Avevo letto sul Gadler che I Rossati offrivano un eccezionale punto panoramico su gran parte del Brenta, e che la Val Dore' era solitaria e selvaggia. Combinata con il fatto che Woman non ama le esposizioni, questo approccio per valle ad un punto panoramico sembrava la passeggiata ideale...
Si lascia la macchina al rifugio Alpenrose, sopra a San Lorenzo in Banale, gestito da due notevoli signore (nota: se al primo cartello altimetrico siete sorpresi perche' vi sentite di aver camminato di piu', non e' che siete fuori forma: il rifugio e' a 1070m, ma la Kompass lo riporta a 1170!).
Si parte con un primo pezzo un po' noioso su strada lastricata (n 345) fino ai bei pascoli di Prada, a 1550. Si ignora il bivio a sinistra che porta alla forcella Bregain (oppure al Ghez). Poco sopra, abbandonando il sentiero sulla destra, notevole scorcio sul lago di Molveno.
Allietati dalla vista del roccioso Ghez incorniciato dai prati, scavallato un verde dosso piegando a sinistra, si comincia a vedere la val Dore', pietrosa, nevosa, e in effetti solitaria e selvaggia, bellissima. Qui vediamo numerosi camosci sulle pendici, a sentiamo anche molte marmotte.
Con il Passo dei Rossati, la cima dei Rossati e cima Soran in vista, sovrastati a sinistra dalla poderosa dorsale che culmina sul Ghez, rimane da risalire la Val Dore'. La traccia di sentiero SAT e' mal segnalata e in parte nascosta dalla neve, e sembra scomoda. Decidiamo quindi di lasciare il sentiero e ci teniamo piu' in quota vicini alle pendici rocciose sulla destra, su ripidi pendii erbosi.
Siamo a 20 metri di dislivello dal Passo (m 2358) quando Woman, su uno dei ripidi pendii (ma non poi tanto) ha un attacco di panico. Intendo in senso tecnico: respiro cortissimo, pianto, incapacita' di procedere o tornare indietro, generale irragionevolezza e mancanza di valutazione oggettiva del pericolo. In questi casi e' necessaria un po' di tattica psicologica, nel senso che bisogna raggiungere un equilibrio fra rassicurare e lasciare 'spazio' alla persona, che e' tipicamente insofferente ad una 'marcatura' troppo stretta e non si sente rassicurata dalle assicurazioni.
Anche se Woman si calma un po' e mi dice di continuare da solo mentre lei mi aspetta, ovviamente non mi va di di lasciarla da sola per piu' di pochi minuti, quindi lascio perdere I Rossati e faccio solo una rapida corsetta al primo belvedere, sperando anche che il mio agile procedere la rassicuri
, no...
Tornando indietro, Woman si riprende a poco a poco. Tanto che, arrivati a Prada, decidiamo di sobbarcarci un altro piccolo dislivello per deviare lungo il panoramico costone erboso del 345bis, verso la forcella Bregain, fino ad intercettare un sentiero che ci riporta all' Alpenrose per bosco, senza l'odiosa strada selciata.
Pazienza per i Rossati, una bella passeggiata comunque che raccomando. Le stupende foto di Albe su un altro thread ci regalano il panorama mancato.
Dislivello complessivo m 1450,che non e' niente rispetto alle titaniche imprese di cui leggo qui, ma per noi e' un record!