GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TRENTINO => Cultura della montagna => Topic aperto da: AGH - 21/09/2012 22:01
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Bel dibattito nato da un articolo di Camanni su La Stampa, ripreso sul blog camoscibianchi
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E se “in Italia non cammina nessuno”, ne discende che nel Bel Paese nessuno capisce chi cammina.
Così scrive Enrico Camanni, nell’articolo pubblicato il 17 agosto sulla rubrica “Montagna” del quotidiano La Stampa (titolo: “Sulla Gta non si parla italiano“; qui l’articolo), lanciando anche una provocazione importante verso quella “fetta” di frequentatori delle terre alte che è iscritta al Club Alpino Italiano, come il sottoscritto...
leggi tutto su
https://camoscibianchi.wordpress.com/2012/08/23/in-italia-non-cammina-nessuno/
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Tristemente concordo; per fortuna in Triveneto lo stato dei luoghi di montagna è ad un livello migliore
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Letto... in alcune cose riconosco i miei pensieri, anch'io tristemente.
Non conosco l'ambiente alpino di cui parla l'articolo. Non mi stupisce però che esistano gli appassionati di montagna che non camminano e che ci siano problemi su cartine e manutenzione dei sentieri. Dopo tutto non è questo un paese che quando pensa sport pensa calcio? che quando fa sport... guarda il calcio?
Gli appassionati di montagna credo siano una piccola parte, e alcuni di questi devono venire a patti con le loro possibilità tecniche, fisiche, economiche... se non con la loro predisposizione per il divano piuttosto che per i sentieri.
Inevitabilmente questo lascia una sua impronta su tutto il resto: numero dei frequentatori, manutenzione dei sentieri, qualità delle cartine, etc. A me piace pensare che questo c'è... e questo posso mangiare. Naturalmente il ragionamento è diverso se l'autore fa riferimento a sprechi o altre malversazioni.
Il problema della "cima a tutti costi" e più in generale la considerazione che "escursionismo NON è una prestazione sportiva" sono principi che pur condividendo non posso pretendere di imporre agli altri. Per quanto mi riguarda ognuno è libero di vivere la montagna come preferisce, fintanto che il suo modo di viverla non cozza con il mio o quello degli altri. :(
Per il resto, mi ritengo parte di una piccola comunità un po' fuori dal tempo e fuori moda. Magari le cose cambieranno, magari non cambieranno. Intanto in punta dei piedi godo di quello che riesco a prendere. :'(
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Il «problema» é che noi escursionisti siamo una piccola nicchia. In tanti anni che giro per monti, siamo piú o meno sempre gli stessi, giovani se ne vedono sempre meno. Siamo una piccola minoranza che conta sempre meno, e chi sta al governo si comporta di conseguenza...
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Il «problema» é che noi escursionisti siamo una piccola nicchia. In tanti anni che giro per monti, siamo piú o meno sempre gli stessi, giovani se ne vedono sempre meno. Siamo una piccola minoranza che conta sempre meno, e chi sta al governo si comporta di conseguenza...
Anche se è triste, questo ha una sua logica ed un certo livello di correttezza: con le poche risorse si cerca di scontentare meno persone possibili... per esempio i montanari. :'(
Comunque le zone che frequento, e il trentino in particolare, mi sembrano (di norma) ben curate e servite. :)
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Anche se è triste, questo ha una sua logica ed un certo livello di correttezza: con le poche risorse si cerca di scontentare meno persone possibili... per esempio i montanari. :'(
veramente a me pare esattamente il contrario: il trentino grazie all'autonomia ha risorse ingentissime, che però sono distribuite principalmente in certi settori (impianti sci, cemento, viabilità, "grandi opere"). Per l'escursionismo non si spende praticamente nulla :) visto che i sentieri sono mantenuti dalla Sat a fronte di un rimborso pressoché simbolico. Non che sia necessario spendere per fare chissà che. Secondo me la leva più importante dovrebbe essere sulla cultura, formazione, scuola, educazione alla montagna etc. Ma se tutto ruota attorno allo sci poi attorno rimane il deserto.
