GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Dolomiti di Brenta => Topic aperto da: AGH - 22/10/2014 16:20

Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 22/10/2014 16:20
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Alba sul Corno di Denno e Corno di Flavona

Sabato 18 ottobre 2014
Finalmente si presenta l’occasione, forse l’ultima di questa stagione per tentare di fare il mitico Sentiero Costanzi nelle Dolomiti di Brenta nordorientali, vagheggiato ormai da anni ma senza mai trovare finora le circostanze giuste. Il meteo ci apre una “finestra perfetta” il 18 e 19 ottobre: due giorni di tempo autunnale sereno e mite. L’idea è di partire dai pressi del rif. Peller (laghetto Durigal m 1906), fare la traversata fino al bivacco Bonvecchio e poi, lungo il cammino, decidere come fare il rientro, con opzione principale il versante est affacciato sulla valle di Tovel. Partiamo all’alba dai pressi del rif. Peller dove parcheggiamo l’auto, raggiungiamo quindi in breve Malga Tassula 2090 e percorriamo la sempre entusiasmante e grandiosa Val Nana.

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La grandiosa Val Nana

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I colori dell'autunno

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Val Nana, nei pressi di Passo Forcola

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Val Nana, sullo sfondo il Peller

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Val Nana: da sx Palòn, Peller

Il sentiero Costanzi 336 sfiora il Passo Forcola e si dirige in costa verso Cima Nana, quindi aggira il Sasso Rosso a nord risalendo un erto ghiaione. Con un traverso su roccette insidiose col fondo di ghiaino arriviamo a Passo Pra’ Castron 2503. Qui facciamo una breve sosta. Un pensiero va ad una cara amica che purtroppo ha lasciato la vita terrena prematuramente, ad appena 50 anni. :( . Carpe diem.

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Dal Sasso Rosso verso Pra Castron

Ora si inizia a fare sul serio. Ripartiamo per facilissime balze verso Cima Benon, che costeggiamo sul versante ovest. Arriviamo dunque in quota per l’inizio col brivido: ci affacciamo infatti sullo spettacolo abbastanza terrificante della famigerata “Schena de mul” (schiena di mulo o schiena dell’asen). E’ una stretta dorsale lunga circa 300 metri con degli spaventosi baratri ai due lati, senza alcuna protezione, ovvero niente a cui assicurarsi. Inizia abbastanza larga ma poi diventa sempre più esile fino a ridursi a circa in metro, un inciampo ed è la fine. Stringiamo le chiappe e, uno alla volta, trattenendo il respiro, passiamo.

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Inizio col brivido: la terrificante "Schena del mul"

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La temutissima "Schena de mul", senza alcuna protezione: un inciampo e addio (foto LS)

Un inutilissimo e breve spezzone di cordino ci accoglie dall’altra parte. Ma perché non metterlo nel tratto più rischioso? Mah. Vediamo dei cordini e dunque mettiamo gli imbraghi e abbiamo subito un assaggio di quello che ci aspetta. I cordini però finiscono quasi subito: un sentierino decisamente esposto costeggia Cima Tuena, quindi salendo un risalto roccioso (scala e corde) sbuca su un crinale. Si cala per un pendio erboso molto erto alla Bocchetta del Vento. Anche qui attenzione massima, uno sbaglio e si vola di sotto. Il sentiero, se così si può dire, è una traccia larga si e no 20 cm, e si arrampica su crinali rocciosi esposti o su prati assai ripidi ed esposti.

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Veduta sul Lago di Tovel

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Dalla "Schena de Mul" verso Bocchetta e Cima del Vento

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Dopo la schena de Mul si percorre in discesa il ripidissimo costone ovest di Cima Tuena

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Presso la Bocchetta del Vento, sullo sfondo ancora Cima Tuena

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Ogni tanto un provvidenziale cordino ci aiuta nelle discese su prati ripidissimi (foto LS)


Ogni tanto, nei tratti più pericolosi ma non sempre, qualche cordino aiuta la progressione. Io precedo Signo in avascoperta: sotto Cima del Vento attraverso l’ennesimo insidioso traverso senza alcuna protezione. Svolto dietro un costone e risalgo ancora per un costa erbosa ripida. Qui accade il fattaccio. Mentre risalgo con attenzione il costone erboso ripido, ad un tratto sento un urlo! Mi volto di scatto e mi si gela il sangue: vedo dei sassi filare giù per il costone, il cuore mi si ferma e attendo paralizzato dall’orrore l’istante in cui vedrò Signo precipitare giù per il dirupo. Vedo altri sassi rotolare giù nel vuoto ma non succede nulla. Attimi che sembrano un'eternità. Poi mi riprendo dalla sorpresa e scendo rapidamente il costone per vedere cosa è successo. “No ca**o, no ca**o!!!” mi dico mentre scendo col cuore in gola. Mi immagino di vedere Signo aggrappata coi denti e con le unghie da qualche parte. Ho con me un pezzo di corda da pochi metri, ma sarà sufficiente? Finalmente la vedo: è sul sentiero, in piedi e indenne! Mi sento enormemente sollevato…

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Il punto della scivolata: nella foto non si vede ma sotto la parete ripida c'era un canalone con salto nel vuoto

“Sono caduta per un paio di metri” dice tranquillamente quando mi raggiunge. Mi accascio a terra: ho perso cinque anni di vita dallo spavento! Neppure lei sa come ha fatto a cadere ma soprattutto come è riuscita a fermarsi nei primi metri. Sono quei costoni pratosi ripidissimi che se prendi velocità non ti fermi più. E sotto c’era un bel salto nel vuoto. Per fortuna nessun danno serio: qualche leggera escoriazione, un’unghia spezzata. Sono più traumatizzato io di lei...  Dopo questo spavento orrendo ripartiamo con attenzione quadruplicata e una certa tensione per l’accaduto che, per fortuna, poi si attenua camminando.
Rifletto sul fatto che davvero in montagna basta un NIENTE per passare istantaneamente dalla spensieratezza alla tragedia.

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Veduta verso Campo Flavona

Proseguiamo affrontando ancora salite e discese ripide per crestine, gole, forcella, costoni ripidissimi senza alcuna protezione, col sentierino erboso scivoloso e umido o col fondo di infame ghiaino. Incontriamo la prima persona, un ragazzo che è salito da Termon ed è abbastanza provato dal dislivello e dalla fatica. Dice che “il pezzo più brutto” deve ancora arrivare! Benon! Cima Sassara comunque non dovrebbe essere lontanissima, secondo lui ancora un paio d’ore. Completiamo l’aggiramento di Cima del Vento 2578, quindi costeggiamo Cima Livezze 2779, poi ancora salita esposta con brevi tratti attrezzati fino a Cima Rocca 2830. Siamo in marcia estenuante da quasi 7 ore. Finalmente avvistiamo con gioia da lontano, poco sotto cima Sassara, il Bivacco Bonvecchio 2790.

