Autore Topic: [AVISIO] 32a esplorazione: discesa alla grande Golena di Barco di Sotto  (Letto 3505 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.895
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)

Un tratto di Avisio meravigliosamente "amazzonico"

A ovest di Barco di Sotto in Val di Cembra ci sono due grandi golene sull’Avisio, separate da un promontorio roccioso alto una trentina di metri. Quando ci eravamo arrivati per caso anni fa ravanando duramente nella boscaglia, eravamo stati subito intercettati da dei cacciatori che ci avevano “accompagnato” gentilmente ma celermente all’uscita. Eravamo chiaramente degli intrusi non troppo graditi. Era rimasta dunque la curiosità di vedere meglio questa grande e bellissima golena boscosa.


La grande golena vista con Google Earth

Un paesaggio fluviale fantastico

Quindi decido di tornare, stavolta da solo. Le golene, spazi pianeggianti adiacenti al fiume, sono uno spazio vitale per il corso d’acqua che può espandersi e esondare durante le piene. Sono nicchie ecologiche e rifugio per una miriade di animali, fauna e microfauna, insetti, piante e fiori, importantissime per l’ecosistema fluviale. Le golene sono soggette a ciclici cambiamenti durante le piene, quando il fiume sposta grandi quantità di detriti, talvolta modificando addirittura il suo corso. Ci sono golene completamente colonizzate dalla vegetazione ripariale, altre invece hanno zone boscose o miste di pietraie e sabbia. Sono ambienti in continua metamorfosi davvero affascinanti.


La golena vista dall'alto

La parte più a monte della golena

Parcheggio la macchina lungo la strada che scende a Barco di Sotto. Seguendo facili strade forestali, senza alcuna indicazione, calo progressivamente lungo il versante arrivando comodamente fin sulla golena più a est sulla riva dell’Avisio. Purtroppo lo smartphone defunge improvvisamente e non risponde più: il gps e soprattutto la cartografia che mi ero preparato per l’occasione sono inservibili, devo quindi andare a memoria quasi alla cieca. Per fortuna il percorso fino alla golena è abbastanza semplice. Percorro un tratto di letto asciutto verso monte, camminando su una miriade di pietre multicolori, fino ad una piccola forra rocciosa dove non si può proseguire. Il paesaggio è, come al solito, selvaggio e bellissimo.


Il passaggio verso monte è sbarrato dalle solite rocce

Ciottoli multicolori

Non è un paradiso?

All'interno della morena vasti depositi sabbiosi

E un bosco...

Dalla golena verso l'Avisio

Torno indietro ed esploro la parte verso valle fino al promontorio roccioso che sbarra il passo con le sue rive verticali. Sono costretto quindi a tornare indietro e risalire per la strada forestale dell’andata: raggiunto un capanno di caccia, con un traverso guadagno una dorsale boscosa dove una esilissima traccia si perde nella boscaglia. Andando a intuito riesco a scendere fino ad un altro capanno di caccia, posto proprio sul ciglio di una scarpata: di qui una traccia un po’ esposta permette di scendere nella golena con un altro traverso, abbastanza breve.


Il capanno di caccia sul ciglio della scarpata sopra la golena

Scorcio spettacolare di Avisio con isolotti

Eccomi quasi arrivato: superato a monte il promontorio roccioso, calo per un sentierino un po' esposto...

Eccomi nella golena più a valle, di fronte le rive verticali

L'Avisio si infila in una gola

Anche la golena a valle è piuttosto grande: è lunga quasi 300 metri, occupata in parte da un bosco di grandi alberi. Qui l’Avisio fa una larga curva infilandosi in una gola. Dimenticando per qualche momento di essere in Val di Cembra, potrebbe essere davvero un paesaggio del Rio Amazonas, dell’Orinoco o dell’Urubamba :) . Bellissimo!


Il grande slargo verso valle

Il bosco ripariale

Sassi

Spiaggia di sabbia e il fiume

La golena verso valle, dove l'Avisio si infila nell'ennesima forra

Lo slargo e la grande ansa

Curioso un po’ tra le sabbie e le pietre, seguendo la riva per un buon tratto, fino a dove l’Avisio fa un altro curvone per rallentare in uno slargo formando un placido specchio d’acqua a ridosso di una parete di roccia. Anche da qui in poi le rive diventano impraticabili, faccio un po’ di foto e quindi dietro front. I versanti sono molti scoscesi, non ho molta voglia di ravanare in salita, torno quindi a prendere il sentiero dell’andata, poi la forestale che mi riporta senza problemi alla macchina.


Sempre bello guardare i sassi affiorare dalla sabbia

Riposo un po' all'ombra di grandi alberi sulla riva

Caro Avisio, anche per oggi ti devo devo lasciar andare con rimpianto...

Me ne torno indietro a malincuore, ultimo sguardo a questi scorci selvaggi

Eccolo scorrere, solenne e maestoso, verso valle...

Un altro angolo di Avisio è esplorato: questa grande golena divisa in due, piuttosto facile da raggiungere dalla strada per Barco di Sotto, è tra le più grandi e più belle viste finora.


Le due golene esplorate
« Ultima modifica: 15/06/2019 10:43 da AGH »
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/