GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Dolomiti di Brenta => Topic aperto da: miki - 02/04/2009 18:47
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Con questa stagione non si può far altro che progetti... l’ultimo, di cui vi chiedo un’opinione è il seguente:Periodo inizio Luglio, partenza dal rifugio Peller, sentiero delle Palette, sentiero della Denà, sentiero Costanzi, e notte al bivacco Bonvecchio. Ho pensato a questo giro per evitare il tratto di sentiero Costanzi che va dal passo Prà Castròn al bivacco Bonvecchio, perchè mi pare di aver capito, che sia il più difficoltoso ed io, tecnicamente, non sono un espertone, ma le distanze non mi preoccupano. Il giorno dopo proseguirei fino al Grostè, tramite il Costanzi e il Gustavo Vidi, e scenderei al parcheggio dove abbiamo una seconda auto.. Che ne dite?? Qualcuno ha fatto qualche tratto??..
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ciao! purtroppo non ho mai fatto (ancora ;)) quei sentieri, ma abbi pazienza che qui c'è chi saprà consigliarti al meglio!
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Forse c'è qualcosa qui? http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,1369.msg23374.html#msg23374
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Forse c'è qualcosa qui? http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,1369.msg23374.html#msg23374
Si.. Avevo già letto.. è stata questa recensione a farmi pensare di aggirare la prima parte del Costanzi con il sentiero delle palette.. Non ho tovato però nessuna opinione sul sentiero della dèna e sul tratto segnato sulla cartina come ferrata dal Bonvecchio alla val gelada.... Ma c'è tempo ;) con stò tempo poi :(
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Se ho capito bene arrivato al passo prà Castron fai il sentiero delle palette fino al bivio per la val Gelada di Tuenno; poi conviene risalire la val gelada, qui trovi un salto di circa 100 metri attrezzato bene con cordino, una scaletta e qualche passaggino con staffe; dal passo val gelata fino al Bonvecchio poi trovi una bella rampa su ghiaione :P :P, quando inizia a spianare poi inizia il sentiero attrezzato, da fare con qualche attenzione ma niente di particolarmente difficile; tutto questo benninteso se non c'è neve ::)
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Se ho capito bene arrivato al passo prà Castron fai il sentiero delle palette fino al bivio per la val Gelada di Tuenno
Al passo Prà castron non ci arrivo.. taglio già da prima, dal passo della Nana (sentiero306).. poi conviene risalire la val gelada, qui trovi un salto di circa 100 metri attrezzato bene con cordino, una scaletta e qualche passaggino con staffe; dal passo val gelata fino al Bonvecchio poi trovi una bella rampa su ghiaione :P :P, quando inizia a spianare poi inizia il sentiero attrezzato, da fare con qualche attenzione ma niente di particolarmente difficile
Il pezzo che mi premeva avere info è, in effetti, questo..è ben visibile o bisogna andare a naso?? Per la neve spero che a luglio se ne sia andata.. non mancherò comunque di verificare il meteo prima della partenza..
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Al passo Prà castron non ci arrivo.. taglio già da prima, dal passo della Nana (sentiero306)..
Il pezzo che mi premeva avere info è, in effetti, questo..è ben visibile o bisogna andare a naso?? Per la neve spero che a luglio se ne sia andata.. non mancherò comunque di verificare il meteo prima della partenza..
Allora si ho capito, il sentiero lo conosco bene, non è difficile da seguire nonostante sia poco frequentato è abbastanza evidente; dal passo della Nana segui il 306, aggiri cima uomo percorrendo una cengia esposta ma sicura; incroci il 310 che sale dalla Tuenna a prà castron e prosegui con il 306 su ripidi pendii erbosi, devi procedere in discesa e quindi attenzione in caso di bagnato.
Arrivi nella conca della Liveza grande e prendi il sentiero 380 che sale la val Gelada di Tuenno (come ho descritto precedentemente qui trovi un tratto attrezzato); segui senza percorso obbligato la valle tra sfasciumi e un paio di nevai;
appena entri nella parte alta della valle ti tieni sulla destra ed è evidente in lontananza sulla destra un enorme segno bianco rosso che ti indica l'ultimo salto roccioso attrezzato con cordino prima di giungere al passo val Gelada.
L'ambiente è grandioso e solitario, veramente impressionante.
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Allora si ho capito, il sentiero lo conosco bene, non è difficile da seguire nonostante sia poco frequentato è abbastanza evidente; dal passo della Nana segui il 306, aggiri cima uomo percorrendo una cengia esposta ma sicura; incroci il 310 che sale dalla Tuenna a prà castron e prosegui con il 306 su ripidi pendii erbosi, devi procedere in discesa e quindi attenzione in caso di bagnato.
Arrivi nella conca della Liveza grande e prendi il sentiero 380 che sale la val Gelada di Tuenno (come ho descritto precedentemente qui trovi un tratto attrezzato); segui senza percorso obbligato la valle tra sfasciumi e un paio di nevai;
appena entri nella parte alta della valle ti tieni sulla destra ed è evidente in lontananza sulla destra un enorme segno bianco rosso che ti indica l'ultimo salto roccioso attrezzato con cordino prima di giungere al passo val Gelada.
L'ambiente è grandioso e solitario, veramente impressionante.