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Ecco il miraggio: Cima Sassara col Bivacco Bonvecchio

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Verso Cima Sassara (foto LS)

Il sorriso però ci si spegne sulle labbra man mano che avanziamo verso il costone: un baratro spaventoso ci si spalanca davanti. E adesso come diavolo ci arriviamo fin lì? Ci guardiamo in giro sconsolati, il precipizi terrificanti non lasciano immaginare alcuna via comoda ma un altro temendo ravanamento tra creste espostissime e baratri raccapriccianti. Non ci perdiamo d’animo e dopo una breve pausa ripartiamo.

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Il sorriso ci si spegne sulle labbra: baratri spaventosi ci separano dal bivacco Bonvecchio

Con traversone infido risaliamo anche Cima Paradiso 2838, quindi su e giù per un ottovolante di creste, valloncelli, forcelle, sentierini in costa espostissimi da trattenere il fiato. Passato un ultimo tratto infame senza protezioni, ecco finalmente il traverso che ci porta al Bivacco Bonvecchio a quota 2790, dove tiriamo un sospirone di sollievo. Ora il tratto da qui in avanti lo conosco e, nonostante non sia esattamente una passeggiata, mi sento molto più tranquillo.

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Cima Paradiso, i crinali verso il bivacco Bonvecchio

Al bivacco si temeva molto la comitiva di tedeschi fuori stagione che occupasse tutti i posti letto e invece no, non c’è nessuno. Ispezioniamo il bivacco, davvero molto bello con gli interni tutti in legno, e sistemiamo le nostre cose. Con una certa sorpresa leggiamo un avviso della SAT che notifica la chiusura ufficiale del tratto di sentiero Costanzi appena fatto per “manutenzione”. Cerchiamo l’acqua nei pressi del bivacco ma le due sorgenti sono esaurite. Mangiamo qualcosa poi, prima che cali il buio, saliamo fino a cima Sassara 2893, che si raggiunge in circa 15 minuti dal bivacco per il solito crinale esposto, per ammirare il tramonto. Il panorama dalla cima è davvero grandioso, quasi epico: se non fosse per le luci del fondovalle, pare di essere sperduti su un remoto pianeta roccioso.

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Bivacco Fratelli Bonvecchio

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Salita serale a Cima Sassara a vedere il tramonto (foto LS)

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Salendo a Cima Sassara per esposti crinali

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Pochi metri per Cima Sassara al Tramonto (foto LS)

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Panorama da Cima Sassara 2894, il punto più elevato della traversata

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Da Cima Sassara guardando verso il Peller (a dx in fondo)

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Ultime luci sul Corno di Denno e Corno Flavona

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Il sole è andato, ora si scende al bivacco per la notte

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Cala la notte...

Appena il sole se ne va cala un certo freschetto ma non fa freddissimo, dopo le foto di rito torniamo giù al bivacco e ci prepariamo per la notte. Non abbiamo portato sacchi a pelo: useremo le molte coperte a disposizione. Verso le 21 siamo nei letti a castello sprofondati nell’oscurità e quasi in catalessi quando, incredibilmente, sentiamo delle voci all’esterno!  Vediamo una luce fuori dalla finestra. Ma chi diavolo potrà essere a quest’ora col buio? Entrano due tizi: sono partiti in da Malga Pozzol su per la val Gelada, sostengono di essere rimasti fuori a fare foto notturne! (?). Sarà... Cerchiamo di rimetterci a dormire ma i due tizi armeggiano con gli zaini e le varie masserizie, quindi si mettono a mangiare alla luce fioca delle frontali. Tra tutte le cose commestibili che potrei pensare di portare in un bivacco, solo una non mi sarebbe mai venuta in mente: carote! Seduti su una panca nella penombra i due sgranocchiano, come conigli giganti, carote una dietro l’altra. Nel silenzio del bivacco immerso nel buio a quasi 3000 metri, risuona il solo rumor di mandibole dei due roditori per quasi un’ora: cric, croc, crunch crunch… Un’ora che pare non finire mai. Finalmente i due smettono di rosicchiare le preziose radici e si mettono a letto. Alleluja! La notte passa senza grossi intoppi, tra poderose russate di tutti (Signo compresa che russa coma una vaporiera). Alle 3.45 mi sveglio, non so per colpa di chi, esco a fare pipì e a guardar le stelle: che spettacolo meraviglioso! Una volta stellata nitidissima nel cielo nero come la pece, mentre il fondovalle è coperto da una candida coltre di nuvole. Torno a letto e ridormo sotto le pesanti coperte fino alle 6.00, quando suona la sveglia.

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Partenza!

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Lasciamo il bivacco Bonvecchio con un'alba meravigliosa sullo sfondo

Domenica 19 ottobre 2014
Ore 6.30: frugale colazione, caffè, merendina e in poco tempo siamo pronti. Puliamo il bivacco e mettiamo a posto letti e coperte. Siamo preoccupati per la poca acqua, abbiamo ancora circa un litro a testa e ci tocca il razionamento. Abbiamo ricavato ulteriori 500 cc sciogliendo la neve del nevaio fuori dal bivacco, anche se l’idea di bere quella roba non entusiama. Fuori c’è un’alba fantastica, con l’orizzonte colorato di rosa carico. Partono anche i due tizi verso Cima Sassara.

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Il mare di nuvole sotto di noi: sullo sfondo Caré Alto a sx e Presanella a dx

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Il traversone che costeggia Sasso Alto, sullo sfondo Cima Sassara

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Discesa verso Passo di Val Gelada (foto LS)

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Il crinale sud di Sasso Alto

Appena rischiara partiamo anche noi, avvicinandoci al Sasso Alto 2890 coi soliti passaggetti nel solito intrico di cengette, forcelle, canalini, crestine, non sempre protetti da cordino. I tratti attrezzati però sono nuovi di zecca e offrono una bella sicurezza, anzi sono quei rari momenti dove si può tirare il fiato. Dopo una cengia col soffitto roccioso basso dove bisogna andare quasi a gattoni, ecco il punto chiave più fastidioso: una decina di metri di una “mini schiena” di mulo, da fare con molta attenzione perché se si inciampa addio. Mettiamo giù elegantemente il c**lo per passare con più agio. Anche qui però non capisco: perché non si è messo qualche metro in più di cordino?

