Dal parcheggio di Valbiole, sopra Andalo, ci incamminiamo verso il rif. Montanara seguendo la strada, chiusa al traffico dalle 5 alle 19. Tempo afoso e umido. Al rifugio il Brenta già si nasconde dietro le nuvole. Iniziamo la faticosa ascesa lungo il sentiero che sale al palon del Tovre, prima su ripido bosco, poi lungo il crinale, tra mughi e roccette.
Charly
Kobang e Maya
Dalla cresta veduta verso Croz dell'Altissimo e cima dei Lasteri
e sguardo al Piz Galin immerso nelle nuvole.
Prima di raggiungere il punto culminante, il sentiero si porta sul fianco est del Palon del Tovre, e lo taglia orizzontalmente
abbassandosi leggermente poi fino al poco evidente passo dei Camosci, sempre tra bianche roccette e mughi. Da qui si comincia a salire su pendenze meno sostenute verso il passo dei Lasteri superando una fascia rocciosa.
In vista dell’amplissimo passo,
pieghiamo verso sud
e raggiungiamo la grande croce bianca eretta sulla rocciosa cima del Croz dell’Altissimo.
Purtroppo anche qui il Brenta si nega al nostro sguardo, ma verso est cima dei Lasteri e Piz Galin si sono aperti.
Lo strapiombo iniziale della vertiginosa parete sud del Croz
Cima dei Lasteri
Scesi dal Croz,
risaliamo alla sua seconda quota,
20 metri più elevata e meno aspra.
Le rocce del Croz "basso" dalla seconda quota
Lungo il largo crinale che scende a nord
ci portiamo al passo dei Lasteri,
dove abbiamo una fuggevole immagine del Brenta (qui al centro bocca del Tuckett).
Su bel sentiero
via via più ripido ma non difficile raggiungiamo la croce della cima dei Lasteri. In questo tratto comincio ad accusare un po' di fatica.
In cima
Lago di Molveno
Croz "basso" e Croz "alto"
Durante la discesa per tornare al passo,
un varco tra le nuvole ci mostra all'improvviso la solitudine del Campanil basso.
Il ritorno a valle è una lunga picchiata verso sud che taglia come una tortuosa bisettrice prima l’ampia conca dei Lasteri, sorretta da potenti bancate rocciose,
poi i pascoli di Gradecia,
infine i boschi che si adagiano su Valbiole.