La mattina dopo la nevicata ferragostana, decido di partire da solo da casa a piedi per un giro di cui avevo preventivato solo il primo pezzo e che poi avrei deciso strada facendo a seconda del tempo e soprattutto della voglia...
Quindi da Folgarida alta (1400m) scendo fino al pont del Pastin (1200m) in val Meledrio per poi risalire la verticale e sconosciuta ai più, Val dè Cornai, una gola stretta e ricca di vegetazione parallela alla valle del vento che sale direttamente al bivacco costanzi (2365m).... essendo il sentiero stretto e invaso dalla vegetazione ancora tutta bagnata arrivo al bivacco completamente zuppo e considerando che a 1400 c'erano 6°, e che le cime sono spruzzate di neve, una volta fermatomi comincio a congelare
, tento di entrare nel bivacco, ma ahimè è chiuso, e mentre cerco di capacitarmi di come possa essere chiuso (non essendoci serrature, nè lucchetti) tentendo di entrarvi da una finestra, la soluzione si palesa alle mie orecchie quando sento un vagito di un mortovivente mentre sto rumorosamente armeggiando...
elementare Watson: è chiuso perchè c'è qualcuno che ci dorme e si è chiuso dentro...
ca**o son le 10:00!
Vabbè, mi tolgo le scarpe, strizzo le calze, mi imbacucco, giro a piedi nudi sull'erba, chè le scarpe son più fredde...e perfortuna c'è anche il sole... aspetto...ero venuto su anche per controllare il bivacco in vista di un futuro pernottamento e poi ero anche curioso di vedere chi aveva fatto festa fino a tardi!
Dopo un po' 2 ragazzi e una ragazza timidamente escono dal bivacco e faccio 2 chiacchiere un paio di foto e riparto per cima nana (2500m ca.). Dopodichè seguo la dorsale finchè si può e scendo al passo della Forcola (2100m) dove quelle che sembravano vacche in realtà sono magnifici castroni che bivaccano sdraiati!!!
Continuo lungo il bellissimo altipiano vedendo un infinità di marmotte fino ad arrivare alla malga Pinamonti, dove all'interno della stalla hanno ricavato un bivacco, ben attrezzato e pulito, peccato che ancora si senta la puzza del porcile (credo) da cui l'hanno ricavato...
Risalgo sulla cresta che dalla malga porta al monte Peller (2300m) e da qui, per facile sentiero attrezzato scendo all'omonimo rifugio (2000m) mentre le nubi si addensano , una birra e una pasta asciutta e poi mi attende un sentiero fangosissimo fino al rifugio Mezol (1480m) e più di 10km di discesa sotto l'acqua tra sentiero e forestale per giungere alla località Regazzini (800m) appena sopra Malè. Però che soddisfazione.