ciao antonio.
Devi salire salire la cima del paterno?
Insieme a due soci l'abbiamo fatta il 26 agosto scorso. Veramente molto bella.
Partiti da Padova sabato 25 sera, abbiamo pernottato come veri boy scout al campeggio cortina di Cortina per annullare al massimo il tempo perso per il viaggio.
Sveglia 26 mattina ore 06.00 una giornata meravigliosa. Cielo blu. Smontiamo la tenda, prepariamo la macchina, Gianluca prepara un buon caffe. Alle sette e tre quarti simo già al rifugio Auronzo. Unica nota dolente, la strada che porta da misurina all'Auronzo è privata e per salire al rifugio si debbono sborsare la bellezza di 20 euro c...o! Ma l'adrenalina, come per ogni gita, è a 1000. Ci incamminiamo sotto le tre cime di Lavaredo e raggiungiamo in un'oretta circa il rifugio Locatelli. Dopo una breve pausa ristoro e per qualche foto d'obbligo, imbocchiamo il sentiero che sale alla forcella dei Camosci. Il sentiero parte prorpio dal rifugio Locatelli. Lo stesso sentiero, ben segnato e revisionato di recente dalle guide alpine di sesto, è parte a cielo e parte in galleria ma sempre in costante salita.
Un'oretta e ci troviamo dopo una breve costa attrezzata con fune, alla benedetta forcella dei camosci. Il panorama è meraviglioso. Toglie il fiato. Da un lato la val fiscalina
e la croda rossa di sesto, dall'altro, il cristallo e i cadini di misurina. Imponenti sempre le tre cime di Lavaredo. Sembra di toccarle. L'aria è di cristallo. Il cielo blu. Gente zero. Forse perchè è abbastanza presto. Ci prepariamo, imbrago, elmetti e kit ferrata e imbocchiamo la ferrata che porta alla cima. Non è difficile. Con un po di attenzione la facciamo in mezz'ora circa. A mezzogiorno simo alla croce.
Lasciamo un messaggio sul libretto, mangiamo qualcosa, arriva una comitiva di tedeschi con i quali ci scambiamo i generi di conforto. Si ride e si scherza. Lo spazio è appena sufficente. Pausa caffè. Mi guardo intorno a 360 gradi quasi stessi guardando una di quelle foto che agh prepara sul sito. Cerchiamo di sovraccaricare la memoria di una visuale cosi bella e iniziamo a prepararci alla discesa.
Giunti alla forcella dei camosci, presi dalla vista di imponenti resti di fortificazioni della grande guerra di fronte a noi, decidiamo di scendere da un'altra parte. Si studia un attimo la carta e decidiamo di scendere attraversando la croda di passaporto in direzione croda dei toni.
Un bel percorso ad anello che in altre 4 ore circa ci riporta al rifugio Lavaredo e poi nuovamente all'Auronzo. Alle 5 eravamo alla macchina.
Che dire? Proprio un bel giro. Non difficile e molto remunerante dal punto di vista del panorama.
Ciao
Enrico