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Purtroppo ne so qualcosa di quel che si prova in certi momenti, quando in una frazione di secondo il piacere dell'escursione rischia di trasformarsi in tragedia. Lo so bene da quel giorno dell'ottobre 2007 in cui mio figlio "partì" su un tratto esposto presso il Passo Pietra Tagliata (zona Alpe di Succiso, Appennino Reggiano) e quando lo raggiunsi 50 metri più in basso con una caviglia palesemente fratturata, un polso che sembrava fratturato anch'esso (e così infatti era), semisvenuto e sanguinante mi considerai lo stesso più che fortunato perchè temevo di trovarlo ... ve bè, non diciamolo neppure .
che bruttissima esperienza!!
... ma quella "schiena dell'Asino" ... mi sa che non ne faremo di nulla.
Tra il Passo di Val Gelada e il Benon, dove si snoda la parte più impegnativa del sentiero, questo non mi pare il tratto più insidioso.Ai lati della cresta ci sono due pendii ripidi, mica due burroni verticali!
Credo sia questione di abituarsi gradualmente, vedi topic sulle vertigini.
sono convinto che ora lo rifaresti fischiettando... (comunque ricordo ancora la tua espressione un po dubbiosa quando abbiamo intravisto il Bonvecchio e sopratutto la serie di forcellette e traversi che ci aspettavano )
Dovrei farlo anche io.... per abbattere le mie paure!!!
questo il passaggio: in foto dice poco, in loco fa più impressione...
ti ricordo che abbiamo fatto la migotti slegati poi tu hai proseguito per le bocchette senza kit da ferrata.. il costanzi è molto più tranquillo
questo il passaggio: in foto dice poco, in loco fa più impressione