Bene!!.. grazie mille... Belle anche le foto.. non vedo l'ora..
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Vorrei solo aggiungere che il salto roccioso che sbalza l’alto l’invaso della Livezza Grande dalla media Val Gelada di Tuenno, non è propriamente facile. Propone all’inizio una cengia, poi una scaletta e quindi una fenditura piuttosto verticale che fuoriesce su altra cengia, da cui ai lastroni sovrastanti. Il tutto in 50 metri di disl e qualcuno in più di sviluppo. Anche l’uscita sul Passo di Val Gelada ha una difficoltà non banale, vuoi per l’iniziale cordino spesso penzolante che accosta la base della paretina finale, vuoi per la cornice un pelo disallineata che di sbieco sale al valico. Pur obbligando i due tratti all’imbrago, non vi è nulla di estremo, intendiamoci, ma la nota di Miki – “Ho pensato a questo giro per evitare il tratto di sentiero Costanzi che va dal passo Prà Castròn al bivacco Bonvecchio, perchè mi pare di aver capito, che sia il più difficoltoso ed io, tecnicamente, non sono un espertone” – mi fa pensare che l’impegno potrebbe rivelarsi superiore alle sue aspettative. Da rilevare anche la faticosa risalita dei ghiaioni dell’alta Val Gelada, nonché del cono ghiaioso che dopo il valico porta sotto il Sasso Alto.
A questo punto chiedevo, non sarebbe più conveniente l’arrivo al Bonvecchio per il sentiero Costanzi lungo le relative creste? Le difficoltà puramente tecniche sono sensibilmente minori, godresti di un percorso di cresta unico nel suo genere, e nonostante i saliscendi avresti un impegno fisico minore e una direttiva ben più coerente con la meta finale.
Da considerare anche che nel periodo da te citato, inizio luglio, l’ombrosa Val Gelada di Tuenno avrà un carico di neve ben superiore a quello di altri anni nello stesso periodo, mentre le creste dilaveranno molto in fretta i residui.
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Vorrei solo aggiungere che il salto roccioso che sbalza l’alto l’invaso della Livezza Grande dalla media Val Gelada di Tuenno, non è propriamente facile. Propone all’inizio una cengia, poi una scaletta e quindi una fenditura piuttosto verticale che fuoriesce su altra cengia, da cui ai lastroni sovrastanti. Il tutto in 50 metri di disl e qualcuno in più di sviluppo. Anche l’uscita sul Passo di Val Gelada ha una difficoltà non banale, vuoi per l’iniziale cordino spesso penzolante che accosta la base della paretina finale, vuoi per la cornice un pelo disallineata che di sbieco sale al valico. Pur obbligando i due tratti all’imbrago, non vi è nulla di estremo, intendiamoci, ma la nota di Miki – “Ho pensato a questo giro per evitare il tratto di sentiero Costanzi che va dal passo Prà Castròn al bivacco Bonvecchio, perchè mi pare di aver capito, che sia il più difficoltoso ed io, tecnicamente, non sono un espertone” – mi fa pensare che l’impegno potrebbe rivelarsi superiore alle sue aspettative. Da rilevare anche la faticosa risalita dei ghiaioni dell’alta Val Gelada, nonché del cono ghiaioso che dopo il valico porta sotto il Sasso Alto.
A questo punto chiedevo, non sarebbe più conveniente l’arrivo al Bonvecchio per il sentiero Costanzi lungo le relative creste? Le difficoltà puramente tecniche sono sensibilmente minori, godresti di un percorso di cresta unico nel suo genere, e nonostante i saliscendi avresti un impegno fisico minore e una direttiva ben più coerente con la meta finale.
Da considerare anche che nel periodo da te citato, inizio luglio, l’ombrosa Val Gelada di Tuenno avrà un carico di neve ben superiore a quello di altri anni nello stesso periodo, mentre le creste dilaveranno molto in fretta i residui.
Leggo solo ora i preziosi consigli.. Quindi se ho ben capito ritieni il Costanzi è più abbordabile? Io l’avevo scartato aggirandolo perché mi dava l’impressione che fosse il più difficile.
Qui però nasce un problema: visto che non ci siamo mai visti all’opera quello che tu ritieni facile potrebbe essere difficile per me, oppure, mi allerti per una cosa che potrei passare senza difficoltà. (bene inteso che preferisco la seconda e ringrazio sempre chi mi mette sul chi va la)..
L’unico modo che mi viene in mente per passare l’inghippo è elencarti le mie ultime escursioni: sentiero sosat (fine agosto), cima capi, Ferrata Gerardo Sega, Cima nara, cima Parì, ferrata flavona, ferrata che guevara.. Poi aggiungo che l’impegno fisico non mi preoccupa più di tanto allenandomi costantemente.. Quindi per concludere… il Costanzi come difficoltà si avvicina alle mie solite ecursioni??
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Anche l’uscita sul Passo di Val Gelada ha una difficoltà non banale, vuoi per l’iniziale cordino spesso penzolante che accosta la base della paretina finale, vuoi per la cornice un pelo disallineata che di sbieco sale al valico.
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Da rilevare anche la faticosa risalita dei ghiaioni dell’alta Val Gelada, nonché del cono ghiaioso che dopo il valico porta sotto il Sasso Alto.
