In una giornata afosa partiamo dalla loc. Valbiole, sopra Andalo, lato Brenta, e percorriamo una mulattiera (segnavia 352) che sale nel bosco in direzione nord. Quando diventa sentiero ed il bosco finisce, si presenta un ripido ed incassato vallone erboso. Lo risaliamo, superiamo la loc. Fontanelle (abbeveratoio) e poco sopra pieghiamo a est attraversando in leggera e costante ascesa i ripidi pendii erbosi che scendono dai contrafforti meridionali del Piz Galin. Dopo una sella, dalla quale si ha una bella veduta sul rinascente lago di Molveno
il sentiero gira a nord e per ampi pendii erbosi
si congiunge con quello che proviene da Andalo passando per le malghe Dagnola bassa e alta e penetra nell’ampia valle chiusa a nord dalla forc. Dagnola (o bocchetta del Piz Galin), punto di partenza per salire in vetta la Piz Galin.
Sui ghiaioni ai piedi delle rocce strapiombanti i camosci danno spettacolo.
Dalla forcella estese lingue nevose scivolano in val Spora.
Il sentiero alpinistico “C. A. Banal” porta alla croce di vetta inerpicandosi lungo la cresta est del Piz Galin.
Ora attraversando brevi pendii erbosi ora percorrendo a zete piccoli ghiaioni pensili ora infilandosi in canalini rocciosi - nei punti più ostici sono presenti staffe e una corda fissa – ora superando un paio di nevaietti giunge alla lucente croce metallica. La nuvolaglia lascia solo intravedere la potenza del Brenta.
Alcune immagini del sentiero alpinistico.
In vetta
Zoom su malga Spora
Dalla cima scendiamo per breve tratto lungo la cresta ovest
e poi ci buttiamo giù per il ripido versante sud
fino ad atterrare nella busa dei Lasteri. Sguardo all’indietro verso l’omonima cima,
il Croz dell’Altissimo, a sx nella foto,
e il Piz Galin. Nuova veloce calata su ghiaioni calienti fino al bivio incrociato al mattino. Secondo passaggio alle Fontanelle e rientro al parcheggio.