Per puro caso avevo "scoperto"
una mulattiera sopra la forra del Castelét, che collegava
la frazione dei Molini con la zona dei Bedolazzi e la
frazione di Gresta a sudovest. Mi mancava questo tratto e così sono andato a cercare. L'alluvione di fine ottobre di Vaia ha scatenato il rio Brusago, affluente dell'Avisio, che ha devastato la valle. Per somma sfortuna la cartografia che avevo sul cello col gps si è scassata e ho dovuto andare praticamente alla cieca.
Val dei Molini, dai pressi del grande castagno quasi secco si attraversa il Rio Brusago
Il Rio Brusago sconvolto dalla piena di ottobre 2018
Guadato il torrente alla bell'e meglio, ecco l'antica mulattiera che risale il versante
Ho usato allora "l'ultrafiuto" sviluppato in oltre 300 km di esplorazioni fluviali precedenti
.
Poco a monte dei Molini sono calato nel greto del Rio Brusago, una distesa allucinante di macigni, ghiaioni e detriti, e l'ho attraversato sperando di vedere qualcosa sull'altra sponda. Ho scrutato la riva opposta e.... incredibile! Ho intravisto dei nastri su degli alberelli.
Risalendo l'antica mulattiera sopra la forra del Castelet, il dosso sulla sx dove anticamente sorgeva un castelliere, al centro il Mas dela Rio
Le rive dell'Avisio a valle del Castelet, dove sono diretto
Ho guadato il rio, non senza qualche difficoltà, e raggiunto i segnali proprio dove c'era
l'inizio della mulattiera! Era fatta. E' ancora in buono stato: a parte qualche schianto qua e là, si percorre senza problemi.
Sono risalito con vari zig zag per il bosco ripido fin sopra la forra del Castelét, congiungendomi con la traccia che proveniva da monte fatta in precedenza. Un altro tassello dell'antica viabilità dell'Avisio è stato messo al suo posto.
Ora è tutto mappato su OpenStreetMap.
Muri di contenimento e scolo acque coi vecchi muri a secco
L'antica mulattiera scende verso l'Avisio
I giganteschi castagni abbandonati
Enormi muraglie a secco, alte 5-6 metri, sepolte nel bosco
Qua e là nella boscaglia si rinviene l'antica viabilità
Ho ripercorso quindi
il vecchio sentiero verso Gresta, e sono calato fino all'amato Avisio, meraviglioso come sempre. Ho girovagato sulle rive e m sono inoltrato fino alla
forra sotto il Castelét. Quindi sono ritornato in quota per sentieri già conosciuti, incontrando misteriosi ruderi di antichi edifici sepolti nella foresta, circondati da castagni secolari e morenti.
Colossale castagno
Antichi ruderi di masi rurali nel bosco
Imponenti muri a secco alti parecchi metri, ancora perfetti dopo secoli
Anche qui i terrazzamenti sono imponenti, con muraglie a secco
alte parecchi metri che emergono dalla boscaglia fitta. Sono tuffi nel passato e nella natura ancora selvaggia, di cui non ci si stanca mai di subire il grande fascino
Eccomi sul greto dell'Avisio
I sassi colorati
Un tratto di Avisio che scorre placido
La Forra del Castelét
Un percorso abbastanza breve ma molto panoramico, con la
Forra del Castelet, sicuramente uno degli angoli più belli dell'Avisio, raggiungibile senza eccessive difficoltà, tranne quella di orientarsi nel bosco seguendo tracce piuttosto incerte.
Rovine di un antico rudere
Ritorno con discesa sul Rio Brusago devastato dalla piena
Rieccomi in vista del grande castagno, traverso il rio e sono di nuovo alla macchina
Il castagno secolare
Il percorso fatto