Aneddoto: scendendo dal Cornisello dopo una dura ravanata siamo capitati sul sentiero nei pressi del rif. Segantini. C'era una famigliola stravaccata sul prato, sembravano tutti abbastanza esausti. Un ragazzino era seduto su un sasso e mi fa: "mi passerebbe la bottiglia per favore?" indicando la bottiglietta d'acqua a circa *1 metro e mezzo di distanza* scivolata sul sentiero. Avrei dovuto probabilmente dirgli "Alza il culo e prenditela" invece l'ho raccolta e gliel'ho data chiedendogli "Stanco?". "Soprattutto annoiato" fa lui con voce lamentosa. Ho provato una grande compassione. Se quello è il modo di vivere la montagna, quel ragazzino molto probabilmente non ci metterà più piede.
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veramente a me pare esattamente il contrario: il trentino grazie all'autonomia ha risorse ingentissime, che però sono distribuite principalmente in certi settori (impianti sci, cemento, viabilità, "grandi opere"). Per l'escursionismo non si spende praticamente nulla :) visto che i sentieri sono mantenuti dalla Sat a fronte di un rimborso pressoché simbolico. Non che sia necessario spendere per fare chissà che. Secondo me la leva più importante dovrebbe essere sulla cultura, formazione, scuola, educazione alla montagna etc. Ma se tutto ruota attorno allo sci poi attorno rimane il deserto.
Aneddoto: scendendo dal Cornisello dopo una dura ravanata siamo capitati sul sentiero nei pressi del rif. Segantini. C'era una famigliola stravaccata sul prato, sembravano tutti abbastanza esausti. Un ragazzino era seduto su un sasso e mi fa: "mi passerebbe la bottiglia per favore?" indicando la bottiglietta d'acqua a circa *1 metro e mezzo di distanza* scivolata sul sentiero. Avrei dovuto probabilmente dirgli "Alza il culo e prenditela" invece l'ho raccolta e gliel'ho data chiedendogli "Stanco?". "Soprattutto annoiato" fa lui con voce lamentosa. Ho provato una grande compassione. Se quello è il modo di vivere la montagna, quel ragazzino molto probabilmente non ci metterà più piede.
Vero,anzi verissimo. Daltronde la montagna per i giovanssimi significa divertimento...ognuno è figlio del proprio tempo e questi sono tempi di sbandamento culturale, troppe informazioni ovvero nessuna informazione. Secondo me la passione il rispetto per la montagna ed il camminare lento (io sono un motociclista) è una cosa che se non hai già dentro, ci vuole tempo per essere assimilata e và cercata...magari poi è più rispettoso un zitadìn de un montanaro...
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Vero,anzi verissimo. Daltronde la montagna per i giovanssimi significa divertimento...ognuno è figlio del proprio tempo e questi sono tempi di sbandamento culturale, troppe informazioni ovvero nessuna informazione. Secondo me la passione il rispetto per la montagna ed il camminare lento (io sono un motociclista) è una cosa che se non hai già dentro, ci vuole tempo per essere assimilata e và cercata...magari poi è più rispettoso un zitadìn de un montanaro...
QUOTO TUTTO....
Aggiungo un ricordo personale per suggerire una cosa..
Fucine di Ossana, anni lontanissimi: io il più piccolo, mollato da tutti i famigliari, genitori zii cugini andati in massa sul Vioz, naturalmente a piedi andata e ritorno. Io ero andato verso Cogolo e guardavo il Vioz, pensando: "ma perchecavolo se ne sono andati la mollandomi qua?" e poi ho VISTO la neve, le cime... e mi sono rimaste impiantate.
