Sabato e domenica scorsi grande escursione a cima Tosa (3173 mt).
Confidando esclusivamente nel meteo, che l’osservazione diretta era piuttosto sconfortante fino al pomeriggio inoltrato, ci siamo portati, io Passo e la Sghiry, a Vallesinella, dove un acquazzone ha tentato inutilmente di intimorirci. Non appena ha smesso siamo saliti ai Casinei, con breve sosta per la pioggerellina, e poi ai Brentei, dove, oltre ad una mezz’oretta di pioggia lungo il sentiero, la situazione non era per nulla benaugurante, visto che a malapena si riconosceva il rifugio.
Ripartiti dai Brentei a metà pomeriggio, e salutata Sghiry che se ne è ritornata in valle, abbiamo risalito per poco la Valbrenta fino a dove la neve ancora consistente e profonda ci ha obbligati a calzare i ramponi e ad impugnare le picche.
Dopo la faticosa risalita al centro della valle si è finalmente giunti alla bocca di brenta per un largo canalino sui 35° quando il tempo schiariva. La discesa al Tosa si è rivelata più difficoltosa e lunga del previsto. Ad ogni modo fin qui si è arrivati,almeno per contemplare le cime che spuntavano dalle nebbie in lontananza, ci si è bivaccati nel locale invernale del rifugio tosa e nanna alle 21:45.
La mattina dopo,alle 4:00 ci si è incamminati, ramponati dall’inizio, verso il camino che consente di guadagnare i nevai superiori. Dopo un lungo e faticoso avvicinamento, benché la neve della notte fosse sufficientemente dura da non affondarvici, abbiamo superato la fascia di rocce per la “Via del Camino”, e successivamente affrontato con davvero molta fatica gli ultimi tre pendii nevosi, il secondo dei quali sui 40° di pendenza. Alla fine l’incredibile spianata della cima ci ha accolti in un cielo senza nuvole, con un panorama da lasciare sbigottiti e commossi. Breve sosta per le congratulazioni e le foto di rito e poi la lunga discesa fino alla corona rocciosa, che si è superata con due calate in doppia da 30 metri ciascuna. Da lì un’unica e sfiancante discesa fino ai Brentei, dove finalmente si è potuto riprendere possesso dei nostri piedi, ramponati da ore. Con un’ultima cavalcata su sentiero sgombro da neve si è riguadagnata, letteralmente demoliti, Vallesinella.
Dislivello: poco meno di 1700 metri, dei quali 1000 il primo giorno e 700 il secondo.
Tempi di percorrenza himalayani. Il fatto è che se uno si sceglie il nick “passo” anziché “fulmine” una ragione ci sarà pure ...
Tempi:
2 ore Vallesinella-Brentei
4 ore per Pedrotti
5 ore rifugio Tosa-cima Tosa
2 ore per tornare alla base del camino
1 ora per Pedrotti
3 ore per Vallesinella
Neve: sul metro e mezzo sopra i 2500m discontinua...primaverile, bagnata in superficie più compatta sotto. dalle 4:00 alle 7:00 crosta portante da rigelo, sul pianoro crosta non portante e poi neve fradicia ma comunque non si affondava più che alla caviglia salvo alcuni punti...
Aggiungo anche link con altre foto:
http://picasaweb.google.it/algol.tn/CimaTosaGruppoDiBrenta/photo#s5207570986001094962