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Alba sul Corno di Flavona

Quindi giù di quota senza più problemi per la cresta ripida ma ben attrezzata, fino alla scala che immette in cima all’erto e faticoso ghiaione che conduce fino al Passo di Val Gelada 2676. Qui ci sarebbe la prima via d’uscita per scendere al Sentiero delle Palete e accorciare il rientro, ma decidiamo di proseguire. Ancora traversoni più o meno esposti, con poche o nulle protezioni, con discesa su infido ghiaino fino alla Bocchetta dei Tre Sassi  2616.

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Discesa verso la Bocchetta dei Tre Sassi, a centro Cima Vagliana

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Scendendo dal Sasso Alto

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Il tratto attrezzato con cordini e scala

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Bocchetta dei Tre Sassi

Qui cominciamo a ragionare sui tempi, siamo in lieve ritardo sulla tabella di marcia: Signo ha delle scarpe che non tengono bene sulle rognose discese sul ghiaino e deve affrontarle rallentando un po’ la marcia. La Bocchetta dei Tre Sassi sarebbe la seconda via d’uscita per scendere al Sentiero delle Palete ma procediamo verso gli Orti della Regina, con possibile discesa al Rif. Graffer.

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Da sx Sasso Alto, Corno di Flavona, Bocchetta dei Tre Sassi

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Vista verso Cinque Laghi e Presanella sullo sfondo

Ormai siamo in ballo, balliamo: niente discesa al Rif. Graffer ma decidiamo di proseguire per il Sentiero attrezzato Gustavo Vidi, ideale continuazione del Sentiero Costanzi che attraversa così tutta la catena del Brenta nord orientale dal Peller fino al Passo Grosté. La parte attrezzata è facile, molti traversi però sono esposti e senza protezione. Poi c’è il tratto finale che mette sempre paura a vederlo: una esile traccia corre sopra a un precipizio di pareti verticali senza nessuna assicurazione. Ma dopo aver fatto il ben più impegnativo Costanzi il giorno prima, questo tratto si fa quasi cantando :)

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Verso gli Orti della Regina

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Sentiero Vidi sul ciglio del precipizio: quasi 'na monàda dopo il Costanzi :)

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Sentiero Vidi

Teniamo d’occhio un numeroso gruppo di camosci che corre sulle cenge  duecento metri sopra le nostre teste (che spettacolo!): se dovessero far distaccare dei sassi non saremmo in una bella situazione. Per fortuna i camosci ci precedono a distanza adeguata. Sbuchiamo quindi sulla stretta dorsale finale sopra al Passo Grosté 2442, dove arriviamo verso le 11.30.

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In vista del Passo del Grosté

Sembra incredibile ma sul sentiero in piano, a pochi metri dai cartelli del passo e dove ormai non c’è più nessun pericolo, piglio una storta! Per fortuna senza danni. Il cartello Sat ci dà una mazzata al morale: 8 ore per il Rifugio Peller! Non tanto per la lunghezza ma perché arriveremo quindi sicuramente col buio. E’ un tratto che non conosco e non ho mai fatto. Il problema però è passare la parte rognosa del Sentiero delle Palete 306 prima che faccia notte, ma in questo caso siamo in campana perché ci vogliono “solo” 2h e 30 dal Grosté. Dopo breve sosta, ripartiamo di buona lena: la prima parte del Sentiero delle Palete è meravigliosa, attraversando le ampie praterie alpine di Pracastron di Flavona in leggera discesa. Costeggiamo Pietra Grande, Cima Vagliana, ci affacciamo sulla Val delle Giare. Magnifica la vista su Flavona e sul Lago di Tovel più in basso.

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Discesa per il Sentiero delle Palete

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Vista sul Biotopo Flavona

Ora il sentiero si impenna e vediamo con preoccupazione dove va infognarsi 300 metri più in alto. Un vallonazzo roccioso ripidissimo e franoso, veramente brutto a vedersi immaginando quanto può essere rognoso risalirlo. E infatti: dopo molti traversoni esposti senza protezione, qualche tratto attrezzato sommariamente con cordino ci porta direttamente nell’impluvio.

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Verso il Passo delle Palete

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Vista verso il meraviglioso Campo Flavona

Affrontiamo tratti esposti senza assicurazione, che risaliamo faticosamente su terreno infido roccioso a balze cosparse di ghiaia. Nella parte terminale, delle “scale” con staffe e cordino di sicurezza (in ottimo stato visto che l’attrezzatura è stata rinnovata di recente) risalgono la parete rocciosa con alcuni passaggi pressoché verticali. Infine affrontiamo un ultimo traverso dove è franata la cotica erbosa mettendo a nudo la viva roccia, decisamente umida e scivolosa. Sotto la parete ripidissima, un bel baratro! Per fortuna un provvidenziale cordino evita il suicidio. Un caminetto attrezzato facile conduce alla forcella delle Palete a quota 2314.

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Traverso insidioso salendo verso il Passo delle Palete

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Poco sotto il passo

Prima di sbucare sull’altro versante verso la Val Gelada ci chiediamo con una certa apprensione come possa essere la discesa. Indovinato: schifosa. Un ghiaione assai ripido e con fondo sdrucciolevole rende alquanto penosa la calata sul fondo del vallone. Arrivati in fondo, riprendiamo la marcia su comodo sentiero su prato, illudendoci che le ambasce siano finalmente finite. Sbagliato: dopo un altro traverso esposto con sentiero “mangiato” da erosioni e franamenti, ci troviamo a ravanare su un costone ripido terroso, esposto e franoso dove siamo costretti a salire a gattoni per rimanere in piedi. Ma che razza di “sentiero alpinistico” è questo? Se uno lo dovesse fare in discesa, o peggio col bagnato, è da ammazzarsi.

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Altro traversone del razzo, esposto e mangiato dalle frane, in certi tratti non c'è neppure il cavo ma bisogna attaccarsi ai pochi ciuffi d'erba rimasti; a sx il Passo delle Palete appena disceso

Superiamo anche questa difficoltà e scavallata una dorsalotta scendiamo verso la Livezza Piccola dove troviamo con gioia un serbatoio da dove sgorga acqua fresca (unico rifornimento possibile su tutto il percorso!). Beviamo abbondantamente e rabbocchiamo le borracce. Ci raggiungono tre romeni (!) che hanno fatto una scalata sul Gran de Formenton e scendono verso Maga Tuenna. Li seguiamo e per tenere il loro passo saltiamo il bivio del Sentiero delle Palete. Per fortuna me ne accorgo quasi subito: torniamo indietro a cercare il bivio ma a quel punto si impone una riflessione. Ha senso andare probabilmente a infognarsi in posti ignoti, prevedibimente difficili ed esposti quando mancano poche ore all’imbrunire? Guardiamo in alto dove dovrebbe passare il sentiero e pensiamo che di esposizioni e precipizi in due giorni ne abbiamo ormai avuti abbastanza.

