Sabato decidiamo di salire cima Vagliana, sulle tracce dell'
ottimo report di DDT.
Partiti con comodo dalla stazione a monte del Grostè, seguiamo il sentiero Vidi e poi saliamo la cima, in un ambiente bellissimo. Ecco solo qualche foto su questa parte, già ben descritta da DDT.
La bellissima cresta della pietra Grande, all'inizio del sentiero Vidi
Camosci negli Orti della Regina
Testata della val Gelada: bocchetta dei tre sassi e corno di Flavona
In cima purtroppo c'è il nuvolone e fa piuttosto freddo, scendiamo quindi subito, e caliamo in val Gelada. Dato che il nuvolone persiste sulle cime più alte, mentre quelle periferiche sono al sole, decidiamo di andare a vedere qualcos'altro: casualmente ho portato con me una fotocopia della descrizione della salita al Mondifrà basso (2249) tratta dal Grande libro dei sentieri selvaggi.
La guida ai monti d'Italia definisce questa cima “di nessun interesse per l'alpinista”, quindi per noi è perfetta!
Saliamo alla bocchetta di Mondifrà ed iniziamo la discesa verso la val Centonia, delicata all'inizio, poi su bel ghiaione. Alla base della spalla ovest un canalone erboso permette di raggiungere la facile cresta calcarea, che risaliamo fino in cima.
In discesa seguiamo una traccia che scende nel Tovo del Salin, con ancora qualche segno bianco/rosso. La traccia (riportata sulla Kompass online) taglia nettamente a sinistra a 1870, e si infila nel bosco. Sbuchiamo così poco sopra malga Mondifrà, e concludiamo il nostro giro.
Circa 1000 metri in salita, 1800 in discesa.
Val gelada, il buco nella cresta nord di cima Vagliana, avvolta dalle nuvole.
Inizio di autunno, i colori si accendono...
A destra si apre la bocchetta di Mondifrà, bella traversata di scialpinismo
Ultimo tratto prima della bocchetta: prato ripidissimo
Sulla bocchetta, stelle alpine al termine della fioritura, con il Mondifrà basso sullo sfondo
Improvvisamente dal costone spunta un'aquila: faccio appena in tempo ad accendere la macchina e scattare, con pochissimo zoom!
Si scende per il ripido canalone, in basso la val Centonia
Più in basso, appare la conca del Pozzon. A sinistra si vede il pendio erboso che permette di salire sulla dorsale del Mondifrà basso.
Sulla dorsale
Ultimi metri per la cima
Una profonda spaccatura divide la cima in due
Dalla cima verso il Cimon della Pozza
Splendide balconate calcaree scendendo nel Tovo del Salin