Avisio 4a esplorazione: quando il gioco si fa duro…
Stavolta siamo
uno squadrone di 6, tutti ravanatori doc. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. E’ bello vedere che, man mano, l’interesse per quest’impresa cresce, che altri esploratori fluviali si aggiungono e vogliono o vorrebbero partecipare all’esplorazione dell’Avisio. Ma la selezione è durissima: sono accettati solo “ravaners” di comprovate capacità
Un tratto di fiume bellissimo con acque calme...
Ravanando in boscaglia
Ci dividiamo in due squadre. Squadra1: Maurizio Teti Fernetti, Angelo Spadaro e Alessio esplorano
la riva dal Ponte dell’Amicizia verso sud. Squadra 2: io, Gigi Zoppello e Christian Tired proviamo a
risalire la riva da sotto Albiano fino alla centrale di Pozzolago.
Gigi e Christian osservano con preoccupazione l'avvicinamento al "Gravone"
Pietre di ogni colore, forma e dimensione...
Angoli di selvaggia bellezza
Risalendo il corso dell'Avisio
Dopo quasi 100 km di sentieri/strade/tracce/mulattiere mappati, possiamo dire di essere a circa metà dell'impresa: finora la parte più “semplice” (si fa per dire) è stata quella dalla diga di Stramentizzo fino all’altezza di Valda.
Man mano che l’Avisio scende verso la foce con l’Adige, si incassa in profonde forre dove passare a piedi lungo le rive è difficile se non impossibile.
In marcia sui sentieri abbandonati
Scorcio spettacolare sull'Avisio
Una delle tante magnifiche forre
Passerella nei pressi della Centrale di Pozzolago
Si intravede Maso Bianco sulla riva opposta
Stavolta è stato prezioso l’aiuto di
Christian: appassionato di Avisio e pescatore da sempre, conosce quasi ogni angolo del fiume. Grazie a lui abbiamo potuto esplorare la zona meno alla cieca del solito, risparmiando tempo ed energie. Non per questo è stata una passeggiata: abbiamo mappato “solo” 10 km, ma molto tosti per la impossibilità di rimanere lungo il greto a causa delle solite forre insuperabili. E’ stato quindi necessario superarle a monte, ravanando duramente nella boscaglia amazzonica.
Siamo comunque riusciti a percorrere la riva sx orografica da Albiano fino a poco a monte della Centrale di Pozzolago.
Singolare tratto di percorso sotto il famigerato "Gravone"
Abitante dell'Avisio
Un tratto di foresta "amazzonica"
Cercando vecchi sentieri in disuso
Angoli di selvaggia bellezza
Sotto il "Gravone", la foresta lussureggiante ricopre ogni cosa
Anche l’altra squadra si è fatta onore: su un terreno tormentato e difficile, ha esplorato l
a riva dal Ponte dell’Amicizia passando per il Maso Bianco e arrivando di fronte al terrificante “Gravone”, un lungo e impervio costone di detriti di porfido la cui nomea di "posto infame" terrorizzava tutti.
Attraversare il Gravone sarebbe toccato a noi della 2 squadra, ma fortunatamente abbiamo scoperto una stradella che ci passava sotto.
La frazione semiabbandonata di Sottolona
Auto in "sosta"
Vista sulla riva opposta, verso Cembra
Vigneti nei pressi della frazione di Sottolona
Con questa 4a esplorazione il percorso del trekking fluviale sta prendendo forma, anche se
l’arrivo alle foci dell’Avisio nel fiume Adige è ancora distante e pieno di incognite. Ma ormai siamo determinati: arriveremo fino alle fine, a costo di arrivarci in ginocchio.
La Forra di Albiano
Tratto di fiume camminabile
Nei pressi della Centrale di Pozzolago, vicini al tunnel i disuso
Chiristian cerca un passaggio a monte nella boscaglia
Il percorso delle due squadre esplorative sull'Avisio
3a Esplorazione
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-3a-esplorazione/msg110218/#msg1102182a Esplorazione
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-2a-esplorazione-fluviale-dal-pont-dela-rio-a-valda/1a Esplorazione
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/il-paese-fantasma-di-ischiazza-sull'avisio/msg109738/#msg109738