Sabato, confidando nel fatto che verso mezzogiorno le nuvole si sarebbero dissolte
siamo partiti alla volta di S.Lorenzo in Banale per veder questa valle poco conosciuta...ovvero la Val di Jon.
Lasciata la macchina in loc. Baesa (900 mt) il sentiero parte subito deciso con un pavimentazione in sassi e cemento resa ancora più ostica dalla presenza di foglie umide e molto scivolose...dopo i primi 40 minuti nel bosco si sbuca su una collinetta dove inizano delle bellissime baite...è la località "masi Jon".
Guardiamo in su ma sembra che nuvole e nebbie non accennino ad alzarsi
lungo il sentiero delle persone ci consigliano di arrivare al massimo dino al lago d'Asbelz e nel caso ci sia nebbia di tornare indietro: "proseguendo il sentiero si fa brutto e con la nebbia è facile perderlo"
Proseguiamo ancora con il sentiero in mezzo al bosco finchè inizia ad aprirsi verso un altro tratto "collinare" dal quale riusciamo ancora ad ammirare il panorama verso S.Lorenzo in Banale, il monte Gazza, il Casale e in mezzo la Valle dei Laghi.
Proseguiamo su un tratto molto esposto e passata la curva ecco improvvisamente salira la nebbia anche dal basso "oh noooo
"..."vabbè proseguiamo almeno fino a sto lago...sempre se si riesce a vederlo" ci diciamo....Dopo aver visto vagamente alla nostra sinistra dei resti di vecchie malghe arriviamo alla Malga d'Asbelz...della malga rimane poco ma la "casa" a fianco è in ottimo stato, proviamo ad aprire la porta ma l'interno non è come l'esterno..meglio chiudere in fretta!
Ricominciamo a salire fino ad arrivare al laghetto...qua magicamente la visibiltà aumenta ma solo perchè è in un posto riparato...tutt'intorno non si vede niente!
E' mezzogiorno....ricordiamo le parole del gentile signore incontrato prima mentre cerchiamo di vedere dove prosegue il sentiero...alla fine decidiamo "andiamo avanti!"
(anche perchè rifare quel sentiero scivoloso in discesa mi metteva i brividi)
Cominciamo bene...il sentiero ben chiaro ma molto stretto passa su costoni di erba umida, poi sale, ripassa i costoni....ci fermiamo ma ancora la nebbia non si apre!!
C'è un pò di sconforto dato dal fatto di non poter ammirare dei panorami che sarebbero stati stupendi...cmq nonostante la nebbia alla nostra destra vediamo scendere questi pendii e canaloni oltre i quali ...il nulla!
stando attenti a ogni passo proseguiamo fino alla Busa di Senaso dove il sentiero inizia a secndere su ghiaioni e qualche resto di neve....poi iniziano i mughi e la visibilità aumenta di qualche metro!!Arrivati al Prà del Vescovo il sentiero si fa più tranquillo e perde quota lentamente ma ormai il peggio è passato...
"la val D'Ambiez!!" finalmente si vede la valle, la strada e pure il rifugio al Cacciatore!in pochi minuti siamo già lì..ci fermiamo un attimo ad osservare un gruppetto di cacciatori poi cancelliamo l'idea di salir fino al Rif. Agostini "tanto non si vede niente!!"..facciamo una pausa su una panchina cercando di scrorgere sulle montagne che iniziano a schiarirsi dove siamo passati
scendono certi canaloni!!
In circa 1h15 di strada eterna arriviamo alla macchina... il cielo sta iniziando a schiarirsi ma ci sono ancora nebbie...peccato!!
Tutto sommato è stato un bel giro
mi dispiace non aver visto neanche una cima
cmq è una scusa per rifarlo IN ESTATE!!
Dislivello: 1.500 mt
Tempi: 6h fino al cacciatore e 1h45 a Baesa