La curiosità è nata dall'occhio attento del giornalista del quotidiano “Il Trentino” Andrea Selva, che su Twitter si chiedeva che montagne fossero quelle ritratte nella gigantesca foto sul palco della cerimonia inaugurale di Fiemme 2013. Anzi lo chiedeva direttamente con un twit a me e ad Anton Sessa, noto fotografo fassano, allegando l’immagine del palco con la montagna misteriosa.
andrea selva@andreaselva
Qualcuno di esperto mi aiuti! Ma sono Dolomiti o no queste sulla scenografia di #fiemme2013?
@AntonSessa @aghezzer
pic.twitter.com/FLYVlS35 - 5:59pm · 20 Feb 13 · Camera on iOSL'immagine del palco con le montagne misterioseSia io che Anton, ritenuti a torto o a ragione “esperti di montagne”, non riuscivamo tuttavia a capire che montagne potessero essere. A rigor di logica, montagne fiemmesi, ma non ci veniva in mente nulla di somigliante. Escludevamo comunque subito il Lagorai, che era ben poco dolomitico, restava quindi il Latemar. Ma provando varie simulazioni con un software 3d delle Dolomiti per trovare l'inquadratura giusta, il mistero si infittiva. Osservando nell’immagine il limite della vegetazione molto in basso, si poteva dedurre che la montagna era alta sui 3000 metri, il che restringeva un po' la ricerca. Altre prove sono state dunque fatte coi principali gruppi dolomitici della zona: Latemar, Sella, Cima Uomo, Pale di S. Martino. Siccome non usciva nulla, le ricerche si sono spostate in Brenta, su cima Ghez che era vagamente somigliante. Anche se pareva assurdo si fosse usata una montagna nel Trentino occidentale, considerato il ben di dio di montagne che c'è tra Fiemme e Fassa. Sempre col simulatore 3d, si sono fatte altre prove allora con il Civetta e con altre montagne dell'Agordino, pur perplessi di fronte all’idea di usare visuali di montagne da versanti non trentini. Ma se hanno fatto fare l’inno a un bosniaco, hai visto mai...
Osservando a lungo l’immagine, nella nostra mente si è insinuato il tarlo che la montagnola all’estrema destra potesse essere il Mulaz. Posizionando quindi la visuale del simulatore 3D da NE, però i conti non tornavano. Il Mulaz era grosso modo ok, il Cimon della Pala anche, ma poi il profilo della morfologia del massiccio delle Pale verso sud sballava e non coincideva. Ho fatto allora un post anche su Facebook per vedere se qualcuno era in grado di dare delle dritte. Altri si sono uniti nella ricerca: buio pesto. Chi ipotizzava Austria, chi addirittura Germania in omaggio allo sponsor Viessmann. Ma che senso avrebbe avuto scegliere come emblema dolomitico delle montagne che con le Dolomiti non c'entravano niente? Nessuno ovviamente, dunque bisognava cercare in casa. Ulteriori prove sono state rifatte con le Pale, provando meticolosamente tutte le angolazioni a 360 gradi. Niente da fare. La ricerca comunque era divertente, anche se si è arrivati fatalmente in una situazione di stallo. Poi é arrivata l’illuminazione, ovvero l'arguta intuizione di Spidi, un nostro forumista (di girovagandoinmontagna.it n.d.r) che ci ha scritto un messaggio privato: la foto potrebbe essere rovesciata. Con un programma di grafica abbiamo invertito l'immagine ed oplà! Ecco che si riconoscevano finalmente montagne famigliari: le Pale di S. Martino! Quindi abbiamo ottenuto la controprova: ancora col programma 3D e simulando la medesima angolazione di scatto, probabilmente preso dalla Tognola, ecco che i profili delle montagne combaciavano perfettamente! Non c’erano più dubbi, erano proprio le Pale di S. Martino. Alla soddisfazione di aver scoperto l'arcano, subentrava però lo sgomento: ma perché mai usarle al contrario, tanto da renderle irriconoscibili?
Errore clamoroso o errore voluto? Si conoscono le gelosie dei primierotti riguardo l'uso "disinvolto" delle immagini delle Pale ad opera dei fiammazzi (confermato dunque anche in questo caso). Ma possibile che nell'occasione di un campionato mondiale di sci, dove il Trentino è all'attenzione di tutto il mondo sportivo, si sia concepito un simile pasticcio, magari per non “scontentare” nessuno? Possibile che si sia offerta in mondovisione l’immagine incredibile della nostra sciatteria, presentando al mondo le celeberrime Pale di S. Martino a rovescio? Comunque sia andata, c'è da rimanere sbigottiti.
L'immagine rovesciata: le Pale sono ora, confrontate col modello 3d, perfettamente riconoscibili