GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TRENTINO => Cultura della montagna => Topic aperto da: AGH - 20/05/2011 11:34
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Ogni tanto si sente parlare di "paesi fantasma" ma, almeno qui in trentino, io non ne ho mai visto uno. Solo una volta in val di Cembra, vicino al greto dell'Avisio, c'erano i ruderi di una frazione disabitata da parecchi anni, che poi credo comprata e ristrutturata dai soliti ricconi.
Anni fa avevo sentito parlare della frazione di Quaras, vicino alle piramidi di Segonzano, come paese disabitato ma grande fu la "delusione" quando, arrivato sul posto tramite sentiero dai pressi di Bedollo, trovai diverse automobili e casette abitatissime. Ho sentito parlare di Irone, in Giudicarie, come altro "paese fantasma" ma poi in realtà, documentandomi meglio, ho visto che ci sono le solite seconde case per l'estate e non è disabitato per niente. Ma esistono ancora frazioni o paesi disabilitati in Trentino? Confesso che esercitano un grande fascino su di me, ma non credo ne esistano ancora. Qualche anno fa ho trovato in valsugana un maso disabitato e fatiscente, invaso dalla vegetazione, dove c'erano ancora suppellettili di 30 o 40 anni fa, vestiti, armadi polverosi, letti sfondati, perfino un quadretto con una foto di famiglia sul comò... Molto suggestivo... :) Se ritrovo le foto le posto :) Voi conoscete paesi o frazioni REALMENTE disabitati?
Udpate: trovate le foto, è un maso dircoccato tra Rocegno e loc. Pozze (loc. Groffi o qualcosa del genere)
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questa cosa mi mette una curiosità incredibile, in più mi da una certa suggestione... sapere che erano cose di 100 anni fa anche mi fa pensare molto!!
Paeselli così disabitati appunto pensavo ce ne fossero in val di Cembra parte alta, però se escludi la cosa, non ne conosco altri!! Forse in bassa valsugana?? ma non saprei
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Bello Agh...
In effetti ci son diversi agglomerati in Val di Cembra ormai abbandonati, sotto Grumes, sotto Sover un bel pò. SottLona invece ha anche una decina di case vuote ma c'è una "caneva" tenuta da quelli che recentemente hanno rimpiantato un vigneto. Poi di fronte a Ceola sempre vicino all'Avisio c'è un altro agglomerato che mi sembra ormai ha un solo abitante... Fino agli anni 50 60 erano abitati tanti masi anche nelle campagne sotto Cembra...
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Qualche anno fa ho trovato in valsugana un maso disabitato e fatiscente, invaso dalla vegetazione, dove c'erano ancora suppellettili di 30 o 40 anni fa, vestiti, armadi polverosi, letti sfondati, perfino un quadretto con una foto di famiglia sul comò... Molto suggestivo... :) Se ritrovo le foto le posto :) Voi conoscete paesi o frazioni REALMENTE disabitati?
Udpate: trovate le foto, è un maso dircoccato tra Rocegno e loc. Pozze (loc. Groffi o qualcosa del genere)
Forse è questo: Maso Groffi (m. 1026) e questo (vedi foto a pag. 16 a dx. - x me è lo stesso, fotografato dall'altra parte ... mi pare ... ) http://www.inu.it/sito/uploads/news/Sentieri%20Urbani%20n.%204%20settembre%202010.pdf
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c'era una frazione in val Senaiga, senza strada in basso verso il torrente, forse ancora in Veneto, a meno che Lamon abbia ottenuto di passare in Trentino.. Anche il paese dopo, Valnuvola era abitato solo da un vecchio. Mi pareva Gandalf..
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Forse è questo: Maso Groffi (m. 1026) e questo (vedi foto a pag. 16 a dx. - x me è lo stesso, fotografato dall'altra parte ... mi pare ... )
bravo è proprio lui. Sono passato di recente, e dando una occhiata fugace, mi pareva che ci fossero le classiche reti da cantiere...
