GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Dolomiti di Brenta => Topic aperto da: pianmasan - 15/07/2018 10:55
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Dal parcheggio di Valbiole, sopra Andalo, ci incamminiamo verso il rif. Montanara seguendo la strada, chiusa al traffico dalle 5 alle 19. Tempo afoso e umido. Al rifugio il Brenta già si nasconde dietro le nuvole. Iniziamo la faticosa ascesa lungo il sentiero che sale al palon del Tovre, prima su ripido bosco, poi lungo il crinale, tra mughi e roccette.
Charly
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Kobang e Maya
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Dalla cresta veduta verso Croz dell'Altissimo e cima dei Lasteri
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e sguardo al Piz Galin immerso nelle nuvole.
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Prima di raggiungere il punto culminante, il sentiero si porta sul fianco est del Palon del Tovre, e lo taglia orizzontalmente
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abbassandosi leggermente poi fino al poco evidente passo dei Camosci, sempre tra bianche roccette e mughi. Da qui si comincia a salire su pendenze meno sostenute verso il passo dei Lasteri superando una fascia rocciosa.
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In vista dell’amplissimo passo,
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pieghiamo verso sud
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e raggiungiamo la grande croce bianca eretta sulla rocciosa cima del Croz dell’Altissimo.
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Purtroppo anche qui il Brenta si nega al nostro sguardo, ma verso est cima dei Lasteri e Piz Galin si sono aperti.
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Lo strapiombo iniziale della vertiginosa parete sud del Croz
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Cima dei Lasteri
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Scesi dal Croz,
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risaliamo alla sua seconda quota,
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20 metri più elevata e meno aspra.
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Le rocce del Croz "basso" dalla seconda quota
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Lungo il largo crinale che scende a nord
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ci portiamo al passo dei Lasteri,
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dove abbiamo una fuggevole immagine del Brenta (qui al centro bocca del Tuckett).
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Su bel sentiero
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via via più ripido ma non difficile raggiungiamo la croce della cima dei Lasteri. In questo tratto comincio ad accusare un po' di fatica.
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In cima
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Lago di Molveno
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Croz "basso" e Croz "alto"
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Durante la discesa per tornare al passo,
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un varco tra le nuvole ci mostra all'improvviso la solitudine del Campanil basso.
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Il ritorno a valle è una lunga picchiata verso sud che taglia come una tortuosa bisettrice prima l’ampia conca dei Lasteri, sorretta da potenti bancate rocciose,
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poi i pascoli di Gradecia,
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infine i boschi che si adagiano su Valbiole.
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E' stata una bella gita,un pò stancante per il caldo umido della prima parte,ma con il privilegio di camminare quasi senza incontrare nessuno.
Questa è la nostra traccia,riportata su mappa Tabacco
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Qualche sprazzo di sereno ci ha comunque offerto bellissimi scorci sul Brenta
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Panoramica dalla vetta
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Le praterie alpine sono costellate di stelle alpine e negritella dal caratteristico profumo di cacao
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Qui siamo diretti a C. Lasteri
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Scendendo abbiamo incontrato una pernice con i suoi pulcini;dopo averli nascosti ha fatto di tutto per allontanarci dalla nidiata ed è stato commovente vedere con quanto coraggio si avvicinava e ci puntava contro per distrarci.
Abbiamo ridotto al minimo il disturbo per non stressarla,ma ci ha regalato delle belle immagini.
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Una nota per chi dovesse andare in zona:non si trova acqua,nemmeno alle "Fontanelle" sulla via di rientro del sentiero 352 sotto i Prati Gardeccia.
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Fatto due anni fa al contrario e aggiungendo cima Sophia; ricordo pure io che non ho incontrato praticamente nessuno in tutto il giorno! :)
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Chiedo qui per non aprire un ulteriore post:
Vorrei raggiungere il croz dell'altissimo partendo dal versante opposto, percorrendo il sentiero delle val perse. Questo sentiero è segnato come alpinistico difficile, e qua e la compare qualche scaletta sulla mappa. Che voi sappiate occorre attrezzatura? imbrago e kit da ferrata? cordame?
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In termini di sicurezza assoluta è sempre raccomandabile caschetto,kit ferrata quando il percorso comprende tratti attrezzati.
Per quanto mi ricordo,sono passati molti anni,ero salito fino al Passo Clamer senza difficoltà o attrezzatura da ferrata.Il sentiero è molto erto;quella volta gita interrotta causa temporali.
Notevole il blocco di roccia che sembra stare in bilico,il sass del Clamer
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Io posso solo allegarti la descrizione del tratto ostico.
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ok grazie.. Nel dubbio porto, al limite fa allenamento ::)
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ok grazie.. Nel dubbio porto, al limite fa allenamento ::)
non so se sono ancora in tempo a darti l'informazione...
Ieri ho fatto piu' o meno il giro di pianmasan &co, iniziando dal Piz Galin (che era l'unica meta prevista, ma data la giornata spaziale ci abbiamo aggiunto il Croz e la Lasteri). In discesa gia' c'eravamo siamo passati dal passo Clamer e dal rifugio Croz dell'Altissimo.
Dunque, il sentiero e' delicato in alcuni punti, richiede estrema attenzione. Pero' l'attrezzatura si limita a forse 20 metri di cavo, posti peraltro non nel punto piu' utile a mio giudizio, ed a qualche piolo metallico. L'aspetto piu' insidioso del sentiero e' rappresentato dal mix di calcare solcato dal carsismo e dal terriccio grasso che in alcuni punti lo ricopre o sporca. Questo aspetto si nota soprattutto in discesa, ovviamente.
Direi che il set da ferrata in senso stretto e' superfluo, dato che non hai dove agganciarti (a meno naturalmente di portare anche un pezzo di corda per fare sicura, ma mi pare non fosse il senso della domanda), mentre il caschetto lo porterei, dato che sei sempre sotto i piani inclinati/pareti delle cime sovrastanti.
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Grazie comunque.. ma sono andato mi pare l'11 agosto portandomi dietro il kit che è rimasto nello zaino ;D