Autore Topic: Monte Pizzo  (Letto 21220 volte)

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Offline kobang

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Monte Pizzo
« il: 09/12/2015 21:07 »
Altra superba giornata di sole,niente di meglio per provare a salire il M.Pizzo,una cima isolata di 2221m nel Parco Adamello Brenta.
Gita in programma da tempo e poi sempre rinviata per un motivo o l'altro e cima solo intravista tra le nuvole dal Brugnol,è anche l'occasione per portare in montagna la nuova Forester.
Con Rolando,Rudy e l'immancabile Maya da S.Lorenzo in Banale imbocchiamo la strada per la Val d'Ambiez.
Al bivio con indicazione "Malga Asbelz" e sentiero SAT 349 lasciamo l'asfalto per scendere a sinistra su comodo sterrato fino al ponte di Baesa, sul torrente Ambiez.
Qui parcheggiamo, a 797m,per attaccare la brutale salita su carrareccia/mulattiera selciata.E' davvero erta ed un vetusto "mulo meccanico" o carrello motorizzato,un tempo in dotazione agli Alpini,
 parcheggiato all'inizio sembra essere l'unico mezzo a motore capace di affrontarla.
Ci aspettano 1600 metri di dislivello,con pochissimi e brevi tratti con pendenze più dolci,e già dopo pochi minuti ci togliamo le maglie,i berretti,i guanti complice anche la temperatura mite.
Già belli scaldati arriviamo alla stazione a monte di una teleferica a contrappeso circondata da grandi faggi;da qui proseguiamo verso i Masi Jon (1080m) da dove ci inoltreremo nella valle del torrente Jon,nota anche come Val d'inferno.










Offline kobang

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #1 il: 09/12/2015 21:10 »








Offline kobang

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #2 il: 09/12/2015 21:20 »
Le baite sono ristrutturate o con lavori in corso,il luogo è piacevole nel suo isolamento,ma è anche testimonianza di antiche fatiche e lotte per guadagnarsi il pane...
Risaliamo lungo il torrente Jon su tracce evidenti,ma non segnalate,superando il Doss de le Fratte per arrivare ai ruderi della Malga Bassa di Andogno ed il suo imponente paravalanghe.
Il sole scalda di brutto e nel pascolo spuntano i coloratissimi fiori della Poligala (Falso Bosso)!!








Offline kobang

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #3 il: 09/12/2015 21:37 »
Dai 1863m della Malga di Andogno il nostro cammino prosegue verso la conca di Malga Asbelz.
Ambiente solitario dove scorgiamo numerosi camosci e siamo sorpresi dal rumoroso involo di due femmine di gallo forcello.
Il torrente scorre sommessamente tra rocce e pascolo con portata ridottissima;una leggera brezza mitiga l'insolito tepore più consono all'ottobre che non al dicembre...
La Malga d'Asbelz (2000m) giace in una conca ampia dove giunge il sentiero 349 che sarà quello del nostro rientro.
Per ora la guardiamo da lontano,sulla nostra destra:l'edificio principale sembra ristrutturato da poco mentre lo stallone è crollato.
Noi puntiamo verso il versante nord del Pizzo,affrontando la discesa di una ampia conca e conseguente risalita verso il traverso che conduce alla forcelletta del Pizzo.
Qui siamo su sentiero segnalato,il pascolo lascia il posto ad un terreno detritico con residue croste di neve.
Alla nostra sinistra vediamo i ruderi di Malga Sgolbia ed in fondo spicca il cono sommitale del Pizzo.









Offline kobang

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #4 il: 09/12/2015 22:00 »
Superiamo la diagonale in ombra per trovarci al sole della forcelletta del Pizzo.
Qui solo un paio di ometti indica la direzione per la cima:una cengia detritica dal fondo piuttosto precario scorre sotto la parete nord del Pizzo.La parete sovrastante è di roccia molto marcia che preclude qualsiasi tentativo di salita in arrampicata e non rassicura circa il rischio di prendersi qualche scarica sulla testa...
Questa traccia piega infine ad est;siamo nuovamente al sole sotto l'ultimo tratto quasi verticale che ci separa dalla cima.
La salita in sè non ha alcuna difficoltà però è da affrontare con cautela perchè una scivolata sull'erba secca potrebbe essere anche fatale.
Quasi in cima un cavetto d'acciaio,la messa a terra della croce metallica,serve anche come aiuto a salire.
Siamo in vetta con un grandioso panorama circolare esaltato dall'implacabile azzurro del cielo.
Anche da qui avvistiamo altri camosci al pascolo;nessuna traccia di mufloni,impropriamente introdotti in passato per scopi venatori(!)
Non lontano si stagliano le rocce del Castello dei Camosci e le cime che sovrastano la conca di Asbelz,La Crona e la Crona Vecchia e poi il Brugnol salito poco tempo fa.
Osserviamo anche il tracciato del 349 che a tratti sembra sospeso sulle ripide pareti che sovrastano la zona di Adogno.