I masi sono due, quello a est si sviluppa in lunghezza ed è purtroppo parzialmente crollato. Entrando con circospezione, abbiamo notato ancora gli intonaci rosati alle parete, accenni di decorazioni... Ma l'ala est è a rischio crollo ulteriore mi sa :(
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c'era una frazione in val Senaiga, senza strada in basso verso il torrente, forse ancora in Veneto, a meno che Lamon abbia ottenuto di passare in Trentino.. Anche il paese dopo, Valnuvola era abitato solo da un vecchio. Mi pareva Gandalf..
delle altre frazioni abbandonate, si trovano al confine tra trentino e veneto, a monte del lago di Arsie' o del Corlo in un posto davvero tagliato fuori dal mondo. Avevo visto delle foto assai suggestive, era come tornare indietro nel tempo. Avevo anche letto che alcuni di queste frazioni erano state riabitate abusivamente negli anni 60 dai figli dei fiori o dai seguaci della new-age :P
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delle altre frazioni abbandonate, si trovano al confine tra trentino e veneto, a monte del lago di Arsie' o del Corlo in un posto davvero tagliato fuori dal mondo. Avevo visto delle foto assai suggestive, era come tornare indietro nel tempo. Avevo anche letto che alcuni di queste frazioni erano state riabitate abusivamente negli anni 60 dai figli dei fiori o dai seguaci della new-age :P
In Veneto, poco distante dal confine col Trentino, in Val del Mis, Sospirolo, zona Sagron-Gosaldo, c'è Gena alta e Pattine di California ... abbandonate dopo l'alluvione del 1966 ... negli ultimissimi anni (2-3) ho visto qualche traccia di restauro delle vecchie case ... vedi qui https://picasaweb.google.com/pablo.BL59/GenaAltaZimonDeGena#
http://www.magicoveneto.it/Belluno/MisGene/OldGena.htm (http://www.magicoveneto.it/Belluno/MisGene/OldGena.htm)
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Questi i link riguardo l'abitato di California
http://www.locatellialberto.it/california/california030.htm (http://www.locatellialberto.it/california/california030.htm)
http://www.youtube.com/watch?v=N72i81MtSDA (http://www.youtube.com/watch?v=N72i81MtSDA)
Oggi ho trovato la storia di questo borgo Consonno in provinca di Lecco
http://www.consonno.it/home.htm (http://www.consonno.it/home.htm)
non ne avevo mai sentito parlare ... ???
ciao!
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Sul greto del Avisio c 'era anche il paese di Ischiazza abitato fino al 4 novembre 1966, tredici case e 85 abitanti abbandonato in tutta fretta a causa dell alluvione. I residenti furono trasferiti a Casatta di Valfloriana e in seguito al cosiddetto villaggio svizzero ora di quel paese restano solo pochi ruderi :'(
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Sul greto del Avisio c 'era anche il paese di Ischiazza abitato fino al 4 novembre 1966, tredici case e 85 abitanti abbandonato in tutta fretta a causa dell alluvione. I residenti furono trasferiti a Casatta di Valfloriana e in seguito al cosiddetto villaggio svizzero ora di quel paese restano solo pochi ruderi :'(
mi sono sempre chiesto lo scopo del Villaggio... è stato costruito apposta?
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Anche in Val Carazzagno, vicino ad Arsié, pare ci siano diverse frazioni abbandonate...
Carazzagno, una valle dimenticata e abbandonata, aggrappata sulle alte sponde del lago del Corlo, nasconde tesori della natura e contrade morte, dove la struggente tristezza e nostalgia del tempo e del mondo perduto trafiggono il cuore.
