Autore Topic: Itinerari poco conosciuti  (Letto 3980 volte)

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Offline AGH

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Itinerari poco conosciuti
« il: 22/06/2007 21:31 »
vorrei chiedere se avete itinerari poco conosciuti da segnalare: per quel che mi riguarda segnalo l'ultimo giro bellissimo fatto in lagorai, appena ho abbandonato il sentiero non ho piu incontrato nessuno  ;D

Si tratta di Cima delle Buse, quasi 2600 metri (2584): dalla val campelle si arriva fino a malga conseria e quindi si raggiunge Malga Valsorda Seconda, da qui in poi si va "a panza" cioè con percorso libero perché non esistono piu sentieri ne tracce.

Si rimonta il lungo e bellissimo spallone sud ovest, aggirando i primi roccioni a nord e calando leggermente in un valloncello su terreno ripido e franoso (ma non difficilissimo). Quindi si cala nella conca e si risale per il versante opposto per la ripida forcella, con molte tracce di fortificazioni della 1a guerra mondiale. Dalla forcella si sale facilmente alla vetta, del resto è l'unica via di salita fattibile a piedi, gli altri versanti sono a precipizio. Grandiosa la vista dalla cima. Si scende quindi di nuovo alla forcelletta e si cala, sempre con percorso libero perché non ci sono tracce, verso il sentiero che corre di sotto sul versante nord. Attenzione a scegliere bene il percorso di discesa perché ci sono parecchi salti di roccia. Raggiunto finalmente il sentiero si prosegue verso il meraviglioso Lago Stellune, quindi fino a Forcella Valsorda, dopo la quale si cala alla malga per il sentiero che corre sotto i bellissimi Laghi di Rocco, quindi fino alla malga dell'andata giu fino a ponte conseria.
« Ultima modifica: 23/06/2007 01:16 da AGH »
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ginocorona

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #1 il: 22/06/2007 21:46 »
il lagorai è sempre il top!  :D

albe

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #2 il: 04/07/2007 18:58 »
Tra le belle escursioni in Lagorai ricordo la lunga e solitaria cresta/dorsale che va da forc. Val Moena alla cima dell'Inferno passando per le (penso ancora abbastanza recondite) cime del Cimon del terzo e Busa Grana.
Oppure anche la traversata est-ovest della non facilissima Pala del Becco. La tralasciata c. Moregna. La traversata dal Cardinal al Cauriol per il roccioso crestone che li collega.
E' bello il Lagorai, come tanti altri monti concede cose conosciute e altre da inventarsi  :)

Offline AGH

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #3 il: 04/07/2007 19:52 »
la pala del becco non mi risulta "transiatabile", ha la parete est del tutto strapiombante. Parliamo della stessa cima?
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Muschio

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #4 il: 07/07/2007 18:08 »
Non sono sicuramente ambienti vasti ed aperti come quelli del lagorai/maddalene ma un'altra valle poco battuta (quando ci sono stato io almeno) è la val Concei, laterale destra della valle di ledro. Il cadria è un gran bel monte e si gode di una vista ottima sull'adamello. Peccato che in quelle zone il clima sia particolarmente instabile.

Offline AGH

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #5 il: 07/07/2007 18:21 »
val concei la conosco, ma non ci ho mai fatto nessuna escursione. Anche il Cadria l'ho sentito nominare ma non ci ho mai messo lo scarpone :)

Itinerari da suggerire?
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Muschio

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #6 il: 07/07/2007 20:02 »
Mh io ci sono stato alcuni anni fa (forse 2) e onestamente non ricordo bene che giro feci: si seguiva in macchina una strada forestale che partiva alcune centinaia di metri dopo l'inizio della valle, poi si raggiungeva una malga e successivamente salendo un ripido sentiero il Cadria. Poi non vorrei dire eresie ma anche il cadria è ricco di opere militari della grande guerra (come un pò anche la zona di tremalzo). Credo che ci sia anche la possibilità di fare il giro completo della val Concei in cresta scendendo poi dal corno di pichea (che è dalla parte opposta della valle). Ma non ho idea dei tempi.




albe

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #7 il: 09/07/2007 11:40 »
la pala del becco non mi risulta "transiatabile", ha la parete est del tutto strapiombante. Parliamo della stessa cima?
Quella che intendo, unica con tale  nome in Lagorai, si trova tra Montalon e cima delle Buse. La parete di cui parli è la sud. A est c'è la forcella della Pala del becco, a ovest quella di Montalon. Può sembrare un controsenso quest'ultima, visto che il Montalon propriamente detto si trova dall'altra parte, ma la definizione è giustificata dal fatto che la Pala del Becco fa parte nominalmente del blocco del Montalon.
La Pala del Becco si può salire a partire dalla forcella omonima per la cresta ovest, rocciosa e un pò impegnativa. Dalla cima si discende la cresta est per una vecchia traccia di guerra, in parte franata e esposta, che percorre la rientranza tra cresta nord e cresta est e cala a forcella Montalon. Traversata stupenda, da fare nel senso suddetto, anche se non facile. Meglio salire e conoscere preventivamente la via della cresta est, in modo da riconoscere taluni spostamenti che, provenendo in seguito dall'alto, non sarebbero visibili.

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Re: Itinerari poco conosciuti
« Risposta #8 il: 07/08/2008 11:10 »
Quella che intendo, unica con tale  nome in Lagorai, si trova tra Montalon e cima delle Buse. La parete di cui parli è la sud. A est c'è la forcella della Pala del becco, a ovest quella di Montalon. Può sembrare un controsenso quest'ultima, visto che il Montalon propriamente detto si trova dall'altra parte, ma la definizione è giustificata dal fatto che la Pala del Becco fa parte nominalmente del blocco del Montalon.
La Pala del Becco si può salire a partire dalla forcella omonima per la cresta ovest, rocciosa e un pò impegnativa. Dalla cima si discende la cresta est per una vecchia traccia di guerra, in parte franata e esposta, che percorre la rientranza tra cresta nord e cresta est e cala a forcella Montalon. Traversata stupenda, da fare nel senso suddetto, anche se non facile. Meglio salire e conoscere preventivamente la via della cresta est, in modo da riconoscere taluni spostamenti che, provenendo in seguito dall'alto, non sarebbero visibili.

sono salito ieri per la cresta ovest, piuttosto impegnativa e indisiosa. Dalla cima ero quasi tentato di provare a scendere per il versante nord, che mi pareva fattibile, ma ho saggiamente rinunciato e poi da sotto ho capito d'aver fatto gran bene notando dei notevoli strapiombi che non erano visibili dall'alto. Riguardo la cresta est, ho intravisto che poteva essere discesa, ma non conoscendo il percorso ho evitato di infognarmi in posti che non conoscevo, dovendo affrontare il ritorno dalla non banale cresta ovest
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