2° giorno: Cront di Mezzo e Pala de Mesdi.
L’idea iniziale era di salire per il sentiero attrezzato Bepo de Medil, ma ci era stato sconsigliato dal versante Gardeccia, sia perché i pochi cavi erano divelti, sia perche diverse frane avevano completamente cancellato la traccia.
Saliamo quindi per il Passo delle Scalette, dove lasciamo il SV 583 per addentrarci nella stupenda conca del Larsech.
Cront di Mezzo m 2693
Anziché scendere sulla traccia ben marcata sul fondo della conca, che risalirebbe poi al Passo delle Pope, rimaniamo alti sulla sx sulle ghiaie, puntando alla lingua di ghiaie più alta che si addentra nei dirupi di Larsech.
Si entra quindi in un franosissimo canale inizialmente nascosto e alle biforcazioni si sta sempre a sx.
Più si sale e più la progressione è faticosa (I+), finchè si arriva su una forcella.
Da qui si sale in diagonale su ghiaie e roccette; raggiunta una articolata cresta la si segue e abbastanza facilmente si arriva in vetta.
Piegando a destra dopo la diagonale si può anche salire sulla Torre tra i Cront (ultimi metri II-, roccia non buona – solo per collezionisti di cime

).
Discesa a ritroso sulla via di salita.
Cima sconsigliata se si è in gruppi numerosi, soprattutto in discesa è impossibile non scaricare.
Pala de Mesdì m 2758
Ridiscesi continuiamo verso il Passo delle Pope e a quota 2520 m circa prendiamo una traccia che sale in diagonale a sx, il vecchio sentiero Bepo de Medil: da questo versante non ci sono problemi, tra l’altro è ancora visibile qualche vecchio bollo rosso.
Si sale abbastanza agevolmente fino alla Forcella tra la Pala de Mesdì e la Palacia e si continua in direzione SE seguendo la traccia e le indicazioni per la Pala de Mesdì.
Le uniche difficolta sono un passaggio esposto per attaversare un canalone e una breve paretina.
Vista eccezionale sui Dirupi di Larsech e soprattutto su Catinaccio e Torri del Vajolet.
Tornati alla Forcella, notiamo dei bolli fucsia che indicano la discesa nel versante Gardeccia, cioè dove ci era stato sconsigliato di andare.
I bolli sono recenti, decidiamo di provare anche per accorciare il rientro.
Si passa quasi subito un canale accovacciandosi, poi si continua su un pendio franoso ma gestibile, finchè la traccia piega decisamente a destra per entrare in un angusto canale.
I cavi sono abbastanza recenti, solo 1 è penzolante ma gestibile; c’è anche un punto in cui una staffa mal posizionata obbliga ad una contorsione.
Più avanti il canale confluisce in uno più ampio, e qui i bolli fucsia aiutano a trovare i passaggi meno impegnativi con divertente disarrampicata tra i massi (max I+).
Il canale più in basso diventa impercorribile e si esce a dx; superato un punto delicato in cui il sentiero è franato si arriva sui bellissimi prati pensili sopra Gardeccia intercettando il sentiero panoramico Gardeccia – Rif. Vajolet, risistemato recentemente.
Saremo anche stati in Catinaccio, ma basta scegliere obiettivi particolari per evitare la massa: persone incontrate nella 2^ giornata dalla partenza al rientro a Gardeccia = zero.
Foto 2° giorno:
Dirupi di Larsech
Pala della Ghiaccia dal Passo delle Scalette
Il canale franoso
Passaggi sul canale
Sulla forcellina verso la cima del Cront di Mezzo
Ultimi facili metri
il Grant Cront
In Forcella tra Palacia e Pala de Mesdì
Ultimi metri verso la Pala de Mesdì
Catinaccio e Torri del Vajolet
Scalieret – Antermoia -Larsec
Torri del Vajolet
In discesa verso Gardeccia
Sul budello
La parte più bassa del canale, si vedono i segni fucsia
I prati sospesi del sentiero panoramico Gardeccia - Vajolet
Traccia del 1° giorno: 12 Km, D+ 850 mt circa
Traccia del 2° giorno: 12 Km, D+ 1300 mt circa