Dall'arditissimo ponte sospeso che attraversa il lago si accede allo spaventoso canyon della val di Carazzagno dove si può udire il ribollire travolgente delle cascate d'acqua nascoste tra la fitta vegetazione. La stradina costeggia giusto il margine dello spaventoso abisso.
da magicoveneto.it
(http://1.bp.blogspot.com/_M9MDtn4q4_s/S6tp6StOkXI/AAAAAAAAA3Y/h_e7jTuX3A8/s1600/gita+liceo+10_11_2008+023.jpg)
Sempre negli stessi luoghi, interessante la contrada abbandonata di fumegai
(http://www.magicoveneto.it/Grappa/Corlo/F18.jpg)
http://www.magicoveneto.it/Grappa/Corlo/Fumegai.htm (http://www.magicoveneto.it/Grappa/Corlo/Fumegai.htm)
Interessante anche la frazione di Sfojaroi
(http://www.magicoveneto.it/Grappa/Seren/Sfojaroi-01.jpg)
http://www.magicoveneto.it/Grappa/Seren/sfojaroi.htm (http://www.magicoveneto.it/Grappa/Seren/sfojaroi.htm)
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mi sono sempre chiesto lo scopo del Villaggio... è stato costruito apposta?
Si il villaggio svizzero fu inaugurato nel 1968 e realizzato con i fondi raccolti dalla Croce Rossa Italiana dalla popolazione svizzera ( da qui il nome) e dalla Regione Trentino Alto Adige
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Si il villaggio svizzero fu inaugurato nel 1968 e realizzato con i fondi raccolti dalla Croce Rossa Italiana dalla popolazione svizzera ( da qui il nome) e dalla Regione Trentino Alto Adige
Bellissima ed interessante la "storia" di Ischiazza e di Villaggio Svizzero ... sono andato a vedermi la cartina del trentino IGM - che risale al 1964-1965 - dove si vede che, ovviamente, il Villaggio svizzero non c'è e che Ischiazza, invece, è segnata come un paesino abbastanza grande prima della tragica alluvione.
Peccato che i documenti ufficiali che ho visto sul web, odierni, parlino solo di Villaggio (e non di Villaggio Svizzero) (sulla odierna cartina Tabacco 49 è scritto però Villaggio Svizzero) come una delle 10 frazioni del comune di Valfloriana ... la parola Svizzero accanto a Villaggio non c'è più e senza questa non c'è nemmeno più la curiosità di cercare la storia di questa frazioncina ... è un "delitto" cambiare a tavolino i nomi originari dei luoghi, perchè i nomi hanno sempre un valore di richiamo storico ...
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Non c'entra con i "paesi fantasma", ma ha una storia simile a "Villaggio Svizzero" di Valfloriana la frazione di "Villaggio Norge", frazione del Comune di Rosolina (RO); si tratta di una frazione costituita x la maggior parte da una serie di casette a un piano, credo prefabbricate, donate al Polesine dalla Norvegia nel 1951, come contributo x la ricostruzione dopo la grande alluvione. In questo caso, x fortuna, il nome ufficiale continua anche oggi ad essere "Villaggio Norge"; così, se uno è un po curioso si chiede il perchè di "Norge" e, cercando un po', trova la risposta ...
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Bellissima ed interessante la "storia" di Ischiazza e di Villaggio Svizzero ... sono andato a vedermi la cartina del trentino IGM - che risale al 1964-1965 - dove si vede che, ovviamente, il Villaggio svizzero non c'è e che Ischiazza, invece, è segnata come un paesino abbastanza grande prima della tragica alluvione.
Passando piu volte in valfloriana mi sono sempre chiesto l'origine di quel "villaggio", di costruzione così diversa dalla architettura del posto. Credevo fossero case dei dipendenti dell'Enel che avevano costruito la diga a Stramentizzo. Come forse non tutti sapranno, la costruzione della diga ha comportato il "sacrificio" del vecchio paese di Stramentizzo, invaso dalle acque del nuovo bacino artificiale. Le famiglie furono fatte sloggiare convinte da indennizzi, con i quali si ricostruirono la casa nei pressi o verso Molina di Fiemme.
