Autore Topic: Sicuri in montagna - Giornata divulgativa del Soccorso Alpino sulla sicurezza  (Letto 7949 volte)

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Bocca di Tuckett

Domenica scorsa 19 giugno 2011 ho partecipato all'iniziativa del Soccorso Alpino “Sicuri sul sentiero”, rivolta agli operatori dei media, allo scopo di divulgare gli elementi basilari per la sicurezza in montagna.

Sentieri, ferrate, falesie e vie alpinistiche, grotte e canyoning ma anche la ricerca dei funghi, sono stati i temi d’interesse per parlare di prevenzione a 360°.

Il tempo non ci è stato amico e nella mattinata dei grossi nuvoloni neri non ci hanno permesso di affrontare la ferrata Benini in programma. Ci siamo quindi dovuti "accontentare" di una passeggiata dal Grosté fino al rifugio Tuckett, negli spettacolari scenari delle Dolomiti di Brenta, dove alcuni partecipanti si sono potuti cimentare in una breve arrampicata di 2-3° sulle parete nei pressi del rifugio, pazientemente assistiti dalle guide Adriano Alimonta e Oskar Piazza :).

Una bellissima esperienza a contatto coi migliori soccorritori del Soccorso Alpino Trentino, tutte persone super preparate, gentili e molto disponibili. Peccato che questi incontri siano sporadici :)

« Ultima modifica: 21/06/2011 07:56 da AGH »
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« Ultima modifica: 20/06/2011 22:38 da AGH »
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Offline PassoVeloce

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Ah interessante...ho visto il servizio ieri in tv! ma poteva partecipare chiunque?
Ma era brutto tempo?

Offline danieled

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Bellissimi le foto agh!
Interessante l'iniziativa!
 ;D
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline AGH

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Ah interessante...ho visto il servizio ieri in tv! ma poteva partecipare chiunque?
Ma era brutto tempo?

l'iniziativa a cui ho partecipato io era riservata alla stampa e ai media. Credo che analoga iniziativa parallela, in altro luogo, fosse riservata anche al pubblico. Sono giornate nazionali che si svolgono in tutta Italia il 19 giugno di ogni anno. Al mattino, inizialmente bello, c'è stato poi un peggioramento per cui è stata annullata l'escursione in ferrata e si è ripiegato sull'arrampicata nei pressi del rifugio Tuckett.
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Offline marziavr

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se facessero più pubblicità a queste giornate sarebbe utile però  :-\
peccato per il tempo

Offline Alan

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esatto, manca completamente la pubblicità, io l'ho saputo leggendo un articolo di giornale ma il giorno dopo.... odio ste cose....
siamo in Trentino, siamo a Trento, città Montana del 2000 e zopega, non esiston palestre di roccia interne, non esistono posti montani seri per allenarsi all'arrampicata, ci sono 1000000000000 sezioni SAT e 0 informazioni, sembra che siano più circoli per alpini di vecchia gloria che posti dove fare informazione!!!
Boh sono un pò deluso dalla cosa, io avrei partecipato con molto entusiasmo e avrei sicurametne imparato e chiesto quello di cui avevo bi sogno senza dover chiedere qui o fare una testa tanta a qualcuno di magari non esperto e colto per potermi spiegare con sicurezza le cose....

Offline AGH

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esatto, manca completamente la pubblicità, io l'ho saputo leggendo un articolo di giornale ma il giorno dopo.... odio ste cose....
siamo in Trentino, siamo a Trento, città Montana del 2000 e zopega, non esiston palestre di roccia interne, non esistono posti montani seri per allenarsi all'arrampicata, ci sono 1000000000000 sezioni SAT e 0 informazioni, sembra che siano più circoli per alpini di vecchia gloria che posti dove fare informazione!!!
Boh sono un pò deluso dalla cosa, io avrei partecipato con molto entusiasmo e avrei sicurametne imparato e chiesto quello di cui avevo bi sogno senza dover chiedere qui o fare una testa tanta a qualcuno di magari non esperto e colto per potermi spiegare con sicurezza le cose....

l'informazione è carente perché sono iniziative estemporanee...
Anche sul ruolo delle guide io farei una riflessione... Io vado in montagna da 35 annni e non ho mai ingaggiato una guida in vita mia, per il costo ma anche, e soprattutto, perché ho sempre preferito arrangiarmi. Col senno di poi, qualche frequentazione avrei potuto farla :).

Tuttavia, nel MIO immaginario, la guida è colui che ti accompagna per fare una gita o escursione che non sono in grado di fare da solo. Questo, secondo me, è limitante: sarei più contento se l'uscita con una guida non fosse solo il raggiungimento di una cima, ma fosse l'occasione per un "mini-corso" di formazione. Quindi non tanto la cima in sè ma l'apprendimento... Alla mia età magari è ormai troppo tardi :)), perché io mi limito all'escursionismo e con un carta vado dove voglio, ma per un giovane forse potrebbe essere un buon stimolo per prendersi una guida, magari dividendo il costo con amici, per imparare gli elementi basilari per fare escursioni, per andare in ferrata o inziare a scalare o fare sci alpinismo. Solo che questo messaggio mi pare faccia fatica  a passare, la guida forse è una figura un po' inavvicinabile, per fare cose difficili, di chi ti "tira su" per il Campanil Basso...