Offline kobang

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #5 il: 09/12/2015 22:24 »
Scendiamo con attenzione il ripido tratto sommitale e riprendiamo la marcia verso Malga d'Asbelz.
Incredibilmente,ad oltre 200m,troviamo le genzianelle in fiore!
Alla malga una meritata sosta al sole e finalmente si mangia.
La malga è molto curata anche all'interno,riscaldata da una fornasela,abbondante scorta di legna,suppellettili ed arredi al piano terra ed ampio locale per pernottare al primo piano.Fuori panche e tavolini.
Rifocillati e riposati imbocchiamo la bella ed antichissima mulattiera che costituisce il tracciato SAT 349.
Muretti di contenimento,selciato,tratti scavati nella roccia sono segno di grandissima perizia costruttiva e sono ancora ben conservati da tempi lontanissimi.
Camminiamo sotto i Balotoni de le Piazze,i Marugini che fanno da contrafforte alla Crona Vecchia.Il sentiero è largo e sicuro anche nel lungo tratto che costeggia le pareti verticali incombenti sul corso del torrente Jon;traversiamo il piccolo nucleo di baite dei Castioni dove siamo invitati per un caffè ristoratore e quattro chiacchere con la gente del posto,poi i Masi Jon alti ed infine eccoci alla teleferica.
Ultima fatica sul ripidissimo selciato la cui discesa è resa precaria dalle foglie di faggio e siamo al ponte di Baiesa.
La salita totale accumulata è di circa 2000m,tenuto conto delle perdite di quota e risalite,quindi più del dislivello puro di 1600m,ma siamo soddisfatti perchè abbiamo conosciuto anche questa zona dell'ampio comprensorio del Brenta,incontrando un'ambiente per certi versi ancora arcaico e suggestivo.














Offline AGH

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #6 il: 09/12/2015 22:29 »
sono bei posti selvaggi e assai poco frequentati... qualche tempo avevo fatto la traversata M. Brugnol - Malga Asbelz, con discesa per la vostra stessa via di salita...

http://girovagandoinmontagna.com/gim/dolomiti-di-brenta/(brenta)-monte-brugnol-2222-lago-asbelz/msg65371/#msg65371
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline radetzky

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #7 il: 10/12/2015 08:37 »
Le tue esplorazioni, come quelle di AGH, sono sempre molto interessanti anche dal punto di vista culturale: vedere le fatiche che si facevano per vivere in quota è un corroborante per la mente costretta a vivere l'era moderna.

Fantastica l'espressione di Maya: seria ed impegnata ha compreso benissimo lo spirito della montagna e sarà tua meravigliosa compagna d'avventure !

I mufloni, purtroppo, li hanno seminati ovunque per il divertimento di pochi dementi che non conoscono il significato di "autoctono" : sono animali tarchiati e robustissimi e nella lotta per la conquista del territorio hanno il sopravvento sui camosci... >:( :(
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline iw6bff

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #8 il: 10/12/2015 09:30 »
I mufloni si sono anche qui in provincia di Pesaro, nella zona del monte Catria ( m 1700 il più alto della provincia ) Alcuni anni fa a causa di una nevicata eccezionale, superiore ai 3 metri :o sono stati decimati, discorso simile per i cinghiali, sempre immessi per motivi venatori, ormai non ci si salva più, la scorsa settimana ne ho incontrato un gruppo vicino casa, ma non abito in un bosco ;D  addirittura quando c'è il terreno coperto dalla neve, i cacciatori gli portano da mangiare !!!!!!!!!!!!!!!!
Dimenticavo: BEL GIRO !!!!!!!!!!!!!!!

Offline kobang

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #9 il: 10/12/2015 10:04 »
Ciao Ettore!
se la deriva climatica continua così dalle tue parti avvisterai prima di noi cammelli o dromedari!
Del resto sulla collina di Tenna,quella che separa il lago di Caldonazzo da quello di Levico,resistono alcuni giovani ulivi piantati sperimentalmente pochi anni orsono...

Offline iw6bff

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Re:Monte Pizzo
« Risposta #10 il: 11/12/2015 07:41 »
Ciao Ettore!
se la deriva climatica continua così dalle tue parti avvisterai prima di noi cammelli o dromedari!
Del resto sulla collina di Tenna,quella che separa il lago di Caldonazzo da quello di Levico,resistono alcuni giovani ulivi piantati sperimentalmente pochi anni orsono...
I " cammellieri " ci sono già, e tanti................ A parte gli scherzi, ci sono delle specie di animali che da piccolo, avevo visto solamente sui libri: cornacchie, caprioli, istrici, tassi, cinghiali e potrei anche continuare, certo che gli ulivi in montagna mi mancavano :o