(http://www.vitatrentina.it/var/vitatrentina/storage/images/media/cumulus/anniversari_-_diga_di_stramentizzo_50_anni_dopo/1106841-1-ita-IT/anniversari_-_diga_di_stramentizzo_50_anni_dopo_imagelarge.jpg)
Il vecchio paese di Stramentizzo sta per essere invaso dalle acque del nuovo bacino artificiale
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A questo proposito la mia escursione di ieri in zona Bellotti, nel comune di Lamon (BL). Luoghi i cui sentieri ripercorro talvolta, quando voglio "uscire dal mondo" per poche ore.
Paesino visibile dalla strada nella valle dello Schener, poco prima di arrivare a Pontet, all' ingresso della valle di Primiero.
Forse qualche occhio distratto l' ha notato, pasando fra una galleria e l' altra.
Per arrivarci c' è da imboccare e percorrere per poche centinaia di metri la strada della Cortella, ex via di comunicazione per la valle del Vanoi.
Una aerea passerella permette di attraversare la profonda valle e poco dopo si cominciano ad incontrare le prime costruzioni.
Poco più su ci si imbatte nella frazione dei Marsanghi, dove ci sono dapprima dei ruderi fra cui quella che fu la scuola e poi un piccolo agglomerato di case, a ridosso di un pianoro. Continuando verso i Bellotti si vedono altre case e ruderi sparsi; la suddetta frazione è la principale della zona, e si avvale credo del pianoro più ampio dei dintorni. Nel ritorno ho deviato passando per le frazioni di maso Fratta e maso Gai, quasi completamente boscosi e rudereggianti. Visto che ero nei paraggi ho percorso il sentiero in direzione di Lamon fino alla frazione dei Pugnai, da dove si può scendere e ripassare la valle attraversando il torrente Cismon su di un ponte di cemento molto più rassicurante della passerella dei Bellotti. Sebbene siano luoghi scomodi da raggiungere (a meno che la strada forestale che parte da Lamon un pezzo alla volta non arrivi dentro) non sono completamente abbandonati; i sentieri sono ben tenuti, c' è un po' di segnaletica, il territorio viene mantenuto abbastanza bene e nonstante tutto sono sempre riuscita a vedere qualche anima viva. Anche ieri c' era un camino che fumava, ai Bellotti
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alcune foto
https://picasaweb.google.com/118054519086914813359/09Gennaio2012
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Mi hai proprio incuriosito...
Non è che hai fatto qualche foto dei luoghi?
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A questo proposito la mia escursione di ieri in zona Bellotti, nel comune di Lamon (BL). Luoghi i cui sentieri ripercorro talvolta, quando voglio "uscire dal mondo" per poche ore.
a me attirano molto i paesi abbandonati ma in realtà praticamente in trentino non ce ne sono (dico paesino o frazioni, non baiti), qui in piné si favoleggiava del paese fantasma di Quaras che sono andato a vedere e invece non è per nulla fantasma, pochi residenti e molte "seconde case". Ho letto di di frazioni abbandonate sul costone a est del Lago del Corlo (anche li c'è da attraversare una passerella sul lago), ho visto qualche foto. Una volta o l'altra mi piacerebbe andare a dare un'occhiata...
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Sto proprio in questi giorni leggendo il bel libro di Alberto Folgheraiter, con foto di ... Zotta, "I paesi dai camini spenti". Se vogliamo è una rivisitazione del capostipite di questo genere, "Solo il vento bussa alla porta", di Aldo Gorfer. Con accenti forse meno poetici e con taglio più giornalistico, il libro descrive non i paesi morti, ma quelli che si sono spopolati e nei quali tuttavia rimane viva la fiammella della presenza umana. Lo sto leggendo con molto interesse e non mi vergogno di dire che alcune pagine mi hanno anche commosso.
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Sicuramente ci sono i resti di California, Gosaldo, in Val del Mis, abitato cancellato in una sola notte, il 4 novembre 1966.
http://it.wikipedia.org/wiki/California_(Gosaldo (http://it.wikipedia.org/wiki/California_(Gosaldo)) e su youtube alcune testimonianze.
