GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Dolomiti di Brenta => Topic aperto da: miki - 08/09/2010 20:16
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Giorno uno
I lettori assidui del forum ricorderanno che l’anno scorso avevo fatto il Costanzi, ma le nubi basse mi avevano impedito di vedere un solo scorcio di panorama. Quest’anno per una serie di circostanze che non sto a spiegarvi, avevo l’inizio delle ferie senza la mia dolce metà, che ben volentieri evitava schiene d’asino, traversi erbosi eccetera, poi volendola dire proprio tutta noi orsetti, a volte, soli stiamo proprio bene ;D. Così ho ripetuto il Costanzi in solitaria. Sono salito al Peller verso le dieci di sabato mattina e dopo un panino al rifugio mi sono incamminato per la cima senza un’idea precisa sul da farsi; le previsioni davano tempo splendido fin di martedì e con me avevo tutto l’occorrente per stare fuori più giorni. Inizialmente, visto l’ora tarda della partenza, e lo scarso allenamento avevo pensato di fermarmi al bivacco Costanzi, ma dopo essere passato sotto il Pellerot attraverso il pian della Nana sono arrivato alla Selletta della Nana che manco erano le dodici. Scendendo adesso a destra, mi si prospettava un’interminabile giornata di pascolo attorno al bivacco. Decido, quindi, di proseguire; scarto alla sinistra orografica il sasso rosso, passo il passo di Prà Castron, sfioro cima Benon, cavalco la Schiena dell’Asen, sfioro cima Tuenna, passo la bocchetta del vento, mi sfianco andando su e giù per: cima del vento, cima delle Livezze e cima rocca, valico il crestone di cima Paradiso e finalmente, vedo di fronte a me, sotto la cima Sassara, il bivacco Bonvecchio con le finestre chiuse e nessuno nei paraggi. Continuo a camminare ancora per un’oretta preparandomi per una mistica notte in solitudine ad alta quota. Preparazione vana perché arrivato al bivacco trovo ben quattro persone: padre e figlio trentini, e due ragazzi carpigiani. Dopo le prime solite chiacchiere del caso, e dopo aver consumato le rispettive cene, padre e figlio vanno a dormire, mentre io e i due carpigiani, complice un po’ di sano campanilismo emiliano ci ritroviamo, fuori, a disquisire sui motivi dell’aumento dell’aerofagia alle alte quote ;D ::). Imparo anche, finalmente, come si trova il nord con l’orsa maggiore.
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altre foto del costanzi
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Giorno due
Il giorno seguente ci salutiamo e procediamo in direzioni opposte. A questo punto procedo in direzione Grostè. Mi lascio alle spalle la cima Sassara, passo la cima del Sasso Alto, attraverso il passo di Val Gelada di Tuenno, saluto i tre sassi dell’omonima bocchetta, aggiro la Vagliana e arrivo sotto la pietra grande. Sono le undici e sono stanco, decido cosi di fare la ferrata gustavo vidi e di fermarmi allo Stoppani per un pasto decente. Dopo un giorno e mezzo di selvaggio silenzio è una mazzata :P. La gustavo vidi è presa d’assalto da orde di turisti ferragostani :-\. Arrivo allo Stoppani ed è un vero delirio, tra un napoletano e un milanese, un cingalese mi serve uno stinco che io annaffio con abbondante vino roso ::)... é la fine... voglio andarmene, ma l’abbondante libagione m’impigrisce, prendo quindi la funivia e scendo pensando a come raggiungere il mio alloggio nei pressi di Dimaro. Decido se pur stanco di scendere per la val Meledrio a piedi. Dopo neanche un km chi ti vedo venirmi in contro ansimanti?... i due carpigiani, che sbuffando, cercano di raggiungere la propria auto a Passo Campo Carlo Magno. Mi offrono un passaggio che subito lesto accetto ;D, non sono neanche le diciotto e sono sotto la doccia calda 8), ceno e sfinito vado a letto.