Calcolando che io sono riuscita a farlo in discesa credo che in salita chiunque con un pò di "tecnica" riesca a farlo senza problemi ;D
A questo punto chiedevo, non sarebbe più conveniente l’arrivo al Bonvecchio per il sentiero Costanzi lungo le relative creste? Le difficoltà puramente tecniche sono sensibilmente minori
Beh sinceramente io non parlerei di "difficoltà sensibilmente minori"...anzi!se ti trovi a metà Costanzi in difficoltà per qualsiasi motivo sei fregato...creste, forcellette e traversi non sono sottovalutabili...sul 70% del percorso se fai una scivolata ti fai minimo 300mt di volo :-\ Invece facendo la Val Gelada male che vada torni indietro ::)
Io valuterei anche bene i tempi.....
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L’unico modo che mi viene in mente per passare l’inghippo è elencarti le mie ultime escursioni: sentiero sosat (fine agosto), cima capi, Ferrata Gerardo Sega, Cima nara, cima Parì, ferrata flavona, ferrata che guevara..
Qual'è la ferrata Flavona? ??? ma in Brenta non hai fatto nessun'altra ferrata giusto?
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Leggo solo ora i preziosi consigli.. Quindi se ho ben capito ritieni il Costanzi è più abbordabile? Io l’avevo scartato aggirandolo perché mi dava l’impressione che fosse il più difficile.
Qui però nasce un problema: visto che non ci siamo mai visti all’opera quello che tu ritieni facile potrebbe essere difficile per me, oppure, mi allerti per una cosa che potrei passare senza difficoltà. (bene inteso che preferisco la seconda e ringrazio sempre chi mi mette sul chi va la)..
L’unico modo che mi viene in mente per passare l’inghippo è elencarti le mie ultime escursioni: sentiero sosat (fine agosto), cima capi, Ferrata Gerardo Sega, Cima nara, cima Parì, ferrata flavona, ferrata che guevara.. Poi aggiungo che l’impegno fisico non mi preoccupa più di tanto allenandomi costantemente.. Quindi per concludere… il Costanzi come difficoltà si avvicina alle mie solite ecursioni??
Mi rendo bene conto che è difficile capire le capacità di un estraneo via web, ma si cerca di dare qualche ind in più a quelle già presenti. Poi è ovvio che il principale interessato dovrà scremarle e carpirne il miglior utilizzo rispetto alle sue esperienze.
Se si parlasse del Costanzi di un ventennio fa non avrei fatto neanche un commento. Ma rispetto ad allora è stata fatta via via nel tempo una manutenzione in linea coi tempi attuali, e sono quindi apparse alcune staffe d'appoggio, rinnovati piccoli tratti di fune, disgaggiato un paio di massi pericolanti, reintegrato qualche bollino. Il tutto per rendere meno laboriosa una traversata di cresta che un tempo era sì impegnativa.
Passo veloce ha ragionevolmente puntualizzato sull'esposizione, ma questa è una componente abitudinaria di ogni escursione che porti su una cima o percorra tratti ferrati. A mio parere puramente personale ritengo che la Che Guevara non proponga pendii di minore ripidità e spiovenza. Nella parte alta ad esempio alcune coste sfuggono sotto i piedi piuttosto velocemente, non sono attezzate e sconsigliano certo la scivolata. Sulla questione di una via di fuga tendenzialmente non ci do troppo bado, in quanto uso muovermi con un'alta probabilità di bel tempo, almeno cerco ;D , ma anche il trovarsi nella Val Gelada mediana, trai due salti, non è che sia migliore se dovesse capitare un temporale "inaspettato". Poi, ripeto, l'aggiramento comporta una notevole fatica che secondo me non è giustificata nel presunto maggiore impegno sulle creste. beh, Miki, hai ancora tempo per valutare ;D
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Qual'è la ferrata Flavona? ??? ma in Brenta non hai fatto nessun'altra ferrata giusto?
ha fatto il sosat.
Leggo solo ora i preziosi consigli.. Quindi se ho ben capito ritieni il Costanzi è più abbordabile? Io l’avevo scartato aggirandolo perché mi dava l’impressione che fosse il più difficile.
Qui però nasce un problema: visto che non ci siamo mai visti all’opera quello che tu ritieni facile potrebbe essere difficile per me, oppure, mi allerti per una cosa che potrei passare senza difficoltà. (bene inteso che preferisco la seconda e ringrazio sempre chi mi mette sul chi va la)..
L’unico modo che mi viene in mente per passare l’inghippo è elencarti le mie ultime escursioni: sentiero sosat (fine agosto), cima capi, Ferrata Gerardo Sega, Cima nara, cima Parì, ferrata flavona, ferrata che guevara.. Poi aggiungo che l’impegno fisico non mi preoccupa più di tanto allenandomi costantemente.. Quindi per concludere… il Costanzi come difficoltà si avvicina alle mie solite ecursioni??
decisamente condivido il consiglio di albe: il costanzi è più logico e anche bello, con difficoltà che stando a quanto hai affrontato sono tranquillamente al tuo livello...
unica condizione è che essendo lungo e faticoso e in molti tratti esposto e non protetto (se non magari se ti porti dietro uno spezzone di corda), tipo la schiena dell'asino e la relativa forcelletta che è il tratto che ricordo più "fifoso", bisogna avere assolutamente passo fermo e avere sempre la concentrazione necessaria per non distrarsi anche se magari si è stanchi.