Da molto piccolo, andando a Falcade, mio padre nominava questa California, così vicina, provocandomi un certo sconcerto geografico per questa strana vicinanza con l'America.
Vederne i resti completamente ricoperti dalla vegetazione provoca diverse emozioni, soprattutto rivivendone con il pensiero le immagini da cartolina in kodacolor, con i colori troppo vividi degli anni '60.
Purtroppo la passerella per andarci è scomparsa, ma così il luogo è ancora più enigmatico.
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Le Croci, sopra l'abitato di Carpen, in Val del Piave, sotto il Tomatico, Quero BL.
Vent'anni fa era una visione onirica, un buco nello spazio-tempo.
In mezzo a questa vita sospesa, un vecchio in tabarro ci fece sussultare dalla sorpresa.
Ci invitò ad entrare in un antro, nero come lui, a poggiare "el cul".
Ci offerse del vino che non osammo bere, per paura della gastrite.
Quando ci penso, me ne dispiace ancora, ma credo di aver fatto un favore al mio stomaco.
http://www.ugoagnoletto.it/Croci.html (http://www.ugoagnoletto.it/Croci.html)
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a California ci sono andato molti anni fa, metà '70 credo. Molte case erano apparentemente intatte, ma in mezzo gli alberi erano già alti. Le scale interne agli edifici erano stare abbattute fino al 1° piano per evitare intrusi. C'erano ancora le insegne, la fermata bus... Si diceva che una frana partendo da Gosaldo, non imbrigliabile, avrebbe cancellato presto o tardi i resti. La frana -monitorata- sta tra P.sso Cereda e Gosaldo ma mi sembrava in scarso movimento... Da California ho proseguito lato Sagron (ma sul fondo valle, devastato dalle alluvioni) per raggiungere la vecchia miniera di cinabro, da cui il nome "California", cioè la pacchia. Trovata facilmente perchè bastava trovare i sassetti color sangue e seguirli dove abbondavano. Non avendo torcia non sono entrato e ho fatto benissimo perchè poi ho saputo che poco dopo c'era un pozzo allagato di 50 metri..
C'e anche il paese -non ricordo il nome- che travolto da una valanga molto tempo prima è stato ricostruito come Col di Pra. Li le case restanti erano più antiche
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però il più suggestivo l'ho visto in val Chisone, subito sotto una miniera abbandonata, almeno a 2300 metri di quota. (la miniera era a 2700). Almeno 40 case, tutte di pietra, il tetto di lastre. C'era qualche cartello, il forno del pane era del 1700. una stradina vertiginosa ma percorribile in fuoristrada vi conduceva.. Tutto silenzio... sembrava una scena postatomica
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però il più suggestivo l'ho visto in val Chisone, subito sotto una miniera abbandonata, almeno a 2300 metri di quota. (la miniera era a 2700). Almeno 40 case, tutte di pietra, il tetto di lastre. C'era qualche cartello, il forno del pane era del 1700. una stradina vertiginosa ma percorribile in fuoristrada vi conduceva.. Tutto silenzio... sembrava una scena postatomica
foto?
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jochanan,
maledizione, c'è un qualche posto dove tu NON sia stato?
Con simpatia,
C.
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a me attirano molto i paesi abbandonati ma in realtà praticamente in trentino non ce ne sono (dico paesino o frazioni, non baiti), qui in piné si favoleggiava del paese fantasma di Quaras che sono andato a vedere e invece non è per nulla fantasma, pochi residenti e molte "seconde case". Ho letto di di frazioni abbandonate sul costone a est del Lago del Corlo (anche li c'è da attraversare una passerella sul lago), ho visto qualche foto. Una volta o l'altra mi piacerebbe andare a dare un'occhiata...