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Riprendo la funivia e alle nove sono ancora al passo del Grostè. Prendo subito alla mia sinistra, sul sentiero delle Palette, dove un minaccioso cartello “ore 8 al rifugio Peller” fa piazza pulita della massa di persone che gironzola intorno all’arrivo della funivia. Rimanendo alla destra della pietra grande percorro la bella valle senza difficoltà fino alla Val delle Giare, dove il sentiero delle palette incrocia il sentiero della Val Scura, proseguo dritto, ora per tracce di sentiero, su di un traverso su ghiaioni semplice e non scivoloso. Arrivo all’unico tratto attrezzato di tutta la giornata, breve ma intenso. Manco a farlo apposta appena indosso l’imbrago, sono circondato dalle nubi che non mi abbandoneranno se non per qualche breve tratto... Mi ritoccherà rifare pure il sentiero delle Palette ;D :P... Raggiungo la Bocchetta delle Palette e sbuco nella val Gelada di Tuenno. Proseguo veloce fino nei pressi della Livezza piccola, dove il sentiero si divide nuovamente, scendendo a destra si arriverebbe alla malga Tuena io invece prosegue dritto nuovamente su tracce di sentiero. Questo è forse il tratto più antipatico di tutta la giornata, perché caratterizzato da lunghi e interminabili traversi, e da salite ripide, il tutto spesso in posizioni esposte e in pratica sempre su erba... sconsiglio vivamente in caso di pioggia :-X... Proseguo fino a incrociare il sentiero che sale a Pra Castron, lo ignoro e tiro dritto ostinato per il sentiero delle Palette. Noto anch’io come Ciaspaman l’indicazione cresta di cima uomo che segna la mia medesima direzione, strada facendo però, non ne trovo più traccia.. infine tra Cima Uomo e Cima dell’Omet sbuco nel caro Pian della Nanna. Ora pregustando già le leccornie del Rif. Peller :D ;) non mi rimane che una lunga scarpinata..
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Considerazioni: Il Costanzi seppur già fatto regala ancora tutte le sue emozioni 8) (ricordo per chi non avesse letto la mia precedente relazione che ha tratti esposti ma non attrezzati)... il sentiero delle palette è per ravanatori incalliti, in molti punti bisogna tenere gli occhi aperti per non farsi scappare la timida traccia di sentiero. Chi volesse percorrerlo deve partire autosufficiente: in tutto il percorso non ho incontrato ne punti acqua, né una sola persona, per giunta il telefono non prende quasi mai. :-\..
Altre foto del sentiero delle palette:
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Ultime foto delle palette:
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bella miki. t invidio un po ecco!!! ;)
Ma sei sceso oggi?
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Splendido miki! Complimenti! :D
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Dopo le prime solite chiacchiere del caso, e dopo aver consumato le rispettive cene, padre e figlio vanno a dormire, mentre io e i due carpigiani, complice un po’ di sano campanilismo emiliano ci ritroviamo, fuori, a disquisire sui motivi dell’aumento dell’aerofagia alle alte quote ;D ::).
Forse è colpa delle troppe scatolette di tonno e fagioli? ;D ;)
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bella miki. t invidio un po ecco!!! ;)
Quando ghe vol ghe vol ;D
Ma sei sceso oggi?
No è un giro fatto da sabato 21 agosto fino a lunedì 23
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Forse è colpa delle troppe scatolette di tonno e fagioli? ;D ;)
Abbiamo appurato che succede anche con i panini e con le buste di risotto...
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Quando ghe vol ghe vol ;DNo è un giro fatto da sabato 21 agosto fino a lunedì 23
grande miki!!!! :)
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Abbiamo appurato che succede anche con i panini e con le buste di risotto...
Anche i sali minerali mi fanno un certo effetto ::) ;D
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Anche i sali minerali mi fanno un certo effetto ::) ;D
Mi ci hanno già trascinato varie volte in questa discussione ;D Visto che interessa tanto bisognerebbe aprire un apposito post e chiedere l'opinione di un medico ;D ;D
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Mamma che bel giro, complimenti! :o
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nella prima foto giorno 2 dove indichi il percorso, se non erro è il sasso alto, normalmente il percorso fa la cengia di sx...hai salito anche il sasso alto?
secondo me è il più bel sentiero del Brenta, perchè non è spettacolare come le bocchette, ma è proprio bello esteticamente senza voler strafare con guglie campanili e rocche...e poi è molto più aereo...e aperto...io lo faccio almeno una volta all'anno ma in giornata (partendo dal grostè che mi toglie 400m di dsl) con zainetto leggero...e poi o scendo a folgarida o se un anima pia mi viene a prendere come è capitato quest'anno fino al peller...
Bravo una bella sfacchinata, poi tornar su il giorno dopo a far le palete... :P ci vuole una voglia non indifferente.... ;) ;D
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Bravissimo miki, seistato di parola! Io in zona conosco solo il pian della nana e il rifugio tuckett ::) rimedierò magari, ma a vederlo così forse il sentiero delle palete non fà per me... i traversi erbosi non mi piacciono :-\
Certo dev'esser proprio una bella batosta arrivare dal silenzio dei sentieri allo Stoppani invaso di gente!
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nella prima foto giorno 2 dove indichi il percorso, se non erro è il sasso alto, normalmente il percorso fa la cengia di sx...hai salito anche il sasso alto?
Si è il sasso alto. No, ho fatto il percorso normale, quello segnalato, non ho salito la cima.. nella foto effettivamente son partito a segnare il percorso da un po troppo in alto...
