Oggi complice il meteo sufficientemente buono ho fatto un giro a cavallo fra il Brenta Settentrionale ed il Centrale.
Portata la macchina ad Andalo alla frazione
Pegorar, (parcheggio sul prato per 3/4 macchine sulla destra). Con il segnavia
301 si sale nel bosco per sentiero in alcuni tratti abbastanza sassoso, la pendenza è media. Il sentiero si fa poi più pianeggiante e nella zona in cui si è sottoroccia (ci sovrasta la Dagnòla) si arriva al breve e facile tratto attrezzato con cordino, nulla di difficile, è una cengia molto comoda e fattibile da chiunque. Il percorso procede poi in discesa e si raggiunge la Fontana Fredda (ottima l'acqua!). Si continua poi in salita fino ad arrivare ad una radura: sulla destra si vede la Capanna dei Cacciatori e l'imbocco della Val dei Cavai (prossima meta
), mentre se si prosegue dritti (a sinistra del Fibbion per capirci) si arriva in breve alla
Malga Spora, aperta e con malgaro. (Fin qui poco più di 2 ore).
Dalla Spora si prende poi la traccia
344 che punta in direzione S-SO e porta al
Passo del Clàmer (2164 m). Magicamente, raggiunto il Passo compare improvvisamente il settore centrale del Brenta (Brenta Alta, Basso ecc..), la vista è spettacolare e secondo me questo punto di osservazione non ha nulla da invidiare alla Cima del Piz Galin o del Croz dell'Altissimo (intendo come visuale sul Brenta centrale, non ovviamente come vista a 360°).
Dal Passo avrei voluto salire alla Cima dei Lasteri, ne avrei individuato un percorso fattibile, però non essendoci tracce, non sapendo se si può salire dal Passo del Clamer, ed in solitaria non me la sentivo di rischiare. Prendo allora il sentiero per le
Val Perse (segnavia
344) , che all'imbocco è segnato come "sentiero alpinistico difficile" (l'alpinistico mi pare esagerato, ma comunque richiede equilibrio e passo sicuro, un EE quindi) si cala rapidamente, superando radici, massi di frana, roccette ecc.. fino ad arrivare alla zona detritica della
Vallazza , dalla quale ci si dirige verso il Rifugio Croz dell'Altissimo. (Dalla Spora a qui un altro paio di ore).
Dal Rifugio poi per il classico sentiero si arriva al Pradel e poi giù in località Valbiole (dove ci sono i parcheggi). Siccome la macchina era al Pegorar, e non volendo fare 2 km su asfalto, è possibile prendere a questo punto il sentiero per l'ex vivaio forestale, al primo bivio si prende a destra e si continua sempre diritti, fino a sbucare in un prato con sulla sinistra una casa. Oppurtuni segnali indicano che la località Pegorar si raggiunge andando a sinistra, passando accanto alla casa e poi sempre diritti. Si sbuca al punto di partenza dopo una mezz'oretta (e un centinaio di lamponi nello stomaco...).
Bel giro, non tocca nessuna cima importante (l'ottimo secondo me sarebbe stato salire sulla Cima dei Lasteri, ma da dove si sale??), ma è sufficientemente panoramico ed anche abbastanza impegnativo giù per le Val Perse. Poi arrivati al rifugio è la solita bolgia di turisti..e allora la tranquillità e la pace restano solo un ricordo.