0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.
Che desolante sfacelo! Difronte a queste situazioni io mi domando sempre se a noi, forse nostalgici, forse romantici, sfugge qualche dettaglio importante di tutta questa vicenda, qualche aspetto socio-economico che ci è sconosciuto. O se veramente le nostre sono sacrosante recriminazioni di amanti della montagna, certo, ma anche di contribuenti.
Storia e tradizioni secolari vanno a remengo nell'indifferenza generale, mentre la montagna si spopola, anche in questo angolo di paradiso. Oggi si arriva a spendere 1 milione di euro per UNA rotatoria: quante malghe potrebbero essere recuperate coi denari spesi per rotatorie, nuove strade, tunnel, viadotti, capannoni, inutili centri polifunzionali e perfino con progetti folli e demenziali tipo Metroland che distruggeranno quel po' di ambiente rimasto nei fondovalle? Perché non recuperare un po' di malghe per fare una sorta di "ricolonizzazione" al contrario, dalla fondovalle alla montagna?
E pensare che col ritorno delle vocazioni alla pastorizia e agricoltura in montagna ,queste malghe sarebbero una risorsa .Sono in aumento le esperienze di giovani che cercano un futuro nelle attività tradizionali :queste strutture dovrebbero essere tutelate a priori perchè sono i contenitori della nostra memoria collettiva,testimoni insostituibili della nostra storia.
non una lira per tentare il recupero della montagna.
Quindi? Tante chiacchiere e pochi fatti, basterebbe veramente poco per una sistemazione decente.... se Trento è una città sporca e poco curata, le sue montagne non sono tutte come quelle dei depliant della promozione turistica e certa fama è immeritata.
In realtà la UE foraggia bene le malghe....Le malghe sono antieconomiche, senza contributi ne resterebbero ben poche..
non saprei quanti euri prendono le malghe .. so che il gestore del agri di casarina mi diceva che per tenere aperto dalla provincia prende sui 12k euri