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Il sole del tramonto si abbassa all'orizzonte sulla Val Flavona

Proseguiamo quindi verso Malga Tuena, con l’idea di salire eventualmente dalla Val Madris. L’altimetro però cala un po’ troppo di quota per i nostri gusti: siamo ormai prossimi a quota 1700 e salendo verso Pra Castron per raccordarci eventualmente col Sentiero delle Palete, che rientra in Val Nana costeggiando Cima Uomo, dovremmo risalire di ben altri 700 metri! Troppi. A questo punto l’idea “geniale”: guardo la carta e mi ricordo della Val Formiga! Solo 340 metri di dislivello ma, soprattutto, un sentiero più veloce e meno rognoso, almeno a giudicare dalla carta. Abbandoniamo dunque il Sentiero delle Palete e, raggiunta quindi velocemente Malga Tuena 1740, troviamo la deviazione del sentiero 311 e con un traversone decisamente infinito attraversiamo i meravigliosi versanti orientali delle Pale della Valina.

(http://lh5.googleusercontent.com/-AWJzxZEPaAg/VEbIPojovTI/AAAAAAAAoq0/7_mLeRNQSko/s800/costanzi-1090307.jpg)
Val Formiga

(http://lh3.googleusercontent.com/-aK7MPURCtJM/VEbISmE-6mI/AAAAAAAAoq8/OgD2Ts-zmfU/s800/costanzi-1090311.jpg)
I meravigliosi larici salendo al Passo Formiga

Gli ultimi 200 metri di salita per la bellissima ma ripida Val Formiga sono davvero duretti, la fatica comincia a farsi sentire: siamo in marcia praticamente da 12 ore ininterrotte salvo brevissime soste. Arriviamo finalmente al Passo Formiga 2072 ormai all’imbrunire, siamo salvi! Scolliniamo e scendiamo in Val Nana, dopo 15 minuti tiriamo fuori le pile frontali, navighiamo “a vista” per le vallette pratose con l’aiuto del gps del cello e raggiungiamo quindi Malga Tassulla. Quindi, coi piedi che ormai fumano, siamo finalmente alla macchina al Laghetto Durigal.

(http://lh5.googleusercontent.com/-zGv8m_HIeoI/VEbTlyFrA4I/AAAAAAAAor4/jyJCjBqJPfg/s800/track.jpg)
Il percorso

Conclusioni: traversata entusiasmante, grandiosa, epica, impegnativa, spettacolare con paesaggi immensi e selvaggi nelle zone meno battute delle Dolomiti di Brenta. Necessari allenamento adeguato e assoluta assenza di vertigini, passo sicuro. L’orientamento non è un gran problema: il sentiero è segnato molto bene e con abbonanza coi soliti segni bianco-rosso. Il percorso del resto resto passa per l’unica via possibile (spesso sulle creste) e quindi è difficile sbagliare strada :) . Poche le attrezzature di sicurezza, e non sempre nei posti dove sarebbero più necessarie. La fatica non è poca ma alla fine è più mentale che fisica, in quanto si deve mantenere sempre alta l’attenzione. Non sono infatti concesse distrazioni, che potrebbero costare molto care. Assenza d’acqua lungo il percorso, quindi partire riforniti adeguatamente. Consigliato imbrago e caschetto, scarpe con ottimo "grip". Diverse le vie di fuga possibili. Molto bello il Bivacco Bonvecchio in quota.

1° giorno Lago Durigal - Bivacco Bonvecchio
Sviluppo 15 km, dislivello non calcolato, circa 1400 o più

2° giorno Bivacco Bonvecchio - Sentiero Vidi - Passo Grosté, Sentiero Palete (parziale), rientro da Val Formiga - Lago Durigal
Sviluppo 26 km, dislivello non calcolato, circa m 1000
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: nantes - 22/10/2014 22:13
Per me il Costanzi ha sempre un fascino impareggiabile in tutte le stagioni, ma in autunno è spettacolare  :)
le tue foto poi sono uniche  8)
Bellissima anche la descrizione  :)

p.s.
Le palete a mio avviso sono più critiche ancora, se dalla Liveza proseguivi verso prà castron ti trovavi una rampa su zolle erbose da paura...  :o ;D
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 22/10/2014 22:23
Le palete a mio avviso sono più critiche ancora, se dalla Liveza proseguivi verso prà castron ti trovavi una rampa su zolle erbose da paura...  :o ;D

ecco infatti è proprio quello che temevo e volevo evitare, specie col buio :) Magari un'altra volta, con forze fresche :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: trabuccone - 22/10/2014 22:24
Complimenti davvero da paura (in tutti i sensi)  :) Brutta storia lo spavento che ti sei preso, non avrei voluto essere nei tuoi panni  :( per fortuna è andato tutto bene. Il tramonto a Cima Sassara è una chicca, 10 e lode per le foto  ;)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: JFT - 22/10/2014 23:47
Davvero una relazione... Epica! Foto entusiasmanti e racconto affascinante. Complimenti davvero, siete stati veramente bravi.
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 23/10/2014 00:00
I complimenti vanno a Signo, a parte lo spavento micidiale che mi ha fatto prendere, è stata davvero brava
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: climbalone - 23/10/2014 00:15
Eh, me lo sentivo che andavi, nel topic sul Costanzi che ho aperto un paio di settimane fa facevi tante di quelle domande...
 ;D

Comunque bello, bello, bello, bello!
Questo era il meteo giusto per fare l'itinerario!
Avvolti nelle nebbie, e flagellati dalla pioggia, io e l'amico Alberto ci siamo persi veramente un grande spettacolo.
(E forse in alcuni tratti anche la sensazione di essere così esposti.)