Altre cose che a mio avviso furono rognose sono alcuni traversi ripidi e sbiechi su erba che però in molti punti sono attrezzati con cavi laschi tipo elettrici a cui consiglio vivamente di assicurarsi. ;D
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ha fatto il sosat.
Sì sì infatti indendevo "a parte il Sosat" ;D
Altre cose che a mio avviso furono rognose sono alcuni traversi ripidi e sbiechi su erba che però in molti punti sono attrezzati con cavi laschi tipo elettrici a cui consiglio vivamente di assicurarsi. ;D
Eh in effetti l'attrezzatura tra l'altro non dà tutta sta sicurezza...è una questione puramente psicologica ;D
Altra cosa importante a mio parere è: con chi vai
..nel senso che io avevo letto e chiesto varie informazioni ma se non ci fosse stato nantes io non sarei andata mai a farlo! perchè di lui mi fido e cmq sapevo che in caso di bisogno mi avrebbe aiutata...
Metti che vai con fidanzata, moglie o cmq una persona magari "meno esperta" di te e questa ad un certo punto si blocca...a metà Costanzi tipo....il tel non prende, magari è tardi e non riuscite ad andare avanti ne a tornare indietro...che fate? :-[
Fossi in te prima farei un salto al Grostè, sentiero Vidi, cima Sassara e poi ti fai un pezzo di Costanzi al contrario per farti un'idea ;)
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Rispetto alle altre vie attrezzate trovo che il Costanzi abbia una forte componente psicologica;
è frequentato pochissimo anche d'estate,
non trovi rifugi o qualche punto di apoggio presidiato,
il telefono non prende da moltissime parti,
è piuttosto esposto e il sentiero a tratti è franoso anche se devo dire che, dove effettivamente servono, ci sono i punti per assicurarsi (a parte la schiena d'asino);
in certi punti ti sembra di essere solo nel vero senso della parola;
praticamente è tutto un altro Brenta, ma per questo affascina :)
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Qual'è la ferrata Flavona? ??? ma in Brenta non hai fatto nessun'altra ferrata giusto?
Ops.. Favogna.. Si, in brenta fino ad ora solo il sosat..
[
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Metti che vai con fidanzata, moglie o cmq una persona magari "meno esperta" di te e questa ad un certo punto si blocca...a metà Costanzi tipo....il tel non prende, magari è tardi e non riuscite ad andare avanti ne a tornare indietro...che fate? Imbarazzato
Infatti vado con fidanzata.. l'idea era di partire con grande anticipo per avere sempre la possibilità di un dietro front..
Fossi in te prima farei un salto al Grostè, sentiero Vidi, cima Sassara e poi ti fai un pezzo di Costanzi al contrario per farti un'idea
Il sopraluogo è sicuro.. Ne ho pensati vari: Dal grostè, da malga mondifra e da folgarida. Questu’ultimo è quello che preferisco, perché scendendo da folgarida nella val meledrio per poi inerpicarsi sul sentiero 329 avrei occasione di andare a vedere la così tanto chiacchierata schiena d’asino.. Sempre che quest’anno la neve sia clemente verso noi poveri escursionisti… Adesso da che quota si trova?? Mi pare di aver capito da meteo trentino (bolletino delle valanghe) dai 2200-2300..
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Adesso da che quota si trova?? Mi pare di aver capito da meteo trentino (bolletino delle valanghe) dai 2200-2300..
dipende sempre dai versanti, quota, esposizione... la settimana scorsa per andare a Malga Spora abbiamo incontrato nevai a 1500 metri...
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sul sentiero 329 avrei occasione di andare a vedere la così tanto chiacchierata schiena d’asino..
Anche la "schena dell'asen" è per me un troppo demonizzata, a meno che non si soffra di vertigini, in qual caso credo che qlq gita su media montagna diventi un impegno quasi insormontabile.
A questo link _ http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,1369.msg23376/highlight,benon.html#msg23376 _ trovi una descrizione e qualche foto del Costanzi redatta dall'ottimo Nantes.
Il tratto in questione lo vedi meglio qui sotto
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Anche la "schena dell'asen" è per me un troppo demonizzata, a meno che non si soffra di vertigini, in qual caso credo che qlq gita su media montagna diventi un impegno quasi insormontabile.
