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Ah interessante...ho visto il servizio ieri in tv! ma poteva partecipare chiunque?Ma era brutto tempo?
esatto, manca completamente la pubblicità, io l'ho saputo leggendo un articolo di giornale ma il giorno dopo.... odio ste cose....siamo in Trentino, siamo a Trento, città Montana del 2000 e zopega, non esiston palestre di roccia interne, non esistono posti montani seri per allenarsi all'arrampicata, ci sono 1000000000000 sezioni SAT e 0 informazioni, sembra che siano più circoli per alpini di vecchia gloria che posti dove fare informazione!!!Boh sono un pò deluso dalla cosa, io avrei partecipato con molto entusiasmo e avrei sicurametne imparato e chiesto quello di cui avevo bi sogno senza dover chiedere qui o fare una testa tanta a qualcuno di magari non esperto e colto per potermi spiegare con sicurezza le cose....
.... nel MIO immaginario, la guida è colui che ti accompagna per fare una gita o escursione che non sono in grado di fare da solo. ...... ma fosse l'occasione per un "mini-corso" di formazione.
l'informazione è carente perché sono iniziative estemporanee...Anche sul ruolo delle guide io farei una riflessione... Io vado in montagna da 35 ani circa e non ho mai ingaggiato una guida in vita mia, per il costo ma anche, e soprattutto, perché ho sempre preferito arrangiarmi. Tuttavia, nel MIO immaginario, la guida è colui che ti accompagna per fare una gita o escursione che non sono in grado di fare da solo. Questo secondo me è limitante: sarei più contento se l'uscita con una guida non fosse solo il raggiungimento di una cima, ma fosse l'occasione per un "mini-corso" di formazione. Quindi non tanto la cima in sè ma l'apprendimento... Alla mia età magari è orami troppo tardi , perché io mi limito all'escursionismo e con un carta vado dove voglio, ma per un giovane forse potrebbe essere un buon stimolo per prendersi una guida, magari dividendo il costo con amici, per imparare gli elementi basilari per fare escursioni, per andare in ferrata o inziare a scalare o fare sci alpinismo. Solo che questo messaggio mi pare faccia fatica a passare, la guida è vista come chi ti "tira su" per il Campanil Basso...Per fare un esempio banale: l'uso del'Arva. Io, dopo alcuni decenni di scialpinismo, l'ho comprato solo l'anno scorso pensando sopratuttto alla responsabilità che avevo nei confronti della mia compagna. Tuttavia ho fatto, per varie circostanze, non ultima la pigrizia, UNA SOLA esercitazione in proprio il che, mi rendo conto, è molto deplorevole. Però a parte pochi corsi fatti dalla Sat o dal Cai, esiste poco o niente. Forse le guide potrebbero ideare dei mini-corsi lungo tutto il periodo invernale.... magari in accordo e finanziati dalla Provincia. Così si farebbe informazione, divulgazione e formazione non occasionalmente "una tantum" ma strutturalmente. Penso anche alle scuole... Ed è solo un esempio banale... Ma sembra sia più facile imporre divieti o patentini piuttosto che educare, fare formazione. Idem per chi vuole iniziare a fare ferrate, arrampicate etc. Spesso il neofita non sa dove andare, e una guida alpina sembra inavvicinabile, anche come costo.Se ci fosse più formazione di base, basterebbero un paio di soccorsi in elicottero evitati e si sarebbero già coperti i costi per fare dei corsi periodici
Sono daccordo con la prima interpretazione, sulla seconda ho dei dubbi dopo aver visto guide alpine trascinare clienti come delle vacche per la cavezza, senza imbrago con 5 m. di corda tenuta per mano. (Ortles)
Sono d'accoridssimo sulla formazione Base, eviterebbe sicuramente metà dei soccorsi dell'elicottero hai proprio ragione e in merito a questo secondo me bisognerebbe fare davvero qualcosa in Trentino per dare il buon esempio!Le guide hanno un prezzo spropositato.... mi hanno chiesto 250 euro AL GIORNO per andare sul Rosa, escludendo vitto alloggio e viaggio.... SIAMO MATTI?