E... tutto è bene quel che finisce bene, ma ho provato spavento leggendo dello scampato incidente.
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 23/10/2014 07:21
Quest'anno avevo provato varie volte a programmarlo ma invano. Quando ho visto la finestra buona di bel tempo ho detto ora o mai più! :). E infatti ieri ha nevicato in quota e pare nevicherà anche oggi! Ma tu l'avevi già fatto in precedenza? Certo che con nebbia e pioggia deve essere abbastanza terrificante... :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: edel - 23/10/2014 13:44
Di fronte a certi giri e percorsi si rimane veramente senza parole, uno spettacolo e panorami da urlo!! :D   inutile commentare le foto che sono come sempre stupende. 
Pure io mi son sentita il cuore in gola leggendo il racconto ed ho saltato le righe per poter leggere che alla fine Signo si era fermata in tempo... è stata brava ma soprattutto fortunata!  :) 


Rifletto sul fatto che davvero in montagna basta un NIENTE per passare istantaneamente dalla spensieratezza alla tragedia.

una riflessione valida sempre per tutti ...  :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Guido - 24/10/2014 11:57
Guarda, sarò di parte, ma per quanto riguarda le foto, una delle tue più belle gite abbia visto documentate anzi, non solo tue, veramente, senza voler sviolinare. Sono rimasto a bocca aperta.
Una curiosità, senza voler essere sbruffone, ma solo per capire come rapportarmi quando mi chiedono informazioni in generale, sembra dal report di affrontare un sentiero molto impegnativo ed esposto e abbastanza pauroso; adesso a mente fredda, a parte la giustissima paura per la scivolata, con la tua esperienza è un sentiero così singolare e "difficile"?   Cioè io effettuando la translagorai ho trovato egualmente punti simili, magari in misura minore e solo per brevi tratti, ma anche io mi aspettavo fosse più "sentierosa". Certo che sì nel Costanzi devi quasi sempre stare con le orecchie dritte.... insomma non so se mi sono spiegato bene...
 ;D
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: roen - 24/10/2014 14:18
La doppietta Costanzi-Palete è veramente una meraviglia e in autunno rende veramente molto di più  :), peccato le giornate più corte :(.

Concordo pienamente con te sul fatto che la fatica è più mentale che fisica, devi sempre stare attentissimo!

Foto...che dire...meravigliose! Complimenti

P.S.: Domenica noi abbiamo fatto il giro Piz Galin, Croz dell'Altissimo e Lasteri, una meraviglia!   :D :D :D
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 24/10/2014 22:36
@guido: grazie per i complimenti :) Mah guarda, chiaro che ora a mente fredda, e col senno di poi, non posso giudicare troppo difficile tecnicamente il Costanzi, ma resta comunque un percorso escursionistico decisamente impegnativo dove bisogna sempre stare molto attenti, non ci si può concedere distrazioni perché i tratti pericolosi sono davvero tanti. Non manderei a cuor leggero nessuno che non fosse esperto. Non certo per i tratti attrezzati che sono quasi una fesseria, quanto per i molti tratti esposti senza alcuna protezione. Sono quelli che "stancano" mentalmente  ;D. Chiaro anche che, se dovessi rifarlo ora, conoscendo il percorso adesso sarei molto più tranquillo di quando ho dovuto affrontarlo la prima volta, senza sapere cosa mi aspettasse :)))

@roen: sì la "fatica mentale" in questo caso supera di gran lunga quella fisica. Poi dipenderà anche dal fatto di essere più o meno abituati alle esposizioni, io le sopporto quando sono in ferrata ad esempio, ma senza assicurazione le sopporto molto meno :D
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: signoraaquilone - 25/10/2014 14:35
Brutta storia lo spavento che ti sei preso, non avrei voluto essere nei tuoi panni  :( per fortuna è andato tutto bene.
Avresti preferito essere nei miei?!  ;D  ::) ;)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: signoraaquilone - 25/10/2014 14:37
I complimenti vanno a Signo, a parte lo spavento micidiale che mi ha fatto prendere, è stata davvero brava
Ti giuro che non l'ho fatto apposta  ;D

Beh, bravissimo sei stato tu ;) io ti sono solo venuta dietro...con calma  ::)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Man - 26/10/2014 11:13
Ti giuro che non l'ho fatto apposta  ;D

Beh, bravissimo sei stato tu ;) io ti sono solo venuta dietro...con calma  ::)

Brava Signora e bravo agh, come dicono dalle mie parti, siete 'cool as a cucumber'. Non tutti avrebbero proseguito col piano dopo quello spavento.
Foto pazzesche. :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 26/10/2014 14:32
Brava Signora e bravo agh, come dicono dalle mie parti, siete 'cool as a cucumber'. Non tutti avrebbero proseguito col piano dopo quello spavento.
Foto pazzesche. :)

c'è da dire che tornare indietro avrebbe significato rifare la "schena del mul"   ::)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Gino61 - 26/10/2014 16:51
Bravi e complimenti a tutti e due a me è successo una volta con mia moglie una cosa simile adesso solo sentieri comodi e sicuri  :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: miki - 27/10/2014 07:12
Aò!! alla fine sei poi andato ;) Peccato per il taglio... Il tratto in uscita da cima uomo è uno dei panorami più singolari che abbia mai visto.. 8) ::) ::)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 28/10/2014 07:12
Peccato proprio per niente, avremmo dovuto farlo col buio, meglio di no! :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: miki - 28/10/2014 07:17
peccato nel senso che tu sia arrivato lungo, non per la scelta che invece è stata saggia. Pensando positivo hai pronta la scusa per fare un altro giro, magari un anello cima uomo, sasso rosso ;)..
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 28/10/2014 08:27
peccato nel senso che tu sia arrivato lungo, non per la scelta che invece è stata saggia. Pensando positivo hai pronta la scusa per fare un altro giro, magari un anello cima uomo, sasso rosso ;)..