E tanto che voglio farci un giro anchio nelle frazioni sopra il lago del Corlo,l'anno scorso per poco non mi riusciva...ma un violento temporale mi ha fatto tornare all'auto in fretta,anchio pensavo che attraversando il ponte sospeso sul lago di entrare nella solitudine.... :o ma poco dopo mi sono accorto di una strada asfaltata ,e anche traffico di auto che sale la costa verso le borgate fantasma ??? quindi non sò se sia ancora tanto fantasma lassù..da vedere..
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Laccoro, gradirei TANTO aver camminato solo nel Veneto... e avere mi basterebbe solo 20 anni di meno.. :'( :'( :'(
circa le foto... allora ero senza macchina. cercherò qualcosa in rete
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E tanto che voglio farci un giro anchio nelle frazioni sopra il lago del Corlo,l'anno scorso per poco non mi riusciva...ma un violento temporale mi ha fatto tornare all'auto in fretta,anchio pensavo che attraversando il ponte sospeso sul lago di entrare nella solitudine.... :o ma poco dopo mi sono accorto di una strada asfaltata ,e anche traffico di auto che sale la costa verso le borgate fantasma ??? quindi non sò se sia ancora tanto fantasma lassù..da vedere..
Io ci sono stato questa estate. Dopo il lago c'e' una galleria e poi una stretta e bella strada che sale fino a Corlo. Il paese e' abitato, almeno in estate, e ho trovato pure un bar aperto, quindi non si puo' definire un paese fantasma. Io mi sono fermato li' perche' con la bici da corsa non potevo proseguire, ma la strada continua ancora e credo che salga verso il Grappa.
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Passando piu volte in valfloriana mi sono sempre chiesto l'origine di quel "villaggio", di costruzione così diversa dalla architettura del posto. Credevo fossero case dei dipendenti dell'Enel che avevano costruito la diga a Stramentizzo. Come forse non tutti sapranno, la costruzione della diga ha comportato il "sacrificio" del vecchio paese di Stramentizzo, invaso dalle acque del nuovo bacino artificiale. Le famiglie furono fatte sloggiare convinte da indennizzi, con i quali si ricostruirono la casa nei pressi o verso Molina di Fiemme.
(http://www.vitatrentina.it/var/vitatrentina/storage/images/media/cumulus/anniversari_-_diga_di_stramentizzo_50_anni_dopo/1106841-1-ita-IT/anniversari_-_diga_di_stramentizzo_50_anni_dopo_imagelarge.jpg)
Il vecchio paese di Stramentizzo sta per essere invaso dalle acque del nuovo bacino artificiale
Magari sono OT ma ho gli originali del vecchio paese di Stramentizzo, un geometra che lavorò al canale di derivazione verso Egna mi disse che abbatterono il campanile per non creare una seconda Resia
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Citazione di selvagem
(Magari sono OT ma ho gli originali del vecchio paese di Stramentizzo, un geometra che lavorò al canale di derivazione verso Egna mi disse che abbatterono il campanile per non creare una seconda Resia)
E' vero! Ho letto che fu il sacerdote in particolare a voler far saltare il campanile con la dinamite ???
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Ho fatto un po' di casino, vedo se riesco ad inserire le foto altrimenti chiederò lumi(http://)
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Queste sono le ultime
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Io ci sono stato questa estate. Dopo il lago c'e' una galleria e poi una stretta e bella strada che sale fino a Corlo. Il paese e' abitato, almeno in estate, e ho trovato pure un bar aperto, quindi non si puo' definire un paese fantasma. Io mi sono fermato li' perche' con la bici da corsa non potevo proseguire, ma la strada continua ancora e credo che salga verso il Grappa.
ciao Dizzy ,io parlavo dei paesini proprio di fronte a Rocca di Arsiè ,quindi prima di Corlo,si attraversa una passerella pedonale e si sale verso borghi ...che non sò se sono disabitati o meno..ma dalle macchine che salivano su strada asfalta che arriva proprio dal centro di Rocca non si direbbe siano disabitate...un giorno di questi ci vado la passerella è questa..