Diavoloporco!!! :o
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...che bella zona! :D
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Rispetto alle altre vie attrezzate trovo che il Costanzi abbia una forte componente psicologica;
è frequentato pochissimo anche d'estate, non trovi rifugi o qualche punto di apoggio presidiato, il telefono non prende da moltissime parti, è piuttosto esposto e il sentiero a tratti è franoso anche se devo dire che, dove effettivamente servono, ci sono i punti per assicurarsi (a parte la schiena d'asino);
in certi punti ti sembra di essere solo nel vero senso della parola; praticamente è tutto un altro Brenta, ma per questo affascina :)
Non mi stupisco, mi pare sia una delle zone del Brenta più solitarie. Credo che finita la stagione alpinistica estiva, andrò proprio a ritemprarmi per zone di questo tipo. Tra il Pian della Nana e qui, credo che la solitudine sia praticamente assicurata. Questo è il Brenta e le Dolomiti che preferisco. :)
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Non mi stupisco, mi pare sia una delle zone del Brenta più solitarie. Credo che finita la stagione alpinistica estiva, andrò proprio a ritemprarmi per zone di questo tipo. Tra il Pian della Nana e qui, credo che la solitudine sia praticamente assicurata. Questo è il Brenta e le Dolomiti che preferisco. :)
Noi l'anno scorso abbiamo fatto il Costanzi il 25.07 e non abbiamo incontrato NESSUNO!...era anche un giorno infrasettimanale per quello 8) ;D ;D però dubito che trovi la ressa ;)
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Progetto estivo.. finalmente realizzato, anche se diverso dall’idea originale:Partenza da Carciato lungo la val Melledrio percorrendo il sentiero n°329 fino al bivacco Costanzi dove passeremo la notte. Scegliamo questo itinerario al posto del sentiero 365 perché consigliatoci come più panoramico e con salite meno dure. ;) In effetti, il primo tratto del sentiero si svolge all’ombra del bosco e lo percorriamo agevolmente, chiacchierando del più e del meno. La storia cambia quando ci s’incomincia ad allontanare dal dosso di santa brigitta, qui sempre in mezzo al bosco la salita si fa dura e lo zaino pesa :P.. Dopo aver passato il bivio con indicazione malga scale il bosco incomincia a diradarsi e si apre un bel panorama, ma la salita non concede sconti e non si trovano tratti piani dove poter rifiatare.. e per fortuna che questo itinerario è quello meno ripido!! non osiamo pensare a come potesse essere l’altro!! ???.. Comunque alle 14.30 arriviamo al Costanzi mangiamo, riposiamo, andiamo alla vicina fonte e dedichiamo il resto della giornata al sole e al relax 8). In tarda serata arriva un ragazzo Belga alla sua 70° tappa del giro delle alpi :o che cena e passa la notte insieme a noi. Il secondo giorno è quello più di carattere alpinistico. Si parte per il bivacco Bonvecchio. In breve raggiungiamo Prà Castron, diamo le spalle al sasso rosso e puntiamo verso cima benon, superata anch’essa, ci troviamo di fronte al biglietto da visita del sentiero costanzi: la schiena dell’asen. La passiamo con passo cauto e attento, ma senza difficoltà. La difficoltà del sentiero Costanzi e che è composto da un susseguirsi di passaggi difficili: altre brevi “schiene”, ripidi tratti erbosi in discesa, salite che richiedono il “4wd” mani e piedi, attraversamenti con ghiaioni.. un susseguirsi di su e giù attrezzati solo per metà. Dopo 5 ore arriviamo al tanto sospirato Bonvecchio ma il meteo purtroppo, non ci concede panorami :(, siamo, infatti, circondati dalle nubi. Una breve sosta per il pranzo, un’occhiata all’interno del bivacco, salutiamo l’amico Belga, che partito prima di noi dal costanzi è già piazzato per una giornata di riposo ad alta quota, e ripartiamo in direzione del Grostè. Una nota importante per chi volesse andare al Bonvecchio è che l’acqua c’è, ma è molto scarsa. Poco distante dall’uscita del bivacco c’è la fonte che consiste in un timido filo d’acqua. Per riempire una bottiglia da 1,5 l mi ci son voluti 10 minuti buoni ::).. Proseguiamo sempre in mezzo alle nubi per la cima Sassara e visto il meteo scansiamo la salita alla croce con il sentiero più basso segnalato. Oltrepassiamo anche il sasso alto e qui decidiamo di tagliare l’escursione, infatti, siamo stanchi, l’orario è avanzato e le nubi non ci mollano, anzi, sembrano diventare più minacciose :-[. Arrivati alla bocchetta dei tre sassi, quindi, tagliamo giù per la Val gelada di campiglio e arriviamo alla malga mondifrà. Qui ci concediamo un lusso molto poco alpinistico ;D; non avendo voglia di correre a campo carlo magno per vedere di prendere uno degli ultimi autobus, ci spaparanziamo di fronte alla malga fino all’ora di cena, ceniamo alla malga, e…… ci facciamo venire a prendere in taxi ;D. Il sentiero Costanzi è (per quanto riguarda me) veramente impegnativo. Lo sconsiglio a chi si aspetta una ferrata, molti tratti non sono attrezzati :-[..
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Progetto estivo.. finalmente realizzato
Bravi!quand'è che l'avete fatto?com'era il tratto dal Passo di Val Gelada di Tuenno alla Bocchetta dei 3 Sassi?
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Bravi!quand'è che l'avete fatto?com'era il tratto dal Passo di Val Gelada di Tuenno alla Bocchetta dei 3 Sassi?
Tra mercoledi e Giovedi.. Per scendere dal sasso alto verso la val gelada c'è un gran ghiaione che si scende "sciando" con dei passettoni. Dopo c'è una salitina che non da nessunissimo problema. Alla fine in vista della bochetta c'è un traverso ancora su ghiaioni.. Niente che dia preocupazzioni comunque..
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Il sentiero Costanzi è (per quanto riguarda me) veramente impegnativo. Lo sconsiglio a chi si aspetta una ferrata, molti tratti non sono attrezzati :-[..
ottimo report, grazie :)
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Alla fine in vista della bochetta c'è un traverso ancora su ghiaioni.. Niente che dia preocupazzioni comunque..
