Vista verso Grumes, in basso il Pont della Rio, col dosso del Castelet sull'Avisio
Il "
Sentiero dei Vecchi Mestieri" collega le
frazioni dei Pianacci coi Molini percorrendo il magnifico alveo dell'Avviso. Un percorso meraviglioso per apprezzare appieno, sia pure per una piccola parte, il selvaggio ambiente fluviale.
Il problema è che chi fa la traversata deve organizzarsi con due auto, o sciropparsi il ritorno per la noiosa (e pericolosa visto che non ci sono marciapiedi) strada provinciale.
I vecchi sentieri di collegamento con un curioso percorso ginnico interfrazionale.
Tutto questo può essere tuttavia evitato percorrendo gli
antichi sentieri più a monte tra i due abitati di Piscine e Sover. Purtroppo non esiste alcuna segnaletica utile, quindi bisogna andarseli a cercare. Ho deciso dunque di andare a dare una occhiata.
La partenza da poco sopra il paese di Sover, sullo sfondo il Rujoch: siamo ai piedi del magico Lagorai
Onnipresente mari a secco: qui con "scala di servizio"
Parcheggio poco a monte dell'abitato di Sover, da dove parte una forestale in leggera salita. Sono tuttavia incuriosito da un bel sentiero con una tabella per la "falesia" di arrampicata, che con un traverso conduce ad alcuni punti panoramici sulla valle. Salgo ancora per bel bosco fino ad una radura, abbandono l'idea di andare a vedere la falesia e girovago per i terrazzamenti e il lariceto, dove incontro due ruderi, fino a sbucare in una grande radura a monte di campi coltivati e grossi castagni, con vista spettacolare verso Montesover e il Rujoch.
I campi terrazzati sopra Sover
I vecchie sentieri a monte di Sover che collegano Piscine
Le poesie di Diaolin
C'è una specie di "percorso vita" (pomposamente chiamato percorso ginnico interfrazionale) con attrezzi vari, un po' malmessi, e delle tabelle attaccate agli alberi coi versi del nostro "Diaolin" che aleggia sempre nella zona (è di Sover). Molte tabelle sono buttate per terra
. Seguo comunque la strada forestale, che però abbandono ben presto invogliato da un sentierello che sale per il bosco, e che spero raggiunga la bellissima frazione di Montealto. Dopo qualche km però il sentiero svanisce e devo arrabattarmi col gps per salire il bosco e intercettare la forestale a monte che proviene da Montesover. Cosa che accade senza problemi, prendo la bella stradella nel bosco e poi il sentiero per Montealto. Qui con sorpresa incontro Enzo Battisti (e consorte), uno degli organizzatori del
Pellegrinaggio Montagnaga-Pietralba che abbiamo fatto nel luglio 2019. Facciamo due chiacchiere e poi riprendiamo le rispettive passeggiate.
La splendida frazione di Montealto
La microscopica chiesetta
Arrivo nella splendida frazione di Montealto, una frazione semiabbanondata con una microscopica chiesetta. Negli ultimi anni ha visto qualcuno fare ritorno, ristrutturando le vecchie case. Credo comunque che i residenti siano poche unità.
Immagini di Montealto
Ora devo trovare un sentiero che scenda a Piscine, proseguo vero nord, passo le ultime case e trovo una vecchia mulattiera selciata molto bella, che interseca la stradella asfaltata e che mi riporta a Piscine. Qui la segnaletica è assente (!), bisogna arrangiarsi.
Da Montealto discesa verso Piscine e ritorno a Sover
Cerco un po' e grazie a cartine e gps trovo la strada forestale che dal paese fa un lungo traverso tornando a Sover, dove arrivo che è praticamente notte fonda. Bel giro istruttivo, come sempre. La val di Cembra è davvero una valle bellissima piena di sorprese. Sviluppo 10 km, dislivello circa 350 m.
Tramonto nel lariceto
Il percorso di 10 km, per 350 metri di dislivello.