http://www.panoramio.com/photo/42431172 (http://www.panoramio.com/photo/42431172)
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Citazione di selvagem
(Magari sono OT ma ho gli originali del vecchio paese di Stramentizzo, un geometra che lavorò al canale di derivazione verso Egna mi disse che abbatterono il campanile per non creare una seconda Resia)
E' vero! Ho letto che fu il sacerdote in particolare a voler far saltare il campanile con la dinamite ???
ma che assurdità, e perché? Che male c'era in un seconda resia? Infatti non avevo mai capito perché avessero fatto saltare il paese con l'esplosivo... Alla peggio era rifugio per i pesci...
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ciao Dizzy ,io parlavo dei paesini proprio di fronte a Rocca di Arsiè ,quindi prima di Corlo,si attraversa una passerella pedonale e si sale verso borghi ...che non sò se sono disabitati o meno..ma dalle macchine che salivano su strada asfalta che arriva proprio dal centro di Rocca non si direbbe siano disabitate...un giorno di questi ci vado la passerella è questa..
http://www.panoramio.com/photo/42431172 (http://www.panoramio.com/photo/42431172)
non credo che stiamo parlando degli stessi borghi, che da quanto ne so io NON sono raggiungibili da strade, men che meno asfaltate
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ma che assurdità, e perché? Che male c'era in un seconda resia? Infatti non avevo mai capito perché avessero fatto saltare il paese con l'esplosivo... Alla peggio era rifugio per i pesci...
Si può capire l'abbattimento per rispetto verso un luogo consacrato, forse un campanile come al lago di Resia sarebbe stato suggestivo e avrebbe chiamato qualche turista in più, ammesso che in valle di Fiemme ne abbiano bisogno. O forse hanno voluto spazzare via il ricordo della strage nazista compiuta proprio in quel piccolo paesino
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Si può capire l'abbattimento per rispetto verso un luogo consacrato, forse un campanile come al lago di Resia sarebbe stato suggestivo e avrebbe chiamato qualche turista in più, ammesso che in valle di Fiemme ne abbiano bisogno. O forse hanno voluto spazzare via il ricordo della strage nazista compiuta proprio in quel piccolo paesino
scusa ma cosa c'entra la strage nazista? Il paese è stato distrutto in seguito alla costruzione della diga di stramentizzo
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A questo proposito la mia escursione di ieri in zona Bellotti, nel comune di Lamon (BL)
Angela, a proposito di fantasmi e visto che abiti da quelle parti, hai qualche notizia sul vecchio, grande edificio mezzo diroccato che c'è a Ponte Serra (dove c'è il baretto)? Ogni volta che ci passo davanti mi incuriosisce l'aria da "Antichi fasti" che ancora conserva.
Grazie, ciao
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scusa ma cosa c'entra la strage nazista? Il paese è stato distrutto in seguito alla costruzione della diga di stramentizzo
Intendevo un'azione metaforica.
E' certo che il paese è stato demolito più per motivi religiosi che tecnici ma se restava affiorante il campanile (alla Resia) forse era più facile ricordare l'eccidio compiuto qualche anno prima dai nazisti. O meglio.....un motivo in più per non dimenticare
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Angela, a proposito di fantasmi e visto che abiti da quelle parti, hai qualche notizia sul vecchio, grande edificio mezzo diroccato che c'è a Ponte Serra (dove c'è il baretto)? Ogni volta che ci passo davanti mi incuriosisce l'aria da "Antichi fasti" che ancora conserva.