L'ESEMPIO giusto della famiglia in tutti i campi, anche senza parole conta più di tutto. Scuola ecc. suppliscono, ma valgono di meno
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In italia e anche in Trentino manca una vera cultura montanara, molta gente ti guarda di traverso quando racconti le tue avventure o disavventure in giro per i monti.
Le domande più frequenti sono : cosa ci andate a fare? cosa fate una volta in cima?
perché rischiate la vita salendo su una cima o percorrendo una ferrata ?
Come puoi spiegare cosa provi a della gente abituata a usare l' automobile anche per fare cento metri ?
Per non parlare di quando succede qualche fattaccio, come è successo poco tempo fa, i commenti più frequenti sono stati: non dovevano salire, se la sono cercata, per accontentare il loro ego mettono in pericolo la vita degli altri.
La strada da fare per cambiare certe idee è ancora molto lunga.
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Come puoi spiegare cosa provi a della gente abituata a usare l' automobile anche per fare cento metri ?
Per non parlare di quando succede qualche fattaccio, come è successo poco tempo fa, i commenti più frequenti sono stati: non dovevano salire, se la sono cercata, per accontentare il loro ego mettono in pericolo la vita degli altri.
La strada da fare per cambiare certe idee è ancora molto lunga.
lunga e forse inutile, visto l'andazzo :)
Siamo una regione prevalentemente montagnosa ma ormai perfettamente adeguata agli standard di vita in pianura :(
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Siamo in una società tecnologica e senz'anima, per certi aspetti pure la fatica è virtuale ma comunque devastante, imposta dal ritmo feroce. Viene sottovalutato l'insegnamento di certi valori formativi come lo studio e il rispetto della natura e conseguente vita all'aria aperta, lo spirito di sacrificio, l'amore per lo sport, la solidarietà per i più sfortunati, ......insomma la preparazione di vere coscienze civiche. Ci sono ragazzi che non conoscono nemmeno i nomi delle montagne che vedono ogni giorno, non hanno mai visto una gallina o una capra, raggiungono (poveretti!) il babbo o la mamma sull'auto in sosta vietata fuori dalla scuola, lasciano a terra, in città e nei parchi, qualsiasi tipo di rifiuto e secrezione.
Inutile pretendere, tornare indietro non si può.
Più si avanza più ci assottigliamo, diventeremo un forum di Mohicani
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Più si avanza più ci assottigliamo, diventeremo un forum di Mohicani
in un certo senso, lo siamo già ;D
In fondo mi pare che qui dentro la maggioranza condivida una certa visione della montagna... che non è certamente quella del divertimentificio che va per la maggiore
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lunga e forse inutile, visto l'andazzo :)
Siamo una regione prevalentemente montagnosa ma ormai perfettamente adeguata agli standard di vita in pianura :(
Agh mi crolla un mito :o E noi che ogni tanto pensiamo (o meglio sognamo) di trasferirci in Trentino (lavoro permettendo)
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Agh mi crolla un mito :o E noi che ogni tanto pensiamo (o meglio sognamo) di trasferirci in Trentino (lavoro permettendo)
Non lo dire ingiro: lo fa apposta per non aver troppi foresti tra i piedi ;D
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Agh mi crolla un mito :o E noi che ogni tanto pensiamo (o meglio sognamo) di trasferirci in Trentino (lavoro permettendo)
il trentino è senza dubbio una regione meravigliosa, ma bisogna saper fare la tara alla propaganda che circola :)))
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Aggiungerei, anzi, consiglierei la lettura di un libro per chi non l'avesse già fatto: gli psicoatleti di Enrico Brizzi , per me libro importante quasi quanto la leggenda dei monti naviganti, di Paolo Rumiz che rimane tra le "cime"...
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il trentino è senza dubbio una regione meravigliosa, ma bisogna saper fare la tara alla propaganda che circola :)))
;)
forse è per questo che, dall'ultimo censimento, si scopre che le montagne piemontesi, nella fattispecie quelle della val susa, sono in controtendenza con spiccati aumenti demografici?