Partiti alle ore 7 di una bella giornata con solo qualche nuvoletta quà e là, dal rifugio Alpenrose.
Optiamo per seguire la carrozzabile lastricata (sentiero n. 345), poi al bivio si segue il 345B in direzione forcella Bregain. Dopo poco sulla destra abbiamo seguito una debole traccia (si può andare dove si vuole, visto che sono prati dappertutto) in direzione di un canalino erboso che porta in direzione del crinale. Passata una zona meno ripida, abbiamo puntato ad un canalino erboso più sopra che porta evidentemente sul filo della cresta erbosa. Noi siamo arrivati in una sella tra Dosso delle Saette e Doss d'Arnal.
Da qui abbiamo seguito la cresta che prima è solo erbosa, poi alzandoci si trovano erba e roccette. Tutto l'itinerario è evidente e si può seguire ad intuito. Dopo il Doss d'Arnal si deve salire sulla cima segnata a quota 2431 sulle kompass, anche qui si risale per canalini erbosi non lontani dal bordo del dirupo alla propria sinistra e superate due piccole forcelline obliquando a destra si scavalca detta cima. Si scende e ad una parte di cresta roccettata si può stare appena sotto a sinistra e poi la si può riprendere, oppure stare sul filo (io avevo il cane e ho preferito star sotto).
Non vorrei sbagliare, ma qui dovremmo aver incontrato il "famoso" traverso (provvisto di 2 ancoraggi ad inizio e fine passaggio per eventuale sicura o installazione per corda fissa - secondo me non necessaria a meno che non ci sia neve, eventualmente portare 5-10 metri di corda). Non è in realtà niente di che, una specie di cengetta che scende sul lato destro del filo di cresta e poi risale dopo pochi metri. Ci sono tutti i piedi e le mani che servono (i piedi appoggiano sempre bene e non si è nel vuoto, per quanto una scivolata...). Successivamente c'è un tratto orizzontale di cresta sul quale camminare, non è strettissimo ma è bene stare concentrati.
Qua finisce il punto diciamo tecnico, prosegue la pontara sfasciumosa dove si può salire a sentimento (tendenzialmente sulle roccette buone o l'erba) fino in cima.
Panorama superbo. Cima bellissima! Ore dall'auto in cima 3 e qualcosa.
Dopo un'oretta in cima tra foto e panini, ridiscendiamo e proviamo un canalino prima del Doss d'Arnal che ci è sembrato meno ripido di quello fatto per la salita. Effettivamente lo è anche se poi c'è un piccolo salto ripido in fondo e quindi ci sentiamo di consigliare come preferibile quello segnalato all'inizio della relazione.
Siamo scesi per il 351 ma prima dell'inizio vero della discesa, il sentiero si perdeva nel nulla e l'erba era altissima. Abbiamo dovuto tagliare in giù per riprendere il sentiero e abbiamo preso un sacco di orticate
Sconsigliabile, almeno in questa stagione con l'erba alta.