Grazie, ciao
Quello era un grande albergo se non mi sbaglio. Ne aveva uno anche mia nonna a Imer, l'albergo «al bivio» :)
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non credo che stiamo parlando degli stessi borghi, che da quanto ne so io NON sono raggiungibili da strade, men che meno asfaltate
Parliamo quantomeno della stessa zona..Boldi,Carazzagno,Scoccau,Fumegai...la prossima settimana vado a farci un giro... ;)
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Quello era un grande albergo se non mi sbaglio. Ne aveva uno anche mia nonna a Imer, l'albergo «al bivio» :)
Era un grande Albergo usato come tappa intermedia per i viandanti diretti alle zone turistiche del Vanoi,Primiero ,Castrozza..parliamo di quando a volte andavano in ferie e per arrivare (causa la strada o il mezzo a disposizione) ci volevano magari 2 giorni... quindi fine anni 50 inizio 60 ...questo lò letto da qualche parte ma non ricordo dove..
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Angela, a proposito di fantasmi e visto che abiti da quelle parti, hai qualche notizia sul vecchio, grande edificio mezzo diroccato che c'è a Ponte Serra (dove c'è il baretto)? Ogni volta che ci passo davanti mi incuriosisce l'aria da "Antichi fasti" che ancora conserva.
Grazie, ciao
Anche se abito in zona non so dirti nulla di più di quello che ti hanno già risposto.
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Albergo di Ponte Serra
Qui qualche altra info e foto dell'Albergo
http://www.recuperanti.it/museo06_ieri-oggi_3.php (http://www.recuperanti.it/museo06_ieri-oggi_3.php)
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Albergo di Ponte Serra
Qui qualche altra info e foto dell'Albergo
http://www.recuperanti.it/museo06_ieri-oggi_3.php (http://www.recuperanti.it/museo06_ieri-oggi_3.php)
Qui una mia foto della cascata.
http://www.panoramio.com/photo/24613198 (http://www.panoramio.com/photo/24613198)
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Rimanendo in tema, vi consiglio la visione del DVD "Le dimore del vento". Un viaggio di Paolo Rumiz nei luoghi abbandonati d'Italia e dintorni:
http://temi.repubblica.it/iniziative-ledimoredelvento/ (http://temi.repubblica.it/iniziative-ledimoredelvento/)
Me l'ero perso, non sapevo ci fosse il DVD. L'ho già ordinato. Grazie.
(metto nella discussione Paesi Fantasma, mi pare il posto più giusto)
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altri paesi pseudo abbandonati sono Quaras (vicino alle piramidi di segonzano, tra pinetano e val di cembra), e Iron in Val Giudicarie, addirittura abbandonato per la peste (1630). In realtà sono semidisabitati, molte le seconde case ristrutturate che si ripopolano durante la bella stagione.
Le prime tre immagini sono di Quaras, da una escursione dell'anno scorso. Su un casa si distingue ancora la scritta che indica i confini politici del distretto. Da qualche parte in trentino ricordo di aver visto scritte (molto sbiadite) risalenti all'epoca fascista, non ricordo dove, forse in qualche paesino della rendena o in valle del chiese. L'ultima foto è di Iron (da panoramio)
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non credo che stiamo parlando degli stessi borghi, che da quanto ne so io NON sono raggiungibili da strade, men che meno asfaltate
Di paesotti in via di recupero, in quel di Rocca di Arsiè (ci abito), ce ne sono, anche il Corlo, dopo aver passato la fase "zero abitanti" sta cominciando ad essere popolato in quanto prima era accessibile solo dalla strada della Diga ed ora invece è collegata da una strada asfaltata (anche se forestale) da Cismon del Grappa.
Ma restano comunque disabitate gran parte delle case piu' in su nella valle, come le Case Geremia ed altri borghi.
Spero di aver tempo un giorno di postare una recensione su un escursione che ho fatto da rocca fino al Col di Bajo, dove ci sono molte altre borgate abbandonate.
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Spero di aver tempo un giorno di postare una recensione su un escursione che ho fatto da rocca fino al Col di Bajo, dove ci sono molte altre borgate abbandonate.
sarebbe bellissimo, hanno un fascino straordinario per me i borghi fantasma... (ne abiterei subito uno, se potessi :)
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Sono luoghi ricchi di un fascino particolare, che per me è quello della solitudine. Mettono però anche un poca di malinconia...