Per fare un esempio banale: l'uso del'Arva. Io, dopo alcuni decenni di scialpinismo, l'ho comprato solo l'anno scorso pensando sopratuttto alla responsabilità che avevo nei confronti della mia compagna. Tuttavia ho fatto, per varie circostanze, non ultima la pigrizia, UNA SOLA frettolosa esercitazione in proprio il che, mi rendo conto, è molto deplorevole.

Però a parte pochi corsi esistenti fatti dalla Sat o dal Cai, esiste poco o niente. Forse le guide potrebbero ideare dei mini-corsi lungo tutto il periodo invernale.... magari in accordo e finanziati dalla Provincia. Così si farebbe informazione, divulgazione e formazione non occasionalmente "una tantum" ma periodicamente. Penso anche alle scuole... Ed è solo un esempio banale... Ma sembra sia più facile imporre divieti o patentini piuttosto che educare, fare formazione. Idem per chi vuole iniziare a fare ferrate, arrampicate etc. Spesso il neofita non sa dove andare, e una guida alpina sembra inavvicinabile, anche come costo.

Se ci fosse più formazione di base, basterebbero un paio di soccorsi in elicottero evitati e si sarebbero già coperti i costi per fare dei corsi periodici :)
« Ultima modifica: 22/06/2011 07:17 da AGH »
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.... nel MIO immaginario, la guida è colui che ti accompagna per fare una gita o escursione che non sono in grado di fare da solo.

...... ma fosse l'occasione per un "mini-corso" di formazione.

Sono daccordo con la prima interpretazione, sulla seconda ho dei dubbi dopo aver visto guide alpine trascinare clienti come delle vacche per la cavezza, senza imbrago con 5 m. di corda tenuta per mano. (Ortles)

Offline Alan

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l'informazione è carente perché sono iniziative estemporanee...
Anche sul ruolo delle guide io farei una riflessione... Io vado in montagna da 35 ani circa e non ho mai ingaggiato una guida in vita mia, per il costo ma anche, e soprattutto, perché ho sempre preferito arrangiarmi.

Tuttavia, nel MIO immaginario, la guida è colui che ti accompagna per fare una gita o escursione che non sono in grado di fare da solo. Questo secondo me è limitante: sarei più contento se l'uscita con una guida non fosse solo il raggiungimento di una cima, ma fosse l'occasione per un "mini-corso" di formazione. Quindi non tanto la cima in sè ma l'apprendimento... Alla mia età magari è orami troppo tardi :)), perché io mi limito all'escursionismo e con un carta vado dove voglio, ma per un giovane forse potrebbe essere un buon stimolo per prendersi una guida, magari dividendo il costo con amici, per imparare gli elementi basilari per fare escursioni, per andare in ferrata o inziare a scalare o fare sci alpinismo. Solo che questo messaggio mi pare faccia fatica  a passare, la guida è vista come chi ti "tira su" per il Campanil Basso...

Per fare un esempio banale: l'uso del'Arva. Io, dopo alcuni decenni di scialpinismo, l'ho comprato solo l'anno scorso pensando sopratuttto alla responsabilità che avevo nei confronti della mia compagna. Tuttavia ho fatto, per varie circostanze, non ultima la pigrizia, UNA SOLA esercitazione in proprio il che, mi rendo conto, è molto deplorevole.

Però a parte pochi corsi fatti dalla Sat o dal Cai, esiste poco o niente. Forse le guide potrebbero ideare dei mini-corsi lungo tutto il periodo invernale.... magari in accordo e finanziati dalla Provincia. Così si farebbe informazione, divulgazione e formazione non occasionalmente "una tantum" ma strutturalmente. Penso anche alle scuole... Ed è solo un esempio banale... Ma sembra sia più facile imporre divieti o patentini piuttosto che educare, fare formazione. Idem per chi vuole iniziare a fare ferrate, arrampicate etc. Spesso il neofita non sa dove andare, e una guida alpina sembra inavvicinabile, anche come costo.

Se ci fosse più formazione di base, basterebbero un paio di soccorsi in elicottero evitati e si sarebbero già coperti i costi per fare dei corsi periodici :)

Ti appoggio su tutta la linea...

Io sono uno di quelli che va in montagna e non ha bisogno di guide, perchè vado solo dove sò andare... Non mi sono mai inerpicato per percorsi senza conoscere la difficoltà.
Seguire i corsi di scialpinismo è uno dei miei obbiettivi di quest'anno, dopo il comprare gli scii!!!

