
L'Avisio arriva a Lavis
L'Avisio ci fa sudare. Quando siamo così vicini alla mèta,
la foce dell'Avisio, il fiume sembra accanirsi contro di noi infittendo gli ostacoli. Siamo alla
Serra di S. Giorgio, una diga poco a monte di
Lavis, costruita dagli austriaci alla fine del 1800 per
contenere i detriti portati dalla corrente. Trattenendo i detriti a monte dell’abitato, si scongiurano allagamenti a Lavis in caso di piena per effetto dell’i
nnalzamento dell’alveo.

Serra di S. Giorgio in località Zambel poco a monte di Lavis
Ci accompagna il consigliere comunale
Enzo “Cic” Marcon, che ringraziamo per la grande disponibilità. Ci siamo presi solo mezza giornata:
pensavamo di fare una semplice passeggiata fino alla diga, ci siamo invece trovati ad
arrampicare come capre nel bosco ripido, per giunta vestiti “da città”. Una sudata infame.

Si arrampica come capre per il versante verso Camparta

Gigi Zoppello con Enzo "Cic" Marcon, della sezione Speleo della SAT e consigliere comunale a Lavis
Io ho provato a proseguire per una strada di servizio delle cave, che si esauriva però sul ciglio a precipizio di una cava. Quindi con ravanata infame, da solo e su per un colatoio di detriti, sono arrivato fino a
Camparta, col buio che incombeva.

Qui la strada forestale si arresta sul ciglio della cava

Altra immagine d'epoca della Serra di S. Giorgio

Da Maso Franch discesa ripida nel bosco verso la Serra di S. Giorgio

Discesa verso la forra con la Serra di S. Giorgio

La Serra di S. Giorgio, costruita dagli austriaci verso la fine del 1800

Eccoci arrivati sullo sbarramento
Zoppello e Marcon invece sono arrivati, ravanando duramente anche loro, nei pressi di
Maso Pasolli, dove ci siamo congiunti per rientrare al
ponte di S. Lazzaro a Lavis. Marcon sta lavorando da tempo ad un progetto di sentiero ad anello tra Lavis e la Serra di S. Giorgio: sarebbe l’ideale per collegare il nostro percorso di Trekking sull’Avisio per poter scendere fino in paese e, da lì, arrivare alla foce.

Salendo verso Camparta

L'orrore delle cave dismesse coi rottami sparsi ovunque

Discesa verso S. Lazzaro, col buio che incombe

Le ultime ravanate lungo il fiume per arrivare a Lavis
6 Esplorazione
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