certamente ci sarà occasione a questo punto per fare anche la parte del Palete mancante :)
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: chiara - 28/10/2014 19:25
chapeau, splendido report, splendide foto.....e nn posso farne a meno..continuo a rileggerlo e ammirare le foto.... e anch'io sono un po' lì coi vs passi, e senza vertigini  ;D !!! grazie per condividere tutto questo bravissimi.
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: chiara - 28/10/2014 20:19
 http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/10/28/giu-da-canalone-morta-donna-nel-cuneese_ea19f47d-116a-42fd-bfc0-8f9b24c532d6.html (http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/10/28/giu-da-canalone-morta-donna-nel-cuneese_ea19f47d-116a-42fd-bfc0-8f9b24c532d6.html)
  :( a dimostrazione che a volte non servono grandi precipizi, ma porca miseria!!!!!!!!!!!
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Normanno - 29/10/2014 13:24
Splendido giro e splendide foto! Complimenti davvero!! Bravi!
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Alan - 30/10/2014 18:42
bel giro!!!  :o E come sembre belle foto!!!
Sicuramente da fare, ma accompagnati  ;D ;D
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: PassoVeloce - 08/11/2014 21:19
 :o :o :o :o :o cavolo che spavento!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e che c**o che si sia fermata! mi son venuti i brividi a leggere perchè ho ricordi molto vaghi del percorso... non so se adesso lo rifarei...quella volta con nantes ero ancora giovane e spensierata e non pensavo così assiduamente al rischio scivolone che lì è tutt'altro che un'ipotesi remota..soprattutto con un pò di umido!   :-[ dal Bivacco Bonvecchio in poi ho buio totale...bohhh..ricordo qualcosa del salto di Val Gelada e poi il parcheggio  ;D
Complimenti per aver scelto la val Formiga.. sconosciuta ma ottimo "taion" per evitarsi tutta la val Madris e la sella del Sasso Rosso..
c'è da dire che tornare indietro avrebbe significato rifare la "schena del mul"   ::)
beh sai che alla fine la schena del mul per la quale non avevo dormito la notte era molto più facile di altri punti che venivano dopo..traversi su erba o forcellette da salire e scendere..
Titolo: [BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 08/11/2014 21:35
a me pare molto più pericolosa e impegnativa la prima parte Prà Castron-Bonvecchio che la seconda, ovvero Bonvecchio-Bocchetta dei Tre Sassi. Sarà forse perché la seconda parte l'avevo già fatta, ma quando sono arrivato al Bonvecchio ho tirato un sospirone :)
Certo conoscendo il percorso, ora, se dovessi rifarlo, sarei più rilassato (si fa per dire) della prima volta, quando affronti l'ignoto e dietro ogni cresta non sai mai cosa ti aspetta  ;D
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: nantes - 09/11/2014 14:51
...ho ricordi molto vaghi del percorso... non so se adesso lo rifarei...quella volta con nantes ero ancora giovane e spensierata e non pensavo così assiduamente al rischio scivolone che lì è tutt'altro che un'ipotesi remota..soprattutto con un pò di umido!   :-[ dal Bivacco Bonvecchio in poi ho buio totale...bohhh..ricordo qualcosa del salto di Val Gelada e poi il parcheggio  ;D
sono convinto che ora lo rifaresti fischiettando...  8)
(comunque ricordo ancora la tua espressione un po dubbiosa quando abbiamo intravisto il Bonvecchio e sopratutto la serie di forcellette e traversi che ci aspettavano  ::) )
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Claudia - 09/11/2014 15:39
Veramente non ho parole... passi per la fortuna del meteo meraviglioso, ma le tue fotografie hanno una limpidezza e una luce incredibili! Sembrano finti.
La schiena dell'asino fa paura solo a vederla in foto, non oso pensare ad esserci sopra!
Alla fine del secondo giorno, avete fatto benissimo ad accorciare il giro, non conosco i posti ma il percorso che avreste dovuto fare col buio sarebbe stato lungo e mi pare di aver capito non semplice!
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: giesse59 - 09/11/2014 16:10
Che escursione, che report, che foto ... e che spavento !

Purtroppo ne so qualcosa di quel che si prova in certi momenti, quando in una frazione di secondo il piacere dell'escursione rischia di trasformarsi in tragedia. Lo so bene da quel giorno dell'ottobre 2007 in cui mio figlio "partì" su un tratto esposto presso il Passo Pietra Tagliata (zona Alpe di Succiso, Appennino Reggiano) e quando lo raggiunsi 50 metri più in basso con una caviglia palesemente fratturata, un polso che sembrava fratturato anch'esso (e così infatti era), semisvenuto e sanguinante mi considerai lo stesso più che fortunato perchè temevo di trovarlo ... ve bè, non diciamolo neppure  :-\.

Tornando alla gita, qualche spezzone del percorso (il Vidi, gli Orti della Regina, la Bocchetta dei Tre Sassi, la parte più settentrionale del Pian di Nana) lo conosco anche io, quando arrivando alla Bocchetta dei Tre Sassi dalla Val Gelada incrociammo un paio di gruppi che facevano il Costanzi ci è venuta una mezza idea di metterlo in agenda, ma quella "schiena dell'Asino" ... mi sa che non ne faremo di nulla.
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Claudia - 09/11/2014 16:45
Purtroppo ne so qualcosa di quel che si prova in certi momenti, quando in una frazione di secondo il piacere dell'escursione rischia di trasformarsi in tragedia. Lo so bene da quel giorno dell'ottobre 2007 in cui mio figlio "partì" su un tratto esposto presso il Passo Pietra Tagliata (zona Alpe di Succiso, Appennino Reggiano) e quando lo raggiunsi 50 metri più in basso con una caviglia palesemente fratturata, un polso che sembrava fratturato anch'esso (e così infatti era), semisvenuto e sanguinante mi considerai lo stesso più che fortunato perchè temevo di trovarlo ... ve bè, non diciamolo neppure  :-\.
che bruttissima esperienza!!  :o
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: giesse59 - 09/11/2014 17:54
che bruttissima esperienza!!  :o

Per fortuna a lieto fine ... anche psicologico, visto che il ragazzo (aveva 11 anni e mezzo al momento dell'incidente) non ha perso la voglia di andare per monti
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: climbalone - 09/11/2014 18:30
... ma quella "schiena dell'Asino" ... mi sa che non ne faremo di nulla.
Tra il Passo di Val Gelada e il Benon, dove si snoda la parte più impegnativa del sentiero, questo non mi pare il tratto più insidioso.
Ai lati della cresta ci sono due pendii ripidi, mica due burroni verticali!
(http://www.trekking-etc.it/etc-trekking/content/treks/europe/it/tn/dolomiti-di-brenta/catena-settentrionale/sentiero-costanzi/dscn7099-cresta-verso-il-benon/image-big.jpg)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: giesse59 - 09/11/2014 20:07
Tra il Passo di Val Gelada e il Benon, dove si snoda la parte più impegnativa del sentiero, questo non mi pare il tratto più insidioso.
Ai lati della cresta ci sono due pendii ripidi, mica due burroni verticali!
(http://www.trekking-etc.it/etc-trekking/content/treks/europe/it/tn/dolomiti-di-brenta/catena-settentrionale/sentiero-costanzi/dscn7099-cresta-verso-il-benon/image-big.jpg)

Questo tipo di sentieri, esposti su entrambi i lati, sono proprio quelli che patisco di più. E'un fatto solo mentale, perchè se incontro un sentiero strettissimo e molto esposto da un lato, ma "appoggiato" al monte dall'altro mi sento immensamente più sicuro, ma ormai mi conosco e so che percorsi come questo è meglio che non li faccia.

