Per "assaggiare" la situazione neve vicino alle montagne di casa decido di fare un escursione su quella che per me è la terrazza del Brenta.
Parcheggio in località “val Biole” poco sopra Andalo, finalmente
anche questo parcheggio da quest’anno è a pagamento (3,50€).... ;
si parte da quota 1150 metri e si segue il sentiero 352 che sale attraverso il bosco fino a “la fontanella” a quota 1500 circa, questo è l’ultimo punto per il rifornimento acqua fino alla malga Spora. Ora il sentiero procede all’aperto lungo i prati del monte fino ad incontrare il 353 dove entra nel Valon e per ghiaioni guadagna la bocchetta Dagnola o del Galin (2135m) tra il doss della Dagnola e il Piz Galin.
Abbandonato il sentiero segnato e salendo per facili boccette si giunge sul
Piz Galin (2441m)La discesa avviene sul versante opposto, dapprima lungo ghiaioni poi, senza una via obbligata, per prati e rocce levigate cercando di non perdere troppa quota attraversando il versante sud del monte Lasteri.
Intercettato il sentiero 344b, dopo una deviazione mi dirigo verso la cima del
Croz dell’Altissimo, seguendo la traccia ben segnata salgo di circa 200 metri e arrivo alla
croce di vetta (2360m).
Da qui la vista sul Brenta è a dir poco spettacolare, mi rendo conto che la neve è ancora moltissima sulle cenge delle bocchette;
Ritorno lungo il sentiero di prima fino al bivio e proseguo verso il passo dei Lasteri; a quota 2200 circa, si stacca una traccia che per ripide serpentine mi porta in vetta ai
Lasteri (2457m) da quest’anno invece del solito mucchietto di pietre che indicavano la cima trovo la croce, questa in legno mentre sul Piz e sul Croz erano di acciaio inox…
Ora non mi resta che affrontare la discesa che mi porta dapprima al passo del Clamer, con l’inconfondibile sasso omonimo e poi fino a
malga Spora (1855m)Proseguo lungo il sentiero 301 che, poco prima di Andalo abbandono per portarmi al vivaio forestale di Andalo ed infine al punto di partenza.
Amo molto questi luoghi meno frequentati del Brenta, la cima Lasteri in particolare offre un panorama a 180 gradi sulle più conosciute cime del Brenta centrale e sui contrafforti del Brenta Settentrionale.
Il dislivello complessivo di questo anello che tocca le tre cime del gruppo è di circa 1700 metri, ma a parte il primo tratto, una volta giunti fuori dal bosco, il paesaggio ripaga abbondantemente la fatica.
L'unico inconveniente, se così si può dire, è la mancanza di punti di rifornimento acqua.