Ah ma questo tratto ti risulta passi dove l'ho segnato??mi sembrava di vederlo tracciato...
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Progetto estivo.. ì
Complimenti per tutto,tranne quella cosa scritta in piccolo,ma solo perchè non sono riuscito a leggerla ;D
Bravi!
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Ah ma questo tratto ti risulta passi dove l'ho segnato??mi sembrava di vederlo tracciato...
Non mi pare di essere sceso da quella cima.. l'ultima cima è il sasso alto, dove il sentiero viene giù più diretto, c'è anche una scala.. quella se non sbaglio è una foto della cima flavona fatta forse dalla vaglianella.. e ci si passa sotto.. in un tratto e presente anche una cavo da ferrata lungo 10-15 metri..
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Se mi riesce metto un pò di foto..
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foto1) strane grotte salendo al costanzi
foto2) panorama prima del costanzi verso la val melledrio
foto3) in vista il sasso rosso
foto4) finalmente il costanzi
Visto che son riuscito a ridurre le foto domani metto il resto..
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Non mi pare di essere sceso da quella cima.. l'ultima cima è il sasso alto, dove il sentiero viene giù più diretto, c'è anche una scala.. quella se non sbaglio è una foto della cima flavona fatta forse dalla vaglianella.. e ci si passa sotto.. in un tratto e presente anche una cavo da ferrata lungo 10-15 metri..
Sì sì è cima Flavona proprio da cima Vaglianella ;) quando ero alla Bocchetta dei 3 Sassi ho visto che il sentiero passava da quella parte e sarà proprio dove c'erano i cavi allora...
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Altre foto:
1) Risveglio al costanzi
2)Cima Benon
3)Sasso rosso
4)Sasso rosso
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1)La famigerata (schiena dell'asen, non la morosa!!)
2)Stelle alpine
3)Valle del vento
4)ancora il costanzi preso dalla cima del vento.. Mi pare
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1)compare il bonvecchi tra le nebbie ma ci vorrà ancora un'ora per raggiungerlo
2)il bonvecchio
3)scendendo dalla val gelada di campiglio
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sempre un bellissimo giro :)
solitario e selvaggio al punto giusto; con la nebbia poi deve essere ancora più suggestivo
quando l'ho fatto in primavera avrei pensato che la neve sarebbe rimasta più a lungo, sopratutto nei pressi del Bonvecchio.
penso di rifarlo in settembre, con le giornate fresche
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sempre un bellissimo giro Sorriso
solitario e selvaggio al punto giusto
Confermo.. Mi è piaciuto molto..
con la nebbia poi deve essere ancora più suggestivo
Ma a dire il vero, visto che era la mia prima volta nella zona, avrei preferito vedere bene il panorama.. Certo che se uno conosce bene un ambiente aprezza anche le sue varianti meno "da cartolina"
quando l'ho fatto in primavera avrei pensato che la neve sarebbe rimasta più a lungo, sopratutto nei pressi del Bonvecchio.
L'unica neve che ho trovato infatti è li, sono un paio di chiazze di 50-60 mq
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L'unica neve che ho trovato infatti è li, sono un paio di chiazze di 50-60 mq
Beh meglio così ;D domenica ho visto che nel canale del Grostè ce n'è ancora parecchia! :o chissà se a fare le Bocchette ci sono difficoltà... nessuno le ha fatte?
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... chissà se a fare le Bocchette ci sono difficoltà... nessuno le ha fatte?
lunedi ho fatto le bocchette partendo dal Grostè fino alla bocca di Brenta, direi che la neve è andata via quasi completamente, a parte qualcosa prima della bocca di tuckett e qualcosa sulle alte e verso la Bocca D'Armi;
non ero molto equipaggiato, solo scarpette e bastoncini e non ho trovato problemi da nessuna parte.
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non ero molto equipaggiato, solo scarpette e bastoncini e non ho trovato problemi da nessuna parte.
;D ;D strano! ;D ;D e gente ce n'era?
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... gente ce n'era?
Non molta anche perchè sono partito tardino, ho trovato pochissima gente;
non so se è una mia impressione ma trovo tanta gente ai rifugi ma appena mi allontano trovo meno persone degli altri anni
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Non molta anche perchè sono partito tardino, ho trovato pochissima gente;
non so se è una mia impressione ma trovo tanta gente ai rifugi ma appena mi allontano trovo meno persone degli altri anni
Anch'io ho avuto questa impressione domenica....a parte che ho fatto la Val Gelada che praticamente era deserta ;D poi la media di età delle persone che c'erano anche ai rifugi era abbastanza alta... ::)
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non so se è una mia impressione ma trovo tanta gente ai rifugi ma appena mi allontano trovo meno persone degli altri anni
Anch'io ho avuto questa impressione domenica....a parte che ho fatto la Val Gelada che praticamente era deserta
Quando son passato io ho incontrato poca gente lungo il percorso, 6 per la precisione, ma a giudicare dall'ora erano tutti a dormire al bonvecchio..!!
