Il primo sole sulle cime
Escursione lunga ed impegnativa ma veramente bella, partenza dal lago di Tovel costeggio brevemente il lago e prendo il sentiero 339 per Malga Termoncello, salgo nel bosco e dopo qualche tratto anche su forestale, molto prima di arrivare alla malga ed al Passo omonimo devio col 330 per la Val Strangola. Il sole si è già alzato ma sono completamente dalla parte opposta e passeranno diverse ore prima che di incontrarsi, il freddo è pungente. Bello lo scenario quando arrivo in una piccola radura in cima alla vallata, i colori autunnali ci sono già tutti, non siamo indietro come in altre zone che ho visto recentemente.
La piccola radura in Val Strangola.
Un "letto" di nuvole in Val di Tovel
Questo tratto di sentiero è piacevole, diversi saliscendi, si procede in costa e comunque si è ancora un po' nel bosco anche se meno fitto, sostanzialmente si sale molto dolcemente, ma poi preso il bivio col 369 finisce immediatamente la pacchia
, subito salita ripida, anche se ammetto che i sentieri dolomitici sono comunque i meno rognosi di tutti gli altri, inteso come fondo ( sassi, terra, piante, ecc.), ho appena imboccato la Val Scura, un nome, un programma!
All' inizio della Val Scura.
Mentre salgo la valle sguardo verso il Passo della Gaiarda, sulla sx, Turrion Alto e dietro di esso Turrion Basso e sulla dx spicca il Grostè.
Nel "cuore" della Val Scura
Più incomincio a salire e più la valle si chiude e si stringe, ombra e freddo la fanno da padroni, un tratto ripido proprio sotto la montagna con neve e ghiaccio consiglierebbe l'uso dei ramponcini che decido di non calzare perchè in salita ed anche perchè procedo senza difficoltà ma in caso di scesa straconsigliati e non esiterei ad indossarli; non c'è molta neve forse 5 cm ma sotto c'è un leggero strato ghiacciato, in alcuni punti, poi, finalmente, vedo la luce del sole, oramai sono parecchie ore che cammino all'ombra ed anche se non ho fatto tanto dislivello, circa 1200 mt, il percorso non è stato assolutamente breve, comunque vedo la Bocca di Val Scura
, la supero e scendo un poco col sentiero per raggiungere e scaldarmi un po' al sole, quindi ne approfitto per fare anche una breve pausa
Scatto verso NE dalla Bocca di Val Scura.
Ripresomi un attimo proseguo e calando mi porto verso l'Alpe Campa, luogo da favola, circondata da cime dolomitiche, con la splendida vallata che scende in prossimità di Sporminore,comunque ho perso circa 200 mt di dislivello e la cosa non mi rallegra,deciso avanzo per la Sella del Montoz che immaginavo più vicina ma che poi tanto lontana non è, purtroppo constato che il tempo sta cambiando velocemente e, mentre sul fondovalle vedo che brilla la luce del sole, nuvole minacciose si portano proprio sulla cima dove sono diretto
. Alla Sella, l'ultima deviazione per la vetta, vedo i primi ometti e qualche segno, rosso, abbastanza visibile, quindi dopo un breve tratto al principio la traccia s'inerpica subito di brutto su per la montagna ed alzandomi vedo ancora più chiaramente le scure nubi che stanno velocemente arrivando. Dopo qualche pezzo tra il ripido ed il quasi pianeggiante scorgo l'ultimo invece molto pendente e ricoperto di neve, decido subito di fermarmi e calzare i provvidenziali ramponcini che si riveleranno ancora una volta molto utili, ancora di più nella discesa
.
Verso Alpe Campa con la vallata che scende verso la bassa Val di Non.
Al centro la Sella del Montoz.
Cima S. Maria sulla dx.
Cima Campa.
Dalla Sella del Montoz verso l'Alpe Campa.
Sempre dalla Sella uno scatto in direzione del Monte Corona , Croz del Re e la Val dei Cavai.
Poco sotto la vetta.
Incomincia a nevicare...
Poco prima di raggiungere la cima una fitta ma sottilissima nevicata ghiacciata mi accompagna, giunto in vetta la visibilità è veramente scarsa, mi cambio velocemente,mangio qualcosa e bevo un infuso caldo, sperando che magari qualche nuvola si alzi brevemente e velocemente per farmi godere del panorama e scattare qualche bella foto anche se qualcosa intravedo ma è troppo poco purtroppo, quindi decido di scendere, peccato, c'è comunque del fascino anche così, rimane sempre una visuale inedita, alla prossima! Ridiscendo verso la Sella, da qui di nuovo all'Alpe Campa e sempre con sentiero 338 mi porto verso la malga non molto distante, la nevicata è terminata ancora poco sotto la cima ma un colpo di coda la riporta verso di me e per una buona mezz'ora mi tiene compagnia!
. Questo tratto rimane comunque splendido con qualsiasi tempo ed in tutte le stagioni, poi superato Malga Campa scendendo ancora un poco riprendo a salire con sentiero 370 alla volta di Malga Loverdina e qui lo spettacolo è veramente grandioso, risalgo in costa sotto la montagna e sotto di me i larici dorati,la malga e queste vette dolomitiche, un fantastico quadretto, in più la burrasca si è decisamente placata, nevicava fin sotto i 1900 mt!
Verso Malga Campa.
A Malga Campa.
Dal sentiero per Malga Loverdina, nella foto Malga Campa.
Un piacevolissimo incontro
Malga Loverdina.
Quando da Malga Loverdina sto camminando in direzione di Malga Termoncello nel bosco intravedo, con la coda dell'occhio, un animale, non riesco a capire bene di che genere, mi giro per guardare, distanza circa 10 mt al massimo 15, è un'aquila! Siamo ancora nel bosco, anche se non fitto ed a quote sostanzialmente basse, circa 1800 mt, insomma incredulo e stupito la osservo brevemente ma molto bene visto la vicinanza, vola via quasi subito, bellissima ed veramente immensa, spettacolo ed emozione unica, ovviamente non ho avuto il tempo di scattare una foto, purtroppo aggiungo, ma è stato veramente bellissimo! Soddisfatto raggiungo la bellissima Malga Termoncello, ora chiusa come tutte le altre, dove però è presente un bivacco, sempre aperto con luce ed acqua, ora chiusa però, suppongo per l'imminente arrivo della stagione invernale, con fornesela, discreta scorta di legna all'esterno ed al coperto e sei posti letto con materassino.
Malga Termoncello.
Malga Termoncello.
Ora dalla Malga solo discesa, è tardi ed incomincia ad imbrunire, nessun incontro umano in tutta la giornata
, arriverò alla macchina che sarà quasi buio, gran bel giro!
Ultime luci sul lago di Tovel.
Il percorso. 27,2 km per 10 ore e 30', escluse pause, dislivello di poco superiore ai 1900 mt.