Per esempio, la traversata del Catinaccio d'Antermoia è stata divertimento puro ... ma quella breve camminata sulla cresta sommitale la ricordo ancora con puro terrore  :-\

Un passaggio tipo "schiena dell'asino" c'è sulla cresta della Bagola Bianca al Pisanino, nelle Apuane. Sono riuscito a percorrerla una volta ... ma ho detto a me stesso "mai più".
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 10/11/2014 07:43
Climb, è vero che sulla schiena d'asino non sono pareti verticali ma quasi. Un inciampo ed è la fine, non ti fermi più e ciao :) Non capisco invece la logica di non mettere nulla nella parte più rischiosa, quella centrale, e un pressoché inutile spezzone di cordino a sud... O la logica è quella di «spaventare» all'inizio per fare tornare indietro i più timorosi? :)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: climbalone - 10/11/2014 21:49
Ho percorso il Sentiero Costanzi due volte, in entrambe il tratto dal Passo di Val Gelada al Passo di Prà Castron, in direzione da sud verso nord, quindi per quanto mi riguarda, la Schena del Mul è alla fine del percorso, non all'inizio. Questo già cambia un po' le cose, secondo me, perché lo si percorre dopo una bella scammellata con vari punti esposti, e quindi l'occhio ha fatto un po' l'abitudine.
 :)

Avere una scarpata su entrambi i lati dà fastidio perché su entrambi i lati la coda dell'occhio trasmette al cervello un'immagine il cui movimento contrasta con quella in primo piano.
Più prosaicamente, ci sono due lati verso cui cadere invece di uno solo, e nessun lato a cui appoggiarsi. Tanto per dire che il nostro cervello non è mica stupido; anzi è programmato molto bene.
 ;)

Quindi in alcune persone, come capita a giesse59, può essere superata una soglia di tolleranza, cosa che invece non accade se la scarpata è solo da un lato.
Credo sia questione di abituarsi gradualmente, vedi topic sulle vertigini.
Il rischio oggettivo (inciampo = evento tragico) penso non sia maggiore rispetto a tanti altri sentieri esposti che ci sono in montagna.
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Man - 11/11/2014 23:27
Credo sia questione di abituarsi gradualmente, vedi topic sulle vertigini.

Come detto nell'altro thread, per me questa generalizzazione e' irrealistica. Sicuramente ci sono molti che si abituano gradualmente, ma altri non vincono le loro fobie con l'esperienza: una fobia e' una fobia. Ti faccio un'analogia. Io per lavoro devo usare moltissimo l'aereo. Sono molto razionale e ho ben presenti le statistiche che dicono che volare e' più' sicuro che andare per strada, eccetera; ho anche avuto lunghe conversazioni con piloti che mi hanno ripetuto cose 'rassicuranti' che peraltro già' sapevo (la ridondanza dei sistemi in aeronautica e via dicendo). Eppure ho una leggera fobia di volare e puntualmente, ogni volta che sono su, mi preoccupo per qualsiasi piccola turbolenza.
Continuo a volare, mi impongo di farlo, ma ogni volta e' la stessa cosa, senza miglioramenti.
Nello stesso modo, potrei anche andare su sentieri come la schiena d'asino cento volte (no), impormelo, pensare che e' quasi impossibile inciampare se si e' concentrati, che non cado camminando sul bordo del marciapiede che e' molto più' stretto...ma ogni singola volta me la farei sotto.  :)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 12/11/2014 07:53
La schiena d'asino peraltro non è l'unico punto critico del Costanzi: verso il Sasso Alto c'è un altro passaggio, per fortuna breve, una crestina con burroni sui lati, dove abbiamo messo giù indecorosamente il culo per passare meglio :)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Man - 12/11/2014 09:28
Si' lo avevo notato nella relazione. Ho immaginato che non avessi messo la foto pensando ai piu' impressionabili fra di noi  :D
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 12/11/2014 09:36
questo il passaggio: in foto dice poco, in loco fa più impressione :)

(https://lh6.googleusercontent.com/-L4BuLNiltV4/VEbGMffCm5I/AAAAAAAAomc/gTXYzlZ-eHI/s800/costanzi-1090127.jpg)

(https://lh6.googleusercontent.com/-_Eoem8nbQOw/VEbGct6xgEI/AAAAAAAAonE/UAnJGeRskjE/s800/costanzi-1090148.jpg)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Alan - 13/11/2014 11:33
sono convinto che ora lo rifaresti fischiettando...  8)
(comunque ricordo ancora la tua espressione un po dubbiosa quando abbiamo intravisto il Bonvecchio e sopratutto la serie di forcellette e traversi che ci aspettavano  ::) )
Dovrei farlo anche io.... per abbattere le mie paure!!!
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: miki - 13/11/2014 17:23
Dovrei farlo anche io.... per abbattere le mie paure!!!
;D ;D ;D ti ricordo che abbiamo fatto la migotti slegati poi tu hai proseguito per le bocchette senza kit da ferrata..
il costanzi è molto più tranquillo  ??? ::)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: climbalone - 13/11/2014 21:45
questo il passaggio: in foto dice poco, in loco fa più impressione...
Beh, dai, un po' di "tremolìo alle gambe" lungo un paio di creste è sicuramente un prezzo più che accettabile per un sentiero spettacolare come il Costanzi, soprattutto se fatto in condizioni meteo meravigliose come quelle che avete trovato.
 ;)
Così su due piedi, mi vengono in mente alcuni altri itinerari belli con un tratto di cresta più o meno della stessa "portata" di quelli di cui abbiamo parlato:
- Catinaccio di Antermoia, ferrata ovest e est, con passaggio in cresta vicino alla cima
- Via normale a Cima Ghez
- Via normale alla Cima Ombretta Orientale
 :)
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Alan - 14/11/2014 16:21
;D ;D ;D ti ricordo che abbiamo fatto la migotti slegati poi tu hai proseguito per le bocchette senza kit da ferrata..
il costanzi è molto più tranquillo  ??? ::)
Ah si?? Beh allora..........

La migotti slegato è meglio farla che legati, a meno che non procedi tiro per tiro e ti assicuri a quelle sottospecie di "soste"... :)
Cmq Miki, non ti ho più visto nè sentito... mmmmm che fine hai fatto?

Climb, portami a fare il costanzi :)!!! Ho bisogno di compagni di montagna... son stuf di girare da solo!!! Anche perchè tra un pò dimentico come si parla l'italiano......
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Guido - 14/11/2014 16:34
questo il passaggio: in foto dice poco, in loco fa più impressione :)

(https://lh6.googleusercontent.com/-L4BuLNiltV4/VEbGMffCm5I/AAAAAAAAomc/gTXYzlZ-eHI/s800/costanzi-1090127.jpg)

(https://lh6.googleusercontent.com/-_Eoem8nbQOw/VEbGct6xgEI/AAAAAAAAonE/UAnJGeRskjE/s800/costanzi-1090148.jpg)