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che giro, miki e morosa, bravi!
cmq concordo che, facendo un giro del genere, si speri sempre nel sole... dà più sicurezza e ti fà ammirare più panorami!
però dai, una bella avventura lo stesso ;)
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Ai frequentatori del forum più aitanti, che il costanzi se lo sparano in giornata, sembrerò patetico, ma dopo un mese d’inattività escursionistica sono andato a completare il “progetto estivo”..
In macchina, seguendo le indicazioni malga vagliana, dietro ai campi da golf di Campo Carlo Magno, arriviamo ad un divieto dove obbligatoriamente parcheggiamo. Qui ha inizio l’escursione.
In venti minuti arriviamo alla malga vaglianella, dietro di questa, vagando alla rinfusa, troviamo sbiaditi sentieri non segnalati che convergono poi in un’unica traccia identificata da rare pennellate rosse. Seguendola intercettiamo il sentiero n° 334 che attraversa la val Gelada di Campiglio. Percorriamo quest’ultimo fino ad avvistare i tre sassi dell’omonima bocchetta, prima dei quali, svoltiamo a destra per inoltrarci nell’ultima parte del sentiero 336, il Costanzi.
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Questo tratto del Costanzi non ha niente a che vedere con i precedenti, su cime. E’ una tranquilla e semplice passeggiata con panorami mozzafiato. L’unico tratto preoccupante lo abbiamo trovato sul traverso sottostante la cima vagliana e la pietra grande, dove la montagna, ogni tanto, scaricava poco simpatiche pietre. A mio avviso però, si tratta di un fenomeno dovuto alle abbondanti precipitazioni del giorno precedente. Attraversando questo tratto, praticamente di corsa e con gli occhi puntati a monte, siamo giunti in un inatteso altopianetto verde, dove abbiamo mangiato i nostri panini e ci siamo goduti un po’ di sole. Lasciato il bivio per il vidi a sinistra, giungiamo agli orti della regina (perché poi si chiameranno così??) da qui si ha la panoramica sul Grostè e su tutta quella che la maggioranza chiama valorizzazione.. Abbandoniamo il Costanzi prima del rifugio graffer e tenendoci il più possibile sulla destra per non perdere quota puntiamo la cresta del dosson di vagliana attraversando mughi su e giù per dune. Giunti al termine del dosson nei pressi di una seggiovia scendiamo e dopo una breve discesa arriviamo alla malga vagliana, da qui una comoda strada ghiaiata ci porta da prima davanti alla malga vaglianella poi alla nostra auto.
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Per me che il Costanzi non me lo sparerei nemmeno in una settimana non sei patetico ;)
Anzi devo dirti che hai fatto un bel giro e delle bellissime foto! Mi piace la 5, ma non hai scritto cos'è... son gli Orti della Regina?
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Tempi: Noi l’abbiamo percorsa comodamente in sette ore tutto compreso: foto, panini, sole, battezzi delle cime ecc..
Meteo: Ideale per girare un documentario di Greenpeace fino alle 17.30 poi cime avvolte da brutte nubi, ma noi eravamo già a valle.
Conclusioni: Bel giro che non richiede alcuna dote tecnica anche se in qualche punto è appena un po’ esposto. A parte il tratto iniziale, dove ovviamente, bisogna portarsi in quota, l’escursione non affatica mai.
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Per me che il Costanzi non me lo sparerei nemmeno in una settimana non sei patetico ;)
Anzi devo dirti che hai fatto un bel giro e delle bellissime foto! Mi piace la 5, ma non hai scritto cos'è... son gli Orti della Regina?
Stavo finendo di scrivere l'ultimo pezzo e rinonimando le foto.. la 5 e appunto il dosson di vagliana con alle spalle lo spinale.. sullo sfondo non sono sicuro ::) azzardo presanella.. Sentiamo cosa dicon gli altri ;)
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sullo sfondo non sono sicuro ::) azzardo presanella.. Sentiamo cosa dicon gli altri ;)
:-X CARE' ALTO!! ;D
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:-X CARE' ALTO!! ;D
tu rispondi sempre sul Carè Alto! ;)
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tu rispondi sempre sul Carè Alto! ;)
;D adesso che ho imparato qual'è lasciamelo dire! ;D ;D
cmq l'altra volta non ero stata io a indovinarlo.... 8)
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:-X CARE' ALTO!! ;D
Si in effetti pensandoci meglio la presanella è molto più a destra :P.. ma come fai a riconoscerli così ad occhio ???.. Io quando sono in zona confronto la cartina con il panorama dando un nome a tutte le cime.. ma poi me le dimentico.. riesco a ricordarle solo quando ci fatico sopra un giorno intero ;D
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Si in effetti pensandoci meglio la presanella è molto più a destra :P.. ma come fai a riconoscerli così ad occhio ???.. Io quando sono in zona confronto la cartina con il panorama dando un nome a tutte le cime.. ma poi me le dimentico.. riesco a ricordarle solo quando ci fatico sopra un giorno intero ;D
passoV è autrice di un famosissimo "bigino" di nomenclatura cime ;D
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Si in effetti pensandoci meglio la presanella è molto più a destra :P.. ma come fai a riconoscerli così ad occhio ???..
