Autore Topic: [AVISIO] 42a esplorazione fluviale: l'Avisio chiama e io devo andare...  (Letto 7426 volte)

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Per puro caso avevo "scoperto" una mulattiera sopra la forra del Castelét, che collegava la frazione dei Molini con la zona dei Bedolazzi e la frazione di Gresta a sudovest. Mi mancava questo tratto e così sono andato a cercare. L'alluvione di fine ottobre di Vaia ha scatenato il rio Brusago, affluente dell'Avisio, che ha devastato la valle. Per somma sfortuna la cartografia che avevo sul cello col gps si è scassata e ho dovuto andare praticamente alla cieca.


Val dei Molini, dai pressi del grande castagno quasi secco si attraversa il Rio Brusago

Il Rio Brusago sconvolto dalla piena di ottobre 2018

Guadato il torrente alla bell'e meglio, ecco l'antica mulattiera che risale il versante

Ho usato allora "l'ultrafiuto" sviluppato in oltre 300 km di esplorazioni fluviali precedenti :) . Poco a monte dei Molini sono calato nel greto del Rio Brusago, una distesa allucinante di macigni, ghiaioni e detriti, e l'ho attraversato sperando di vedere qualcosa sull'altra sponda. Ho scrutato la riva opposta e.... incredibile! Ho intravisto dei nastri su degli alberelli.


Risalendo l'antica mulattiera sopra la forra del Castelet, il dosso sulla sx dove anticamente sorgeva un castelliere, al centro il Mas dela Rio

Le rive dell'Avisio a valle del Castelet, dove sono diretto

Ho guadato il rio, non senza qualche difficoltà, e raggiunto i segnali proprio dove c'era l'inizio della mulattiera! Era fatta. E' ancora in buono stato: a parte qualche schianto qua e là, si percorre senza problemi. Sono risalito con vari zig zag per il bosco ripido fin sopra la forra del Castelét, congiungendomi con la traccia che proveniva da monte fatta in precedenza. Un altro tassello dell'antica viabilità dell'Avisio è stato messo al suo posto. Ora è tutto mappato su OpenStreetMap.


Muri di contenimento e scolo acque coi vecchi muri a secco

L'antica mulattiera scende verso l'Avisio

I giganteschi castagni abbandonati

Enormi muraglie a secco, alte 5-6 metri, sepolte nel bosco

Qua e là nella boscaglia si rinviene l'antica viabilità

Ho ripercorso quindi il vecchio sentiero verso Gresta, e sono calato fino all'amato Avisio, meraviglioso come sempre. Ho girovagato sulle rive e m sono inoltrato fino alla forra sotto il Castelét. Quindi sono ritornato in quota per sentieri già conosciuti, incontrando misteriosi ruderi di antichi edifici sepolti nella foresta, circondati da castagni secolari e morenti.


Colossale castagno

Antichi ruderi di masi rurali nel bosco

Imponenti muri a secco alti parecchi metri, ancora perfetti dopo secoli

Anche qui i terrazzamenti sono imponenti, con muraglie a secco alte parecchi metri che emergono dalla boscaglia fitta. Sono tuffi nel passato e nella natura ancora selvaggia, di cui non ci si stanca mai di subire il grande fascino


Eccomi sul greto dell'Avisio

I sassi colorati

Un tratto di Avisio che scorre placido

La Forra del Castelét

Un percorso abbastanza breve ma molto panoramico, con la Forra del Castelet, sicuramente uno degli angoli più belli dell'Avisio,  raggiungibile senza eccessive difficoltà, tranne quella di orientarsi nel bosco seguendo tracce piuttosto incerte.


Rovine di un antico rudere

Ritorno con discesa sul Rio Brusago devastato dalla piena

Rieccomi in vista del grande castagno, traverso il rio e sono di nuovo alla macchina

Il castagno secolare

Il percorso fatto
Blog di Montagna
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