Quella dei
Cantori della Stella è una tradizione diffusa in vari Paesi. L'usanza prevede una sorta di processione di casa in casa seguendo una grande "Stella di Betlemme" portata in alto tramite un'asta, con dei personaggi vestiti da Re Magi seguiti da altri figuranti (contadini, pastori etc). I re Magi interpretano canti natalizi, benedicendo le case e apponendo sui portoni con un gesso una scritta dell'avvenuta benedizione contro il fuoco, le epidemie e gli incidenti. La scritta riporta una sigla:
20+C+M+B+13. Le prime due e le ultime due cifre rappresentano l'anno, le lettere i nomi dei Re Magi: Gaspare (Caspar in tedesco), Melchiorre e Baldassarre. Secondo la Chiesa invece le iniziali indicano la dicitura latina "Christus Mansionem Benedicat", ossia Cristo benedica questa casa.
I Cantori della Stella si riferiscono all'antica tradizione dei sapienti giunti da Oriente ad adorare il Bambino Gesù a Betlemme, a cui fa riferimento il Vangelo di Matteo. Scrutatori delle stelle, questi personaggi misteriosi si lasciano guidare verso il luogo dove è nato il Messia promesso.
Stando al racconto di Matteo, dopo essersi fermati a Gerusalemme per chiedere informazioni sul neonato, i Magi trovano il Bambino adagiato in una mangiatoia e, in segno di rispetto, gli offrono doni. Questa tradizione è rinnovata ogni anno anche a
Faedo (TN), dove si svolge la processione dei magi lungo le vie del paese. Non ci ero mai stato, la maifestazione è molto bella e scenografica, ho provato a fare delle foto nonostante le condizioni molto difficili a causa della luce scarsissima.
Nota per i fotografi: il flash diretto in situazioni del genere (parlo comunque di un flash esterno) è a mio giudizio improponibile, a meno di non accettare la totale distruzione della poca ma bellissima luce ambiente delle torce e della fioca illuminazione pubblica. Nelle viuzze strette si può provare a usare il flash di rimbalzo sui muri delle case, ma il risultato è sempre incerto. In pratica, ho lavorato sempre col collo tirato a 6400 ISO, con tempi molto lenti da 1/25 fino al massimo di 1/125, col mosso sempre in agguato e cercando di "succhiare" per quanto possibile le luci di qualche cameraman dotato di faretto. Chiaramente, lavorando con le moderne e costosissime reflex superprofessionali full frame e Iso fino 25.000 con pochissima grana, corredate da ottiche superluminose da f. 2.8 , i risultati sarebbero stati certamente migliori. Ma direi che tuttosommato non mi posso lamentare