Il Sas delle Parole sul M. Gac, Altopiano di Piné
Prima il
viaggio via terra fino al porto di Genova, poi circa
un mese di nave, spesso in condizioni terribili: destinazione
Stati Uniti e Canada, oppure America del Sud, in
Brasile o
Argentina. Furono milioni gli italiani che, per sfuggire alla miseria,
alla fine dell’800 emigrarono in cerca di una vita migliore. Tra questi anche moltissimi trentini.
Emigranti in partenza per le "Meriche"
Il Sas dele Parole si trova in una piccola radura
Alle pendici del
M. Gac sull’Altopiano di Piné, tra Bedollo e Brusago, esiste un grosso masso con delle iscrizioni, il
“Sas dele Parole”. Qui alcuni emigranti prossimi al grande viaggio, davanti alla grande incognita sul futuro che li aspettava e consapevoli che forse mai più avrebbero rivisto i luoghi dove erano nati, incisero sulla pietra un loro ricordo; un nome, una sigla, una data con le iniziali.
Nel tempo altri emigranti fecero lo stesso, così
questo luogo divenne per la gente del posto un punto di incontro per chi portava gli animali al pascolo o raccoglieva il fieno o anche per una semplice passeggiata nel bosco.
Molte scritte sono ormai consumate dal tempo, ma una in particolare è ben leggibile:
“St. Rita 1887”. Altre hanno date più recenti di inizio ‘900. Il “Sas dele Parole” è raggiungibile facilmente dalla Cros del Cuc, con un sentiero non segnato, partendo dalla Baita Alpina di Bedollo. Ringrazio SPIDI per avermi aiutato a trovarlo
.
Seguiamo un incerto sentiero, passando per il Bait di Pra Alt
Ecco il Sas dele Parole
Tramonto dalla Cros del Cuc