PassoV. è bravissima, e le riconosce tutte, però qui stiamo parlando del CARE' ALTO... ::)
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Bel giro, l'avevo letto su Cime e Sentieri, mi pare. Non l'avevo mai preso seriamente in considerazione per il tratto di Costanzi (a me bastava il nome... ;D ), però adesso lo rivaluterò... ;)
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Bel giro, l'avevo letto su Cime e Sentieri, mi pare. Non l'avevo mai preso seriamente in considerazione per il tratto di Costanzi (a me bastava il nome... ;D ), però adesso lo rivaluterò... ;)
E' molto bello....poi secondo me forse fatto al contrario fa meno effetto, io ho trovato un tratto di sentiero verso la fine che non mi è piaciuto granchè ::) ;D ...poi però al contrario ti fai la val Gelada in discesa che cmq è un bel sentiero facile...
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E' molto bello....poi secondo me forse fatto al contrario fa meno effetto... ...poi però al contrario ti fai la val Gelada in discesa che cmq è un bel sentiero facile...
Non ho capito ::).. lo consideri migliore con la val gelada in salita o in discesa ???
io ho trovato un tratto di sentiero verso la fine che non mi è piaciuto granchè
quale??..
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Non ho capito ::).. lo consideri migliore con la val gelada in salita o in discesa ???
;D eh infatti...io farei sempre e solo la salita!cmq la Val Gelada anche in discesa non è male...
quale??..
verso la fine, dopo l'ultima cengia esposta il sentiero va giù abbastanza verticale e c'è ghiaino scivoloso ::)
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io farei sempre e solo la salita
hai mai valutato il parapendio? ;D
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io farei sempre e solo la salita!
masochismo montanaro..
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verso la fine, dopo l'ultima cengia esposta il sentiero va giù abbastanza verticale e c'è ghiaino scivoloso Occhi al cielo
Si è vero... a proposito di quel tratto, propio in quel punto ho trovato delle indicazioni di un sentiero che sulla mia mappa non è segnato il n°889 mi pare di ricordare.. ho pensato che sia perchè ho una mappa vecchia.. qualcuno ne ha una un pò più fresca che indichi di che sentiero si tratta...
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Si è vero... a proposito di quel tratto, propio in quel punto ho trovato delle indicazioni di un sentiero che sulla mia mappa non è segnato il n°889 mi pare di ricordare.. ho pensato che sia perchè ho una mappa vecchia.. qualcuno ne ha una un pò più fresca che indichi di che sentiero si tratta...
??? ma dove c'era scritto?su un sasso? strano perchè lì i sentieri sono tutti con il numero 300 ::)
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??? ma dove c'era scritto?su un sasso? strano perchè lì i sentieri sono tutti con il numero 300 ::)
Il primo era scritto su un sasso.. ed ho pensato che fosse stato il burlone scemo di turno.. al secondo sasso ho tirato fuori la cartina per controllare, poi su altri sassi con a fianco anche il n°336 ed infine anche su una parete di roccia scritto in grande..
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Il primo era scritto su un sasso.. ed ho pensato che fosse stato il burlone scemo di turno.. al secondo sasso ho tirato fuori la cartina per controllare, poi su altri sassi con a fianco anche il n°336 ed infine anche su una parete di roccia scritto in grande..
Ho guardato sul catasto sentieri ma non esiste...portrebbe essere semmai un n. 389 (scritto male ;D ) nuovo perchè il 390 dovrebbe essere il Vidi... ???
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Ho guardato sul catasto sentieri ma non esiste...portrebbe essere semmai un n. 389 (scritto male ;D ) nuovo perchè il 390 dovrebbe essere il Vidi... ???
Si era proprio il 389 mi ero sbagliato io ::).. ho chiesto alla mia morosa e lei si ricordava.. Alla fine Hanno solo rinominato un tratto di costanzi per infilarlo numericamente col vidi..
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Si era proprio il 389 mi ero sbagliato io ::).. ho chiesto alla mia morosa e lei si ricordava.. Alla fine Hanno solo rinominato un tratto di costanzi per infilarlo numericamente col vidi..
;D aò sò fffforteee! ;D 8) ...e per fortuna che c'è la tua morosa (e le donne in generale) altrimenti ci facevi credere che avevano messo un sentiero 889! ;D ;D
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;D aò sò fffforteee! ;D 8) ...e per fortuna che c'è la tua morosa (e le donne in generale) altrimenti ci facevi credere che avevano messo un sentiero 889! ;D ;D
Grrrrrrr insopportabile!!!…… complottiamo a sua insaputa e tendiamo un agguato a passo veloce ;D ;D
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Grrrrrrr insopportabile!!!…… complottiamo a sua insaputa e tendiamo un agguato a passo veloce ;D ;D
guarda che legge ::) ;D
io cmq stò dalla sua parte :-*
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io cmq stò dalla sua parte
Tendero un aguato anche a te
guarda che legge
il dove e il quando sarà una sorpresa per tutte e due... guardatevi le spalle ;) ;D
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Tendero un aguato anche a teil dove e il quando sarà una sorpresa per tutte e due... guardatevi le spalle ;) ;D
aiutoooooooooooooooooo
vedi ad esser buone, PassoV la prossima volta ti lascio nei pasticci ;D
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Grrrrrrr insopportabile!!!……
Come mai quando le donne vi dimostrano* di avere ragione diventano insopportabili? >:( ;D ;D
* uomini in generale