelli che dovevano essere "passaggini esposti su gradoni erbosi” sono in realtà "passaggini esposti su gradoni nevosi”  >:( ;
ora, non essendo solo e resomi conto che la neve era ancora ben presente sulla cresta verso monte Agnello decido, di ritornare dalla stessa via di andata; pazienza, se capita lo ritenterò tra un mese (o anche due).
Qualche foto panoramica e quindi discesa spaccagambe fino alla macchina; per finire bene la giornata caraffona di Radler al primo bar  ;D.

Mamma mia quanta neve ancora sul Lagorai  :o
Mi sa che quest’anno sarà dura vederlo pulito
« Ultima modifica: 04/08/2009 13:03 da Claudia »

Offline nantes

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1.465
  • Sesso: Maschio
qualche altra foto con panorami durante la salita

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.895
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
bel giro inedito, bravo. Forse lo potevi fare, allungando un po', partendo da tesero o panchià. Da tesero per il Sass Redon 518, da Panchià per la lunga vallata del Rio Bianco per 510. Sono entrambi versanti sud quindi, in teoria, sgombri di neve (salvo valanghe nei canaloni). Con entrmabi gli itinerari puoi sbucare sulla larga dorsale che porta al Monte Agnello (Pampeago), e da li calare a Predazzo per vari percorsi.

Quando avevo casa a Tesero salivo sul Cornon per la tremenda valle di Scandolagia, erta e rognosa come non mai :) Ma poi in cima c'èra un panorama straordinario...
Comunque neve sui versanti nord ce n'è ancora parecchia, passerà ancora un mesetto prima di vederli sgombri.
« Ultima modifica: 18/05/2009 08:46 da AGH »
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline Man

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 751
  • Sesso: Maschio
Comunque neve sui versanti nord ce n'è ancora parecchia, passerà ancora un mesetto prima di vederli sgombri.

Anche su quelli sud non c'e' male sopra i 1900 :)...ieri sopra a Malga Ezze era tutto compatto, un ambiente ideale per ciaspolare (le buone notizie sono che la neve portava benissimo, almeno di mattina). Il disgelo sta comunque avvenendo con rapidita' e violenza: tantissimi rivi e torrentelli molto impetuosi, alcuni che attraversano il sentiero.
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)