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Bravo una bella sfacchinata, poi tornar su il giorno dopo a far le palete... :P ci vuole una voglia non indifferente.... ;) ;D
Dovevo quasi per forza.. avevo lasciato il mio mezzo di locomozione al Peller ;)
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wowwwwwwwwwww che bel giro ....
prendo spunto ;) grazie
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Mamma che bel giro, complimenti! :o
8) 8)
ma a vederlo così forse il sentiero delle palete non fà per me... i traversi erbosi non mi piacciono :-\
Basta evitarli con la pioggia.. asciutti si fanno senza troppi problemi.. magari privilegiando la direzione groste peller in modo di fare i più brutti in salita..
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magari privilegiando la direzione groste peller in modo di fare i più brutti in salita..
ottimo consiglio, grazie!
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Bellissimo giro!! Complimenti, prenderò sicuramente spunti interessanti. :)
Per quanto riguarda i tratti esposti ed erbosi del palete, in caso di pioggia bisogna stare "su co le rece". Ho fatto il tratto che aggira cima dell'uomo e aveva appena smesso di piovere, è decisamente sconsigliato scivolare..
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:o Bravo e complimenti per averlo fatto da solo! ;) ma sto sentiero delle Palete a parte il discorso dei traversi su erba è difficile?cioè esposto ecc? e la discesa dal passo di Val Gelada alla Bocchetta dei 3 Sassi?
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Mi ci hanno già trascinato varie volte in questa discussione ;D Visto che interessa tanto bisognerebbe aprire un apposito post e chiedere l'opinione di un medico ;D ;D
;D ;D che ridere!secondo me è un pò come capita con le bottiglie di acqua o cose confezionate...quando si sale di quota tendono a esplodere ;D
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ma sto sentiero delle Palete a parte il discorso dei traversi su erba è difficile?
Tecnicamente no.. fisicamente invece è impegnativo, ma a te non dovrebbe far na p...a ;D..
cioè esposto ecc?
Si in alcuni tratti è esposto ma nessuna difficoltà.. si cammina solo su sentiero stretto..
e la discesa dal passo di Val Gelada alla Bocchetta dei 3 Sassi?
Qui intendi però sul costanzi.. non è rognosa, c'è un tratto in salita, segue la discesa con un piccolo passaggio esposto che sarebbe pericolosino ma è stato saggiamente attrezzato..
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Qui intendi però sul costanzi.. non è rognosa, c'è un tratto in salita, segue la discesa con un piccolo passaggio esposto che sarebbe pericolosino ma è stato saggiamente attrezzato..
Bene! anche se credo che abbiamo 2 concetti di esposizione e di pericolo un pò diversi ;D vedi discesa da Lagoscuro ::) ;D
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Grande giro :)
la parte settentrionale del Brenta è tra le mie preferite; amo molto il sentiero Costanzi, lo faccio tutti gli anni almeno una volta e mi è capitato ancora di ritornare indietro dal sentiero delle Palette; sono due tipologie diverse ma ambedue hanno il fascino della solitudine;
come hai fatto notare l'assenza di punti di rifornimento acqua può creare un bel probelma se non si è sufficentemente equipaggiati....
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Bene! anche se credo che abbiamo 2 concetti di esposizione e di pericolo un pò diversi ;D vedi discesa da Lagoscuro ::) ;D
Bha!! difficile spigare difficoltà tramite parole.. anche perchè sono soggettive, a me possono spaventare cose che ha te non danno problemi e viceversa.. Tipo, nelle ferrate, io odio le scale :-\.. Bisognerebbe inventarsi un difficoltometro con i gradi del forum ;D ;D
Comunque nel caso specifico, del sentiero delle palette, uno dei tratti più esposto è attorno cima uomo. Potresti partire dal peller, farti il pian della nana fino a pra castron, scendere per il 310 verso tovel, e da lì prendere le palette per fare il giro ad anello.. se vedi che non ti garba l'esposizione puoi fare dietro front in qualsiasi momento..
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Grande giro :)
la parte settentrionale del Brenta è tra le mie preferite; amo molto il sentiero Costanzi, lo faccio tutti gli anni almeno una volta e mi è capitato ancora di ritornare indietro dal sentiero delle Palette; sono due tipologie diverse ma ambedue hanno il fascino della solitudine;
Giusto.. Anche io sono innamorato della zona ;)
come hai fatto notare l'assenza di punti di rifornimento acqua può creare un bel probelma se non si è sufficentemente equipaggiati....
A dir la verità dopo cima tuenna ho trovato un vascone in ferro con un tubo di plastica nero che gli buttava acqua.. penso fosse qualcosa per l'irrigazione o per abbeverare il bestiame più a valle ???.. Comunque meglio non bere acqua di cui non si sa la provenienza..
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Trovato il vascone, una manna visto che è l'unico punto dove si trova acqua nella traversata del versante orientale! Non credo ci siano problemi per berla, viene giù tramite una condotta da una sorgente più in alto.