Dopo essermi studiato il percorso con varie ed eventuali, raccolto informazioni, di buon mattino parto dal parcheggio, ampio, vicino alla Chiesetta degli Alpini in Val Biole, poco sopra Andalo, direzione Valle delle Seghe passando vicino al "rifugio" direi ristorante "La Montanara". La strada forestale è quasi tutta in ombra e si fa via via sempre più ripida fino al bivio col rifugio "Croz dell'Altissimo", qui perdo buoni 200 m di dislivello per raggiungere la vallata che sale da Molveno.
Il sentiero ad un certo punto è a strapiombo sulla Valle delle Seghe.
Sentiero, il 340B, conosciuto con il nome de "Le Grotte".
Lunghi tratti pianeggianti verso il rifugio, un po' di esposizione ma sentiero molto largo e "protetto".
Prendo il sentiero che risale la Val Perse poi, alla Busa dell'Acqua, devierò per la Bocca della Vallazza.
Prima del breve tratto attrezzato, il sentiero della Val Perse è abbastanza "morbido", poi ripida gola fino alla Busa dell'Acqua, breve tregua e lunga dura salita, su ghiaino, pietre dalle più svariate dimensioni, fino alla Bocca della Vallazza, dove il paesaggio, non che prima fosse stato brutto, è sublime. La temperatura è decisamente alta, il sole "ciocca" di brutto, trovo delle sorgenti dove rinfrescarmi gradevolmente.
Bocca della Vallazza sulla sx.
Qui, al centro, si vede ancora meglio.
Croz dell'Altissimo al centro.
Arrivare fin qui è stato dispendioso, mi guardo intorno, quasi sbalordito e scatto numerose foto. Per chi volesse arrivare fin qui è già comunque un bel giro, molto panoramico, lo sforzo è indubbiamente ripagato. Ora mi attendono gli ultimi 400 m di dislivello per raggiungere Cima Roma, saranno forse quelli più duri, sotto un sole pazzesco in un ambiente lunare, molti ometti mi indicano la via che è un po' laboriosa, lo sguardo si perde di fronte a tanta bellezza. Un po' di scatti dalla forcella.
Turrion Alto e Basso.
Verso il lago di Molveno.
Cima Gaiarda e Crozzon dei Mandrini a sx.
Mi avvicino alla cima, qualche crepaccio qua e la, gradoni di roccia ed un silenzio assoluto accompagnano i miei passi.
Oramai ci sono, manca veramente poco, qui un salto mostruoso e spettacolare verso il lago di Molveno.
In vetta!
Più tardi ridiscendo con calma nuovamente verso la Vallazza con, poco prima, deviazione ad osservare qualche crepaccio e insenature nascoste, poi mi porto ai piedi del Turrion Alto e risalgo brevemente per il Passo della Gaiarda, quindi giù per Malga Spora e nuova salita, che conosco, per il Passo Clamer, superato arrivo a quota 2350 m, poco sotto della Cima dei Lasteri per arrivare successivamente all'omonimo passo. Da qui lunga discesa verso Andalo e la Val Biole, non prima di aver incrociato una splendida volpe oltre alle numerose marmotte in quota.
Crozzon dei Mandrini a sx e Cima Gaiarda.
Verso Passo della Gaiarda.
Turrion Basso a sx e Campo Flavona.
Al Passo della Gaiarda mi accorgo che c'è un sentiero, molto evidente e ben segnato, che però non appare sulla Kompass, il 301 Bis, che scoprirò più avanti, conduce anch'esso a Malga Spora, sembrerebbe più ripido del 301 dove in seguito si ricollega a valle.
Dal Passo della Gaiarda.
Verso Malga Spora.
Dal Passo Clamer, le nubi sul Brenta non mancano mai...
Poco sopra il Passo.
Scatto verso Malga Spora.
Veduta di un tratto fatto all'andata: la radura verde è la Busa dell'Acqua, appena sotto il ripido strappo per arrivarci e sopra l'inizio dell'erta salita per la Bocca della Vallazza.
Ancora meglio qui.
La traccia. 28,7 km per un dislivello di circa 2450 m.