Sono d'accoridssimo sulla formazione Base, eviterebbe sicuramente metà dei soccorsi dell'elicottero hai proprio ragione e in merito a questo secondo me bisognerebbe fare davvero qualcosa in Trentino per dare il buon esempio!

Le guide hanno un prezzo spropositato.... mi hanno chiesto 250 euro AL GIORNO per andare sul Rosa, escludendo vitto alloggio e viaggio.... SIAMO MATTI????

Offline AGH

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Sono daccordo con la prima interpretazione, sulla seconda ho dei dubbi dopo aver visto guide alpine trascinare clienti come delle vacche per la cavezza, senza imbrago con 5 m. di corda tenuta per mano. (Ortles)

ovviamente non conosco il caso in questione, che comunque rafforza la mia idea. La guida alpina dovrebbe forse essere vista, almeno secondo me, non tanto come aiuto fondamentale per arrivare dove altrimenti non potrei, ma come una specie di "tutor" per migliorare la mia formazione e preparazione generale.
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Sono d'accoridssimo sulla formazione Base, eviterebbe sicuramente metà dei soccorsi dell'elicottero hai proprio ragione e in merito a questo secondo me bisognerebbe fare davvero qualcosa in Trentino per dare il buon esempio!
Le guide hanno un prezzo spropositato.... mi hanno chiesto 250 euro AL GIORNO per andare sul Rosa, escludendo vitto alloggio e viaggio.... SIAMO MATTI????

ma alla fine il prezzo non mi pare poi cosi' alto, se chiami un idraulico a farti una riparazione di poche ore il costo è quasi sicuramente maggiore, e senza avere la responsabilità, non da poco, di salvarti la pelle :)

Per dire io non mi farei mai tirare sul Campanil Basso da un guida come un sacco di patate, non è il mio terreno e lascio perdere. Ma mi interesserebbe magari imparare come si affronta una ferrata al meglio, o una sci alpinistica, vorrei avere una preparazione migliore nell'orientamento, o nel pronto soccorso.

Peso che anche le guide debbano affrontare l'evolversi dei tempi, una volta avrebbero forse disdegnato di accompagnare una comitive com le  ciaspole, oggi invece sono una manna senza le quale sarebbe più dura guadagnarsi da vivere. Forse la guida dovrebbe adattarsi a diventare anche una figura più moderna di "formatore della sicurezza in montagna".
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Offline danieled

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Sono d'accordo.
Però vedi anche tu agh come le montagne (o perlomeno le più) stiano diventando sempre più piene di merenderos, i veri cultori della montagna (che sono pochi) ed ai quali sarebbe mirata una formazione più professionale, probabilmente non hanno bisogno di una guida alpina.
I merenderos invece, dato che hanno pochissime cognizioni alpine, essendo anche in numero notevolmente maggiore necessitano di una figura preparata, che però viene sminuita dal fatto che si deve abbassare al livello dei pantofolai della domenica.

Le guide a mio modo di vedere la cosa, dovrebbero rendersi "meno inaccessibili" soprattutto per i costi che a volte sono davvero esorbitanti.

Come te, anche io penso non ingaggerò mai una guida, perchè se una cosa non è alla mia portata non la faccio e basta (oopure la studio prima minuziosamente). Probabilmente i merenderos hanno bisogno di una guida anche per capire come allacciare gli scarponi sminuendo così la loro professionalità e facendo aumentare i prezzi.
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline Alan

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Io mi reputo un escursionista della domenica, nonostante sò fare ferrate, sò arrampicare in teoria e in pratica ma non esercitando la "professione" sono rimasto a livelli davvero infimi, sò fare medi dislivelli e sono molto appassionato.
Questa mia voglia di imparare , voglia di fare penso che potrebbe portarmi al livello sucessivo quindi non più di escursionista della domenica ma escursionista esperto del week end (o perchè nò se mi danno ferie anche infrasettimanale ??? ??? )...
Fatto sta che sono in quella fase in cui, la guida alpina non mi serve per farmi tirare su dal campanil basso, la guida alpina mi serve per:

ripassare eventuali nodi, metodologie di calata di corda, progressione con ramponi su ghiacciaio, imparare come ci si assicura, imparare come effettuare una cordata da ghiacciaio da 2 o + elementi, imparare a sciare, imparare a fare scialp con testa, imparare perchè nò anche itinerari da Bambino per muovere i primi passi con le pelli e gli scii (anche se a spazzaneve mi ricordo di saper sciare). Ecco, tutto questo io lo giudico come lo step in più per considerarmi un semi alpinista della domenica.

Un corso organizzato dalla SAT cmq è organizzo e redatto da una guida alpina, non capisco perchè per un corso tutti pagano 200 euro es per 10 lezioni o 8, mentre se chiami una guida per una giornata sola ti chiede 200 euro, che tu vada sul Rosa, o che tu vada a fare la passeggiata della Malga sopra casa...