Nella prima foto, proseguendo dritti, senza passare sotto il tetto si può salire, con un po' d'attenzione (II) esposto, al bellissimo Sasso Alto è presente anche un cordino, nella prima balza per montare sulla cresta.
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Alan - 14/11/2014 16:42
lo vedo anche da qui o sbaglio?
3cm sopra il simbolo della SAT (seguendo la cresta), righetta chiara che va in diagonale nella parte di parete in ombra
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 15/11/2014 05:32
No è il cavo che porta alla cengia
Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: Luca bimbo - 30/07/2017 00:00
Salve a tutti...sono appena tornato da 2 gg di trekking su questo percorso....partito il 28 luglio alle ore 14 dal rifugio peller ed  arrivato al bivacco bonvecchi o alle 20.30 (tempo stimato dai cartelli ore 8,30)..sentiero non banale con tratti esposti pericolosi soprattutto in condizione di terreno bagnato in quanto molti sono i traversi da superare in esposizione su manto erboso..il bivacco è ben tenuto con 6 posti letto con materassi, molte coperte, ma naturalmente senza stufa (2750) e purtroppo senza acqua(sorgente esaurita).
dopo aver passato in solitaria la notte al bivacco sono partito alle 7 e dopo aver risalito la facile cima sassara mi sono diretto al passo del groste per il sentiero attrezzato vidi(facile).
Arrivo al passo groste h 10.30 e ripartito alle 11.10(ritorno al peller 8h) :'( :'(
Dopo una breve sosta per rifornimento acqua ho percorso il sentiero delle palete..facile la prima parte ,ma rognosa ed esposta la seconda con tratti attrezzati e traversi esposti su manto roccioso/erboso da non sottovalutare...evitata la cima dell'uomo mi sono diretto verso il passo della nana e poi verso il rifugio peller passando prima per il baito della nana (ricovero di emergenza con stufa senza legna ma maltenuto), per la malga tassella e l'adiacente bivacco pinamonti (bellissimo in ottime condizioni).
Unica fonte di acqua sono "l'oreficeria" rifugio stoppani.....ed una fonte d'acqua presente sul sentiero delle palete prima di arrivare al bivio verso la malga tuenno (ben visibile il tubo blu che passa appena sotto il sentiero e va a confluire in un contenitore di acciaio rettangolare ben visibile a 10 mt dal sentiero dal quale si diramano probabilmente ile tubazioni che riforniscono acqua alla malga situata più a valle...è comunque presente un rubinetto dal quale si può tranquillamente rabboccare borracce)....
Arrivato al peller alle 19 ho cenato divinamente e poi ripartito...
P.s.: il rifugio peller merita una visitaTina per la bellezza del posto, ma soprattutto per la disponibilità dei gestori...piatti fantastici e gestori alla buona...veri rifugisti di montagna....
Il saggio gestore Rinaldo panizza vi accontenterà in tutto...fidatevi..
Un consiglio per chi si avventura e' evitare le giornate umide...se scivolate in quei posti vi trovano dopo 3 gg...pensate che durante tutto il ritorno dal groste al peller ho incontrato 0 persone...così come in andata nella parte più impegnativa del sentiero costanza quindi per 2/3 dell'andata...
Io l'ho fatta in solitaria quindi nei tratti attrezzati mi sono sempre assicurato, ma se lo fate in compagnia è meglio...non fate affidamento alle sorgenti in quota...quest'anno siamo sul secco. Andante :D
La bellezza di questi posti e' proprio la tranquillità e l'assenza di quel caos prodotto dagli impianti di risalita....purtroppo al rifugio stoppani sono stato obbligato per il rifornimento idrico ma sapendo dell'esistenza della fonte sopracitata avrei evitato la mondanità....sarà per la prossima....

Titolo: Re:[BRENTA] Sentiero Costanzi, Sentiero Vidi, Sentiero Palete (2 gg)
Inserito da: AGH - 30/07/2017 09:52
Salve a tutti...sono appena tornato da 2 gg di trekking su questo percorso....partito il 28 luglio alle ore 14 dal rifugio peller ed  arrivato al bivacco bonvecchi o alle 20.30 (tempo stimato dai cartelli ore 8,30)..sentiero non banale con tratti esposti pericolosi soprattutto in condizione di terreno bagnato in quanto molti sono i traversi da superare in esposizione su manto erboso..il bivacco è ben tenuto con 6 posti letto con materassi, molte coperte, ma naturalmente senza stufa (2750) e purtroppo senza acqua(sorgente esaurita).
dopo aver passato in solitaria la notte al bivacco sono partito alle 7 e dopo aver risalito la facile cima sassara mi sono diretto al passo del groste per il sentiero attrezzato vidi(facile).
Arrivo al passo groste h 10.30 e ripartito alle 11.10(ritorno al peller 8h) :'( :'(
Dopo una breve sosta per rifornimento acqua ho percorso il sentiero delle palete..facile la prima parte ,ma rognosa ed esposta la seconda con tratti attrezzati e traversi esposti su manto roccioso/erboso da non sottovalutare...evitata la cima dell'uomo mi sono diretto verso il passo della nana e poi verso il rifugio peller passando prima per il baito della nana (ricovero di emergenza con stufa senza legna ma maltenuto), per la malga tassella e l'adiacente bivacco pinamonti (bellissimo in ottime condizioni).
Unica fonte di acqua sono "l'oreficeria" rifugio stoppani.....ed una fonte d'acqua presente sul sentiero delle palete prima di arrivare al bivio verso la malga tuenno (ben visibile il tubo blu che passa appena sotto il sentiero e va a confluire in un contenitore di acciaio rettangolare ben visibile a 10 mt dal sentiero dal quale si diramano probabilmente ile tubazioni che riforniscono acqua alla malga situata più a valle...è comunque presente un rubinetto dal quale si può tranquillamente rabboccare borracce)....
Arrivato al peller alle 19 ho cenato divinamente e poi ripartito...
P.s.: il rifugio peller merita una visitaTina per la bellezza del posto, ma soprattutto per la disponibilità dei gestori...piatti fantastici e gestori alla buona...veri rifugisti di montagna....
Il saggio gestore Rinaldo panizza vi accontenterà in tutto...fidatevi..
Un consiglio per chi si avventura e' evitare le giornate umide...se scivolate in quei posti vi trovano dopo 3 gg...pensate che durante tutto il ritorno dal groste al peller ho incontrato 0 persone...così come in andata nella parte più impegnativa del sentiero costanza quindi per 2/3 dell'andata...
Io l'ho fatta in solitaria quindi nei tratti attrezzati mi sono sempre assicurato, ma se lo fate in compagnia è meglio...non fate affidamento alle sorgenti in quota...quest'anno siamo sul secco. Andante :D
La bellezza di questi posti e' proprio la tranquillità e l'assenza di quel caos prodotto dagli impianti di risalita....purtroppo al rifugio stoppani sono stato obbligato per il rifornimento idrico ma sapendo dell'esistenza della fonte sopracitata avrei evitato la mondanità....sarà per la prossima....
Ottimo,  si l'acqua è  un problema,  del resto sei quasi sempre sulle creste. La sorgente lungo il sentiero Palete l'avevo mappata su Openstreetmap

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