GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

TRENTINO => Cultura della montagna => Topic aperto da: AGH - 07/11/2019 20:55

Titolo: [AVISIO] 41a esplorazione fluviale: la Forra di Gresta da sud
Inserito da: AGH - 07/11/2019 20:55
(https://i.imgur.com/eH9h3R8.jpg)
La magnifica forra sotto Gresta

Sono ancora alle prese con la maledetta e bellissima forra di Gresta, in un ennesimo tentativo, ancora da sud: due zecche e orticaie alte un metro per scendere fino a riva! Di solito quando si tentano discese ignote si prova a chiedere agli indigeni (ammesso di trovarli). Diffidare se sono molto anziani: a parte la memoria incerta, si spiegano quasi sempre malissimo. Tipo: “Te vai zo’ en toc po’ sula destra te trovi n’alber gros (?), te giri a sx per zento o dosento metri (il concetto delle distanze è sempre molto elastico, 100-200 metri può essere 500 metri o 1 km), te ciapi el valonàt e da lì ghé el senter...” ma poi aggiungono, sospirando, la ferale notizia:“ma sarà 30 ani che no vago zo..”. Tradotto: i sentieri che faceva l’indigeno da giovane non esistono più. Anzi peggio: non solo non esistono, ma al loro posto c’è una giungla amazzonica quasi impenetrabile. In ogni caso si prova sempre: anche con le indicazioni vaghe, di solito qualcosa si trova.

(https://i.imgur.com/NmpJr87.jpg)
L'abitato di Gresta sorge su un poggio 200 metri circa sopra l'alveo dell'Avisio

Le esplorazioni in Avisio è meglio farle in autunno inoltrato, per gli splendidi colori; in inverno quando il fogliame è a terra e non ostacola la marcia e la vista, oppure a primavera. Con l’esplosione successiva della vegetazione in estate, tutti i varchi si chiudono, le piante della boscaglia mettono le foglie e crescono fino ad altezza d’uomo ed oltre. Proliferano ovviamente i rovi ostili, le ortiche pungenti, i lamponi tentacolari, e altre piante come le temibili acacie con spine grosse un dito. 

(https://i.imgur.com/ByDv0Mx.jpg)
A fianco della chiesa un cartello indica "Avisio" e uno stradello selciato che scende per le campagna: peccato che esso scompaia nel nulla dopo 100 metri!
(https://i.imgur.com/4a7eKV4.jpg)
Ecco cosa si trova in fondo allo stradello che scompare nella boscaglia: un inferno verde da attraversare per arrivare al bosco
(https://i.imgur.com/kbnsmT0.jpg)
La muraglia verde, come si arriva giù al fiume?
(https://i.imgur.com/RdYgEp0.jpg)
Castagno abbandonato
(https://i.imgur.com/4Sgh5w2.jpg)
Nella boscaglia cercando tracce per scendere la fiume

Dall’abitato di Gresta provo dunque una discesa nel periodo peggiore: agosto. Per boscaglie quasi impraticabili raggiungo il folto della foresta, dove si cammina un po’ meglio: qui appaiono gli antichi terrazzamenti con muri a secco alti quasi sei metri! Ancora intatti dopo secoli. Incredibile: non c’è un angolo della val di Cembra che non sia stato terrazzato, anche nei posti più improbabili. Un lavoro immane che si è tramandato per generazioni.

(https://i.imgur.com/YwZiivf.jpg)
Le grandi muraglie di pietre a secco, alte parecchi metri, ancora intatte dopo secoli
(https://i.imgur.com/bdRHBre.jpg)
Golena dell'Avisio sotto Gresta
(https://i.imgur.com/eH9h3R8.jpg)
La spettacolare forra sotto Gresta: l'Avisio si è scavato un passaggio nella dura roccia porfirica
(https://i.imgur.com/aiRycWG.jpg)
I sassi avisiani
(https://i.imgur.com/PuGgxRp.jpg)
Lo stretto, ripido e scivoloso canalino con staffe che scende alla spiaggia cieca
(https://i.imgur.com/0kO517M.jpg)
Nella spiaggia cieca, tutta sta faticata per arrivarci e non si può andare da nessuna parte...
(https://i.imgur.com/CfOGvO7.jpg)
La grande golena verso valle

Trovo castagni secolari abbandonati, spesso moribondi in mezzo alla boscaglia che soffoca inesorabilmente questi magnifici giganti vegetali. Dopo aver raggiungo faticosamente la riva a sud del paese, girovago un po’ verso valle quindi risalgo fino alla forra, dove le pareti rocciose diventano verticali ed è impossibile proseguire.

(https://i.imgur.com/eBog49S.jpg)
Dentro la forra
(https://i.imgur.com/RPk4MWX.jpg)
L'Avisio visto a valle della forra

Risalgo allora faticosamente per la boscaglia fittissima, una vera pena in salita tra i rovi alti due metri. Ritrovo il ripido canalino a monte della forra che avevo lasciato perdere nella precedente esplorazione: è attrezzato con delle staffe. Mi calo con prudenza: è tutto molto scivoloso tra muschi, terra e sfasciumi. In fondo sbuco su una spiaggetta cieca di pochi metri. Qui l’Avisio si è scavato nella forra un’ampia ansa, ammassando pietre sulla riva opposta, dove vedo con sorpresa un ometto di sassi. Segno che da qualche parte ci si arriva! Impossibile però guadare: mi sono ricordato allora di un pezzo di corda sul costone ripidissimo sotto Maso Rella, sull'altra sponda: quasi sicuramente si scende da lì. Per andare dove, non si sa. Forse, anzi certamente, sono i posti “segreti” dei pescatori.

(https://i.imgur.com/AlQqeMG.jpg)
Ultimo sguardo alla forra prima di risalire...
(https://i.imgur.com/wTHTPeu.jpg)
Il "laghetto" formato dall'ansa in fondo alla forra...
Lo splendido sentiero che da Gresta costeggia la valle in quota 

Le rive sono quasi a picco sul fiume, impossibile andare avanti o indietro. Per oggi direi che ho visto abbastanza: questo lato sud della forra è esplorato del tutto, non resta che risalire a Gresta con un’altra penosa risalita nella boscaglia. Una delle prossime volte esplorerò l’Avisio a monte del paese, dove c’era uno storico collegamento tra le due sponde, e soprattutto la grande isola boscosa lunga quasi un chilometro in mezzo ai due rami del fiume. 

(https://i.imgur.com/WzyXJdN.jpg)
ll percorso: al centro la frazione di Gresta, a sx la forra, in alto a sx l'Isola Grande sull'Avisio: a dx in alto il paese di Gaggio