Autore Topic: [BRENTA] Scialpinismo a Cima Loverdina 2237m  (Letto 11364 volte)

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Offline trabuccone

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Finalmente un pò di neve sulle nostre montagne e due giorni liberi a disposizione. La prima gita la dedico all'Alto Adige, in Val d'Ultimo dove trovo bella ma ancora poca neve. Alla sera mi porto invece verso le Dolomiti di Brenta: il rischio valanghe permane piuttosto alto e cerco lungamente una gita sicura e divertente. La Cima Loverdina viene descritta su una vecchia guida di Cestari come sempre sicura anche se spesso laboriosa per via delle immense mughere sulla dorsale e per l'avvicinamente che, con la chiusura della strada per Malga d'Arza, diventa uno scoglio non da poco.
Mi faccio coraggio e cerco di portarmi il più possibile in quota con la macchina: dopo vari tentativi, trovo una stradina che sale al Santuario di San Pancrazio sopra Campodenno. Un piccolo parcheggio nel bosco a quota 750 metri sembra l'ideale punto di partenza e passo la notte in macchina.

La mattina, un pò svogliatamente, metto in spalla gli sci e mi incammino per la forestale di Termoncello che imbocca la stretta Val Selvata. Dopo un deprimente tratto in contesto più autunnale che invernale, trovo il fondo della stradina innevato a quota 950, all'ombra delle pareti del canyon: sci ai piedi, proseguo sull'esiguo ma ghiacciato strato di neve. Passato il rio, avanzo fino a raggiungere una spalla sul crinale a quota 1250. Da qui la neve si fa più presente e fisso il punto come finale della sciata in discesa. Salendo, il contesto si fa più invernale e la voglia mi incalza nonostante debba tracciare in neve sempre più profonda su delle vecchie tracce di ciaspole.


La forestale di Termoncello

Più in alto, incrocio la forestale di Malga d'Arza: ormai le tracce di ciaspole sono ricoperte e la fatica si fa sentire. Il bosco rado prima del passo è splendido, ben innevato e già pregusto la spettacolare discesa tutta da inventare. Giungo con gioia al passo Termoncello, un posto meraviglioso che ho già avuto modo di conoscere in estate.


Verso Passo e malga Termoncello

La vista è meravigliosa, tutto il Brenta Nord sfila con la sua intricata dorsale dal Peller alla Sassara. Ma la parte più dura arriva adesso: i temuti mughi sono completamente fuori e cerco con lo sguardo una linea ideale sotto il crinale, nelle zone più sgombre. Noto un valloncello nella parte alta che sembra fare al caso mio e parto con rinnovata lena verso l'obbiettivo. Lo sguardo corre veloce ma le gambe purtroppo chiedono pietà in questo duro tratto: la neve è profonda, fare inversioni diventa una lunga manovra, mi devo fermare a prendere fiato molto spesso. In maniera penosamente lenta, prendo quota e, dopo un'ora e nemmeno 200 metri di dislivello, giungo al bel valloncello dove la pendenza scema. Qui tracciare è un pò più facile anche se qualche crampo mi da avvisaglia di essere al limite delle forze. Infine giungo al crinale 30 metri sotto la vetta: è fatta!


Sulla cresta

In breve, stando attento alle cornici, sono alla croce di vetta. Il panorama è meravigliosamente invernale e scatto numerose foto.


Le vette più alte del Brenta Nord


Sci e croce di vetta

La discesa ripaga del grande sforzo: pendii intonsi tutti miei! Le pendenze sono leggere ma gli sci corrono che è una merviglia, devo solo fare attenzione ai numerosi mughi ma riesco ad  intercettare una bella valletta.


Neve splendida


Rientrando nel bosco, traccia di discesa e di salita

Anche nel bosco la neve è meravigliosa, e mi diverto come un matto tra alberi, cunette e valloncelli. Proseguo tagliando i tornanti sotto quota 1400 ma inizio a grattare spesso gli sci e, dopo uno spettacolare capitombolo, decido di mantenere la strada fino alla spalla quota 1250 dove la sciata finisce. Potrei proseguire per un tratto ma ci sono troppi sassi. Concludo così sci in spalla fino alla macchina, distrutto ma estremamente soddisfatto!

Difficoltà: MS
Sviluppo: 15 km
Dislivello: 1500 metri
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline AGH

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Re:[BRENTA] Scialpinismo a Cima Loverdina 2237m
« Risposta #1 il: 02/03/2017 21:05 »
bellissimo! Complimenti come sempre... :)
La dorsale me la ricordo tutta mugosa da far schifo....(mughi alti 3-4 metri!) invece a ridosso del crinale, poco sotto verso la malga, c'è un varco che sale alla cima. Hai fatto quello?
« Ultima modifica: 02/03/2017 21:11 da AGH »
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Offline Alex Bear

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Re:[BRENTA] Scialpinismo a Cima Loverdina 2237m
« Risposta #2 il: 02/03/2017 22:21 »
Meraviglioso!  Bello, bello, bello! Panorami da urlo!

Offline trabuccone

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Re:[BRENTA] Scialpinismo a Cima Loverdina 2237m
« Risposta #3 il: 03/03/2017 17:02 »
bellissimo! Complimenti come sempre... :)
La dorsale me la ricordo tutta mugosa da far schifo....(mughi alti 3-4 metri!) invece a ridosso del crinale, poco sotto verso la malga, c'è un varco che sale alla cima. Hai fatto quello?

Credo di si.. Sulla destra della dorsale parte il valloncello poi si tiene poco al di sotto e spunta poco prima della vetta.. Per fortuna perchè la dorsale era impraticabile!
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Offline AGH

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Re:[BRENTA] Scialpinismo a Cima Loverdina 2237m
« Risposta #4 il: 03/03/2017 17:58 »
Credo di si.. Sulla destra della dorsale parte il valloncello poi si tiene poco al di sotto e spunta poco prima della vetta.. Per fortuna perchè la dorsale era impraticabile!

allora ricordavo bene... noi in realtà la dorsale ravanando nei mughi l'abbiamo fatta, non so neanche come, è stato un mezzo incubo, poi siamo scesi dal varco...
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